Ue: attacco a Taiwan scenario da prendere in considerazione

Discussione strategica per relazioni con Pechino se Cina attacca.
98% dei chip arriva da Taiwan.

Un attacco cinese a Taiwan è uno scenario che l’Ue deve prendere in considerazione per comprendere quali sarebbero le conseguenze per il proprio sistema economico.

Questo l’input che verrà sottoposto ai 27 leader al Consiglio Europeo di giovedì e venerdì, dove si terrà una “discussione strategica” sulle relazioni con Pechino.

Come spiega “Tgcom24” citando un non meglio definito alto funzionario:

L’Ue in quel caso non potrebbe stare a a guardare e le conseguenze sarebbero pesanti: basta pensare che il 98% dei nostri chip viene da Taiwan“.

Cina-Russia disposte a sostegno reciproco

I due Paesi dichiarano la loro cooperazione.
Supporto per reciproci interessi fondamentali.

Cina e Russia annunciano sostegno reciproco.

Le due potenze, più nel dettaglio, si sono dette disposte a quanto di seguito:

A fornire un forte sostegno reciproco su questioni che riguardano i reciproci interessi fondamentali e ad approfondire la cooperazione pratica nel commercio, nell’agricoltura, nella connettività e in altri campi“.

Come riporta “Tgcom24”, il presidente cinese Xi Jinping, incontrando a Samarcanda l’omologo russo Vladimir Putin dove è stata toccata anche la questione inerente a Taiwan (approfondimento al link), ha detto:

Le due parti dovrebbero rafforzare coordinamento e cooperazione nei quadri multilaterali, salvaguardare gli interessi di sicurezza della regione e gli interessi comuni di Paesi in via di sviluppo e mercati emergenti“.

Cina-Taiwan: Xi non accetta interferenze

Xi: nessuno può ergersi a giudice su questione di Taiwan.
Pechino apprezza l’approccio di Mosca.

Il presidente Xi Jinping ha apprezzato l’adesione della Russia al principio della “Unica Cina” e ha sottolineato quanto di seguito:

Taiwan fa parte della Cina, che si oppone con fermezza alle forze separatiste dell’indipendenza di Taiwan ed alle interferenze esterne“.

Per questo motivo, ha aggiunto Xi incontrando a Samarcanda l’omologo russo Vladimir Putin:

Nessun Paese ha il diritto di ergersi a giudice sulla questione di Taiwan“.

Xi e Putin hanno annunciato reciproco supporto in interessi fondamentali (approfondimento al link) e, come riporta “Ansa”, il presidente nel resoconto dei media cinesi ha proseguito ancora:

Da quest’anno Cina e Russia hanno mantenuto un’efficace comunicazione strategica“.

Biden su Taiwan. Casa Bianca: si è sbagliato

Il presidente americano si dichiara pronto ad intervenire militarmente.
Panico nello staff della Casa Bianca.

Gli Usa sono pronti ad un intervento militare diretto in difesa di Taiwan.

A dichiararlo è il presidente americano, Joe Biden, alla domanda di un giornalista durante la visita di ieri a Tokyo. Infatti, alla domanda “Mister President, lei non vuole un coinvolgimento diretto degli Usa nella guerra in Ucraina, sarebbe pronto a un coinvolgimento militare in difesa di Taiwan?” la risposta è stato un secco “yes”.

Da lì, il panico ha regnato nello staff della Casa Bianca.

Come riporta “Quotidiano.net”, il suo segretario di Stato Antony Blinken si è agitato sulla sedia con gli occhi sul cellulare e l’imbarazzo ha invaso tutti i componenti dello staff della Casa Bianca.

Immediata una precisazione che sa di rettifica, come quelle in passato su Ucraina e Putin: la nostra politica non cambia, una Cina – Due Sistemi, quello comunista sul continente, quello liberale nell’isola che non vuole farsi sopraffare.

Più tardi lo stesso Biden ha ammorbidito i toni:

Sì, una sola Cina, ma questo non vuol dire che può prendersi Taiwan con la forza. Pechino scherza col fuoco ogni volta che fa volare i suoi aerei nello spazio taiwanese. Abbiamo preso un impegno e lo manterremo“.

Si riferiva al Taiwan Relations Act: intervento americano immediato in caso di attacco comunista ai “fratelli separati“. Conclude poi il presidente a stelle e strisce:

Penso che questo non accadrà. Siamo contro qualsiasi cambio di situazione con la forza… un’altra azione simile a quanto accaduto in Ucraina avrebbe un peso ancora maggiore“.

Rabbiosa ovviamente la reazione da Pechino: non sottovalutate la nostra fermezza, nessun compromesso e nessuna concessione. Taiwan è territorio cinese.

A Washington i commentatori parlano di gaffe. Biden sembra avere ancora disatteso la regola d’oro della diplomazia:

Mai dire una verità che non vada detta” (così il saggista Michael Kinsley).

Questo funambolismo concettuale per quarant’anni ha evitato un conflitto.

Taiwan, la ex Formosa come l’avevano battezzata i portoghesi, ha potuto prosperare e svilupparsi nella libertà; vi si era rifugiato il nazionalista Chiang Kai Shek dopo avere perso la guerra civile contro il comunista Mao Tsetung.

Oggi è il 18 esimo Paese più ricco del mondo. Il suo reddito procapite è tre volte quello cinese e produce più della metà dei semiconduttori benché conti solo 23 milioni di abitanti contro il miliardo e 300 mila della Cina continentale.