Egonu tona in Italia: stipendio di 1 milione di euro

La pallavolista lascia la Turchia per Milano.
Davanti ai soldi svaniscono le accuse di razzismo?

Raggiunto l’accordo con il Vero Volley: decisivi il pressing della presidentessa Marzari, i bonus e il legame con Giorgio Armanitestimonial), anche se per l’ufficialità bisogna attendere.

Paola Egonu, pronta ad approdare in Turchia, al Vakifbank Istanbul, con la pancia dai successi a Conegliano impreziositi anche dal record di vittorie consecutive (76 match di fila), si era resa protagonista poco tempo fa a Sanremo di critiche verso l’Italia e gli italiani di essere un Paese razzista.

Ora, a distanza circa un anno, la campionessa è pronta a rientrare in Italia e, evidentemente, accettare di vivere in un Paese razzista; Paese che riteneva non meritasse di essere da lei rappresentato.

Un’operazione da circa 1 milione di euro a stagione (800 mila più premi e bonus) senza contare gli effetti collaterali che questa scelta comporterà in termini di visibilità e di opportunità, il legame con Giorgio Armani, di cui è testimonial.

Bastano dunque i soldi ad eliminare il problema del razzismo così radicato? Oppure si tratta di un0altra persona che vuole solo mettersi sotto i riflettori?

Chi crede veramente nella lotta al razzismo, probabilmente, avrà difficoltà a spiegarsi la scelta e, forse, l’esempio che passa non è dei migliori.

Cnh Industrial: addio a Piazza Affari

Listing solo sul NYSE.
Il single listing sarà attivo dal 2024.

Era nell’aria da qualche tempo, ora è diventato ufficiale: Cnh Industrial annuncia il delisting da Borsa italiana.

Il comunicato della società che oggi ha presentato i dati finanziari relativi al quarto trimestre del 2022 e all’intero anno , come riporta Il Sole 24 Ore, è stato il seguente:

Il management e il Consiglio di Amministrazione della Società hanno concluso che i suoi azionisti potranno trarre maggiori benefici dal listing sul solo NYSE”.

La decisione di quotare Cnh Industrial in Italia, a Milano, e sulla Borsa americana risale al 2013, anno della fusione con Fiat Industrial Spa.

La struttura finanziaria del Gruppo controllata dalla Exor, guidata da John Elkann, è strutturalmente cambiata dopo lo scorporo delle attività On-Highway e la quotazione a Milano, un anno fa, di Iveco Group.

Dopo lo spin-off, “la maggioranza degli scambi sul titolo CNH Industrial si è progressivamente spostata sul NYSE, evidenziando che la quotazione sui mercati Usa è più in linea con il nuovo profilo di business della Società e con la sua base di investitori”, spiega la società.

Concentrare le negoziazioni in un unico mercato consentirà, questo l’obiettivo che il Gruppo guidato dal ceo Scott Wine si pone, “di migliorare la liquidità del titolo e di porre maggiore attenzione verso gli investitori, semplificando ulteriormente l’assetto della Società e i requisiti regolamentari.

Il single listing sarà definito entro l’inizio del 2024.

Cnh Industrial, nella veste di operatore “puro” nel settore agricolo e Construction, ha registrato l’anno scorso ricavi consolidati pari a 23,5 miliardi di dollari (+20,8% rispetto all’anno precedente, +24% a valuta costante), con un utile netto di 2,039 miliardi, in risultato diluito per azione Adjusted pari a 1,46 dollari e un EBIT Adjusted delle Attività Industriali di 2,4 miliardi.

Il Gruppo prevede per il 2023 ricavi dalle attività industriali in rialzo tra il 6% e il 10%, come annunciato nel corso della presentazione dei dati finanziari.

Il cda inoltre ha proposto un dividendo annuo per azione pari a 0,36 euro.

Tassista insulta i turisti: rischia la licenza

I due volevano pagare con carta.
Accade a Milano, battibecco filmato.

È scattato ufficialmente il procedimento disciplinare per il tassista che ha inveito a Milano contro due turisti stranieri che volevano pagare la corsa con la carta di credito.

La Commissione tecnica disciplinare, come riporta “La Stampa”, competente su tutti i taxi del bacino aeroportuale ha aperto il procedimento disciplinare nei confronti dell’uomo che al termine del battibecco filmato da alcuni cittadini aveva anche scaricato con forza i bagagli dei turisti dall’auto rompendo alcuni souvenir delle vacanze.

Ora sarà la commissione a valutare il comportamento del tassista: ieri, dopo l’episodio, è stato rintracciato e individuato dalla squadra della Polizia locale di Milano adibita al controllo del trasporto pubblico locale, a stabilire il tipo di sanzione.

Per lui potrebbe scattare la sospensione della licenza.

Blackstone acquista tutti gli immobili di Compagnia Reale per 1,1 miliardi

Nel pacchetto anche alcuni degli edifici più storici di Milano.
I 330 soci: le imposte sarebbero state altissime.

Storico accordo di compravendita: Reale Compagnia cede tutti gli immobili a Blackstone.

L’atto tra il fondo statunitense ed i 330 soci che compongono storica società milanese fondata nel 1862 da alcuni tra le più aristocratiche famiglie milanesi è stato recentemente stipulato e prevede il passaggio in mani americane anche di parte di edifici tra i più storici di Milano.

La cifra concordata è pari a 1,1 miliardi di euro e comprende, tra i vari, un isolato del quadrilatero in via Montenapoleone 8, un complesso di palazzi da via Manzoni a via Andegari, il palazzo del bar Magenta, immobili in via Monti, l’albergo Melià di piazza della Repubblica ed anche la Galleria Subalpina a Torino.

Reale Compagnia, che per statuto cedevano le proprie quote solo ad eredi e successori, vedeva tra i suoi componenti i Balossi Restelli, i Medici di Marignano, i Premoli Trovati, i Brambilla di Civesio, i Barbiano di Belgiojoso, i Cavagna di Gualdana, i Melzi D’Eril, i Borromeo, i Sioli Legnani, Luca Padulli di Vighignolo.

La decisine di vendere in blocco gli immobili è stata presa alla luce del fatto che dal 2020 gli immobili, che prima erano ad un costo storico di complessivi 80 milioni di euro, erano stati rivalutati a 1,2 miliardi di euro, comportando la necessità di pagare alle banche 140 milioni di imposte.

Parma prima per qualità della vita

Dal 39esimo posto interrompe la serie tra Trento e Pordenone.
Ultima Crotone.

Un balzo enorme per scalare la vetta.

È quanto ha fatto la provincia di Parma, in merito alla classifica della della qualità della vita stilata da Italia Oggi e Università La Sapienza di Roma, in collaborazione con Cattolica Assicurazioni.

La 23esima edizione, che di solito vedeva alternarsi al primo posto Trento e Pordenone, vede la provincia di Parma aggiudicarsi il primo posto, nonostante il piazzamento al 39° posto dell’anno scorso.

Buon balzo in avanti anche per Bolzano, che passa dall’ottavo al terzo posto, Bologna, che si classifica quarta rispetto al vecchio piazzamento che la vedeva 27esima, e Milano, passa dal 45esimo posto al quinto.

Da segnalare anche il progresso di Trieste, che passa dal 40esimo posto al settimo, e di Firenze, che partendo dalla 31esima posizione arriva alla sesta.

Il primato della provincia di Parma, che appartiene al cluster Metropoli ovvero il raggruppamento di aree urbane del centro-nord che ha fatto registrare un’ottima capacità di reazione alla pandemia, deriva dal piazzamento nel gruppo 1 in 4 dimensioni su 9.

Guardando il fondo della classifica, invece, vediamo che a perdere il maggior numero di posizioni è Taranto, passando dalla 94esima posizione alla 103esima; più o meno stabili nei bassifondi Foggia, Napoli e Siracusa. Chiude la classifica Crotone che, nonostante le posizioni di vertice con riferimento alla sicurezza sociale e registrando risultati sopra la media nella dimensione demografica, risulta fanalino di coda in 5 dimensioni (affari e lavoro, ambiente, istruzione e formazione, reddito e ricchezza, tempo libero).