Ufo avvistato in Turchia: voli cancellati per 12 ore

L’avvistamento verso mezzanotte e mezza.
Volava a 9.000 piedi d’altezza.

Allarme Ufo a Gaziantep, in Turchia.

Un avvistamento che, come riporta Il Messaggero, ha fermato per 12 ore l’aeroporto dopo la segnalazione di un oggetto non identificato nello spazio aereo.

Centinaia di passeggeri sono quindi rimasti a terra a causa della cancellazione di numerosi voli di questa notte.

Quelli che invece sarebbero dovuti atterrare a Gaziantep sono stati dirottati sugli altri scali di Şanlıurfa e Adana: in particolare, 13 di quelli in partenza sono stati cancellati e 13 di quelli in arrivo fatti arrivare altrove.

Secondo le informazioni, intorno alle 00:30 a Gaziantep, un oggetto non identificato è stato rilevato dall’equipaggio della cabina di pilotaggio di due aerei passeggeri in viaggio a un’altitudine di circa 9.000 piedi (2.743 metri).

Nelle prossime ore la Gaziantep Airport State Airports Authority (DHMI) farà chiarezza.

D’altra parte, chiedono chiarezza centinaia di passeggeri hanno dovuto attendere ore all’aeroporto di Gaziantep a causa della cancellazione dei voli.

Alcuni voli sono ripresi intorno alle 11:30.

Erdogan: non sanzioneremo la Russia

Turchia non vincolata all’Occidente e alla sua politica non bilanciata.
Collaborare con la Russia in ogni possibile settore.

La Turchia non si unirà alle sanzioni verso la Russia.

Lo ha affermato il presidente turco Recep Tayyip Erdogan durante un’intervista con Cnn, poi ripresa da Ansa:

Non siamo al punto in cui imporremmo sanzioni alla Russia come ha fatto l’Occidente. Non siamo vincolati dalle sanzioni dell’Occidente. La Russia e la Turchia hanno bisogno l’una dell’altra in ogni possibile settore“.

Inoltre, Erdogan ha definito “speciale” il suo rapporto con l’omologo russo Vladimir Putin, aggiungendo quanto di seguito:

L’Occidente non sta portando avanti un approccio molto bilanciato con la Russia di Putin, con un Paese come la Russia è necessario un approccio bilanciato“.

Infine, il presidente turco ha detto che Ankara è riuscita a mediare per ottenere l’accordo che ha permesso l’esportazione del grano dai porti dell’Ucraina grazie al rapporto che ha costruito con Vladimir Putin.

Egonu tona in Italia: stipendio di 1 milione di euro

La pallavolista lascia la Turchia per Milano.
Davanti ai soldi svaniscono le accuse di razzismo?

Raggiunto l’accordo con il Vero Volley: decisivi il pressing della presidentessa Marzari, i bonus e il legame con Giorgio Armanitestimonial), anche se per l’ufficialità bisogna attendere.

Paola Egonu, pronta ad approdare in Turchia, al Vakifbank Istanbul, con la pancia dai successi a Conegliano impreziositi anche dal record di vittorie consecutive (76 match di fila), si era resa protagonista poco tempo fa a Sanremo di critiche verso l’Italia e gli italiani di essere un Paese razzista.

Ora, a distanza circa un anno, la campionessa è pronta a rientrare in Italia e, evidentemente, accettare di vivere in un Paese razzista; Paese che riteneva non meritasse di essere da lei rappresentato.

Un’operazione da circa 1 milione di euro a stagione (800 mila più premi e bonus) senza contare gli effetti collaterali che questa scelta comporterà in termini di visibilità e di opportunità, il legame con Giorgio Armani, di cui è testimonial.

Bastano dunque i soldi ad eliminare il problema del razzismo così radicato? Oppure si tratta di un0altra persona che vuole solo mettersi sotto i riflettori?

Chi crede veramente nella lotta al razzismo, probabilmente, avrà difficoltà a spiegarsi la scelta e, forse, l’esempio che passa non è dei migliori.

Grecia, Scholz: “non accettabile che partner Nato attacchi un altro”

Il cancelliere tedesco si schiera in difesa della Grecia.
Discussa la sovranità di diverse isole.

Il cancelliere tedesco Olaf Scholz giovedì ha difeso la sovranità greca di fronte agli “attacchi turchi” e ha sottolineato che “non è accettabile che un partner della NATO metta in discussione un altro“, una chiara allusione alla disputa che i due Paesi condividono nel Mediterraneo orientale.

Scholz, che ha incontrato il primo ministro greco Kyriakos Mitsotakis, ha sottolineato che “questo vale anche per le minacce militari più o meno velate” tra le parti.

Ha invitato Atene e Ankara a risolvere il conflitto attraverso il dialogo; più precisamente, stando a quanto riporta “360news“, le sue parole sono state le seguenti:

Le relazioni di buon vicinato sono importanti non solo per entrambe le parti, ma per l’intera Europa. Il governo tedesco è impegnato a risolvere le questioni in sospeso tra i due Paesi sulla base del diritto internazionale. Dopo tutto, il nostro obiettivo comune, la nostra visione, dovrebbe essere quella di sfruttare il pieno potenziale economico della regione del Mediterraneo orientale a beneficio di tutti i Paesi, finché le parti coinvolte lo ritengono utile, la Germania può essere coinvolta in questo”.

Tuttavia, le autorità turche continuano a mettere in discussione la sovranità della Grecia su numerose isole greche abitate e disabitate della zona, il che ha portato a un significativo aumento della tensione.

Accordo Erdogan-Putin: Turchia hub per esportazione gas

Possibili rincari per l’Ue: per l’immagine, ci rimettono i cittadini.

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha confermato un accordo con il suo omologo russo, Vladimir Putin, in base al quale la Turchia diventerà un hub per la ridistribuzione del gas russo a Paesi terzi, come i due leader hanno discusso in un recente incontro.

Creeremo un nodo qui con il gas della Russia“, ha annunciato Erdogan in un discorso ai membri del suo partito ad Ankara.

Secondo l’agenzia di stampa Anatolia, Putin ha anche affermato che, una volta che l’iniziativa andrà avanti, “l’Europa potrà ottenere il suo gas naturale dalla Turchia“.

Erdogan ha affermato che la Turchia non ha il “problema” di cui soffrono altre economie, in un contesto di emergenza energetica con problemi di approvvigionamento e prezzi elevati, dovuti principalmente all’offensiva militare della Russia in Ucraina.

Putin ed Erdogan si sono incontrati la scorsa settimana in Kazakistan a margine di un forum regionale e già dopo questo incontro entrambe le parti avevano manifestato la volontà di raggiungere un accordo.

Il presidente turco ha suggerito la regione della Tracia orientale sul Mar Nero come l’area più favorevole per il nuovo nodo.

Questa provincia è già servita dal Turkstream, che Putin sostiene essere attualmente il gasdotto più affidabile per le esportazioni, anche se Mosca ha recentemente denunciato un presunto tentativo di sabotaggio che ha portato all’arresto di diverse persone.

La strategia di Draghi, per dare l’immagine che l’Italia non comprava più il gas dalla Russia, era quello di comprarlo da altri Paesi.

Così facendo, figura che i principali fornitori di gas siano Paesi come l’Algeria o altri; in realtà, però, questi Stati comprano il gas dalla Russia per poi rivenderlo all’Italia applicando un rincaro del prezzo.

Alla fine dei conti, quindi, la Russia non cala le proprie esportazioni ed il costo delle strategie politiche, utili al solo fine di pulirsi l’immagine, ricade sui consumatori (ovvero cittadini ed aziende).

Lo stesso vale per le forniture dell’Ue. L’accordo tra Turchia e Russia non fa altro che spingere la situazione attuale in questo senso.