Argentina: “Francia smetta di piangere”

Raccolte oltre 500mila firme tramite petizione dopo la finale dei mondiali.
Cariche francesi accusano di troppo eccesso i festeggiamenti avversari.

Non si placa la polemica tra Argentina e Francia per l’esito della finale dei Mondiali in Qatar e, tra recriminazioni e accuse, ora nel Paese sudamericano è partita anche una petizione on line che ha già raccolto oltre 500.000 firme chiedendo “alla Francia di smettere di piangere” dopo la sconfitta nella finale dei Mondiali.

Da quando abbiamo vinto, i francesi non hanno smesso di piangere e lamentarsi e non accettano che l’Argentina sia campione del mondo e che Messi sia meglio di Mbappè“, sono le parole, riportate dal quotidiano sportivo ‘Ole‘, dell’ideatore della petizione, tale Valentin Gomez, che ha raccolto un enorme seguito sui media argentini.

In Francia, peraltro, si sono sprecate le critiche all’arbitro polacco della finale, Szymon Marciniak, per la decisione di concedere un rigore per il fallo di Dembélé su Angel Di Maria nel primo tempo e anche per altre scelte, tanto che lo stesso direttore di gara ha fatto una conferenza stampa con tanto di immagini per difendere il proprio operato.

Stando a quanto riporta l’Ansa, i francesi si sono poi rammaricati della mancanza di eleganza di alcuni giocatori argentini nel festeggiare la vittoria, in particolare il portiere Emiliano Martinez.

Tra loro, la ministra dello Sport e il presidente della Federcalcio francese, Noël Le Graet, che ha scritto al suo omologo argentino Claudio Tapia per lamentare gli “eccessi” dei festeggiamenti della albiceleste.

La Lega contro l’Ue: “Ci impediscono di firmare”

L’Europarlamento avrebbe impedito il voto sul Qatargate.
Salvini: “Ennesimo episodio scandaloso e ambiguo”.

Protesta della Lega per l’atteggiamento tenuto dall’Europarlamento.

Stando alla denuncia, la Camera avrebbe impedito ai deputati del Carroccio e al gruppo sovranista di Identità e Democrazia di poter prendere posizione sul Qatargate firmando la risoluzione comune.

Il cuore dell’Unione Europea, duramente colpito dallo scandalo delle mazzette che ha coinvolto anche Antonio Panzeri, sanguina ancora copiosamente; nel tentativo di porre rimedio alla situazione, il Parlamento Europeo si era riunito in plenaria proprio ieri, mercoledì 14 dicembre.

All’ordine del giorno la risoluzione unitaria dell’Eurocamera in cui viene richiesto di “sospendere tutti i lavori sui fascicoli legislativi relativi al Qatar, in particolare per quanto riguarda la liberalizzazione dei visti e tutte le visite programmate, fino a quando le accuse non saranno state confermate o respinte“.

Non solo. Nel documento bipartisan gli eurodeputati hanno proposto anche “la sospensione dei badge di accesso dei rappresentanti degli interessi del Qatar“, nonché “l’istituzione di una commissione speciale in materia di trasparenza, integrità e corruzione“, oltre che di scegliere il prima possibile “un vicepresidente dedicato e incaricato sui temi dell’integrità e della lotta alla corruzione“.

Sempre all’interno della risoluzione, stando a quanto riporta Il Giornale, la commissione europea viene esortata a presentare il prima possibile una proposta per istituire un organismo etico, oltre che a garantire la trasparenza includendo dati come il bilancio e il numero del personale.

Il Carroccio denuncia di essere stato escluso dalla sottoscrizione di suddetta risoluzione comune, che dovrà essere votata in aula nelle prossime ore. Di seguito quanto segnala su Facebook il gruppo guidato da Salvini:

Ennesimo episodio scandaloso e ambiguo a Bruxelles. Dopo aver partecipato attivamente alla proposta di risoluzione congiunta con tutti i gruppi dell’europarlamento per condannare i fatti del Qatargate, è stato impedito alla Lega e al gruppo ID (Identity and Democracy) di firmarlo, ostacolandone la presa di posizione. È questa la democrazia tanto paventata dalla sinistra europea? Dopo lo tsunami dello scandalo, tra arresti, indagati, sequestri di denaro e perquisizioni, serviva un gesto di risposta unitario. Senza divisioni. Si è deciso di allontanare una parte del parlamento europeo eletto democraticamente. Anziché isolare chi prende mazzette, isolano chi censura la corruzione senza se e senza ma. Perché? C’è qualcosa che dovremmo sapere?“.