Corea del Nord nel board dell’Oms

Trump si congratula con Kim Jong Un: polemiche sul messaggio invece che sul fatto.

La Corea del Nord è stata eletta nel board esecutivo dell’Oms e Donald Trump si congratula con Kim Jong Un, attirandosi una valanga di critiche.

Congratulazioni a Kim Jong Un!“, scrive l’ex presidente Usa sulla sua piattaforma Truth.

Immediata la risposta dei suoi rivali repubblicani nella corsa alla Casa Bianca, come riporta Rai News, con Nikky Haley, ex governatrice del South Carolina, che osserva come “non ci si congratula con un delinquente che ha minacciato l’America e i nostri alleati“.

Ron DeSantis si dice “sorpreso. Kim Jong Un è un dittatore omicida“.

L’ex vicepresidente Mike Pence, la cui candidatura è attesa per la prossima settimana, critica il suo ex boss: “Nessuno dovrebbe lodare il dittatore della Corea del Nord o il leader della Russia che ha lanciato l’aggressione dell’Ucraina. Questo è il momento in cui dovremmo dire chiaramente che siamo per la libertà e per coloro che difendono la libertà“.

La polemica, però, si è scatenata contro Trump anziché, casomai, commentare il fatto di aver eletto la Corea del Nord nel board dell’Oms.

Ue: no ai semestri a guida Polacca e Ungherese

Il Parlamento europeo reputa Orban e Morawiecki illiberali.
“Se i Paesi fossero esterni all’Ue, la loro domanda per entrarci non potrebbe essere accettata”.

È a rischio la presidenza semestrale del Parlamento europeo di Ungheria e Polonia.

Il Parlamento europeo, a maggioranza, ha infatti approvato giovedì una mozione che sospende la presidenza semestrale della Ue che spetterebbe all’Ungheria di Orban nella seconda metà del 2024 e alla Polonia di Morawiecki nel primo semestre del 2025.

Perché la sospensione? Perchè si tratta di due Paesi illiberali e continuamente sottoposti a procedure per violazione dello stato di diritto, a partire dall’abolizione dell’indipendenza del potere giudiziario, stando a quanto riporta First Online.

Quei Paesi, scrive invece il politologo della Luiss Sergio Fabbrini su Il Sole 24 ore, “non sono l’Europa e se Ungheria e Polonia fossero Paesi esterni alla Ue e facessero oggi domanda per entrare, essa non potrebbe essere accettata” perché i tratti illiberali dei due regimi sono incompatibili con l’identità democratica dell’Unione europea.

Sarebbe oltremodo rischioso affidare loro la gestione dei delicati dossier della Ue nei semestri di presidenza”, continua Franco Locatelli su First Online.

Naturalmente applicare la delibera del Parlamento europeo sarà tutt’altro che facile.

Nel Governo italiano ci sono forze, come la Lega e Fratelli d’Italia, che hanno votato contro la mozione che esclude Orban e Morawiecki dalla presidenza semestrale Ue.

“Se hai i soldi vai, se no guardi”

Fa discutere la frase del sindaco di Trieste.
Lamentele per i prezzi alti, ma il locale vende tutte le scorte.

Se hai i soldi vai, se no guardi…“.

Questa la risposta che il sindaco di Trieste, Roberto Dipiazza, ha dato all’emittente locale TeleQuattro che gli chiedeva un commento sugli alti prezzi del Caffé Sacher, che ha aperto in città due giorni fa, dopo una lunga attesa.

È il primo della catena che apre fuori dall’Austria ed il sindaco, vantando “grande orgoglio” per l’apertura di un negozio della tradizione austriaca e viennese in particolare, come riporta Ansa ha dichiarato appunto “Basta polemiche, se hai i soldi vai, se no guardi“.

Le polemiche si sono verificate per i prezzi alti fissati dal negozio: una fetta della originale torta è venduta praticamente a 10 euro; alti anche i costi di altri prodotti.

Oggi però, nonostante le polemiche, il negozio è chiuso perché ha terminato la scorta di torte dopo l’enorme afflusso di clienti dall’apertura fino a ieri e non è stato possibile rifornirsi.

Elkann: Stellantis non ha bisogno dell’Italia come azionista

Elkann: “Stellantis sta andando molto bene”.
Il governo francese detiene circa il 6% del gruppo.

John Elkann, presidente di Stellantis, ha risposto agli appelli delle lobby commerciali affinché l’Italia investa direttamente nella società.

Elkann ha chiarito che Stellantis sta andando bene e non ha bisogno che il governo italiano diventi azionista.

Come riporta Investing.com, le sue parole sono state le seguenti:

Penso che gli Stati investano nelle aziende quando queste vanno male. E Stellantis sta andando molto bene“.

Il governo francese, ex investitore di PSA che nel 2021 si è fusa con Fiat Chrysler per formare Stellantis, è considerato un azionista rilevante” del gruppo con una quota del 6% circa.

Il presidente Elkann, che è anche amministratore delegato della società di investimento Exor (che è il maggiore azionista di Stellantis con una quota del 14%), ha affermato che la posizione della Francia come azionista di Stellantis è giustificata dalle sfide affrontate da PSA in passato, che hanno richiesto l’intervento del governo francese.

Le azioni di Stellantis erano in rialzo dell’1,44% nelle recenti contrattazioni di mercato.