Lukashenko: il sistema missilistico russo è stato ufficialmente implementato.
Allarma dal Regno Unito: i razzi potrebbero raggiungere Londra in 8 minuti.
Il sistema missilistico russo Oreshnik è da ieri in servizio in Bielorussia.
Lo ha confermato il presidente Lukashenko nel suo discorso alla nazione e al Parlamento bielorusso durante l’Assemblea popolare bielorussa a Minsk; come riporta Il Messaggero citando Ria Novosti, le sue parole sono state le seguenti:
“Le prime posizioni sono equipaggiate con il sistema missilistico Oreshnik. È arrivato ieri e sta entrando in servizio“.
Il missile ipersonico a medio raggio Oreshnik è un sistema d’arma con testate multiple, che possono essere convenzionali o nucleari.
È stato utilizzato per la prima volta nel novembre 2024 su uno stabilimento industriale militare nella città ucraina di Dnipro.
Lo scorso anno il presidente Lukashenko aveva annunciato l’intenzione di schierare il missile ipersonico nel territorio bielorusso e ad agosto di quest’anno erano state installate le prime posizioni per il nuovo sistema d’arma nel Paese.
Gran Bretagna e Ucraina lanciano l’allarme: Londra verrebbe raggiunta in circa 8 minuti.
Classifica e prezzi per le destinazioni più ricercate su Holidu.it: Londra, Parigi e Colmar tra le preferite.
Si avvicina Ponte dell’Immacolata 2025, momento ideale per pianificare una fuga dalla frenesia quotidiana. Il week end lungo di dicembre prima delle vacanze di Natale si trasforma nell’occasione perfetta per scoprire una nuova città, tornare nei borghi del cuore o lasciarsi incantare dai paesaggi innevati. Ma quali sono le località più gettonate?
Holidu, la piattaforma di case e appartamenti vacanza, ha creato una classifica delle 30 destinazioni più ricercate dagli italiani per il Ponte dell’Immacolata 2025. Oltre alla posizione nella top 30, ogni meta è accompagnata dal prezzo medio per notte, consentendo di orientarsi tra mete esclusive e opzioni più economiche. Il budget? Quest’anno varia dai 196€ di Barcellona fino ai 440€ di Selva di Val Gardena!
Londra guida la classifica delle destinazioni più cercate per il Ponte dell’Immacolata 2025, con un prezzo medio di 265€ a notte. Parigi si impone al secondo posto grazie al suo fascino intramontabile e a una tariffa media di 261€, mentre Colmar, capitale dell’Alsazia del Natale, conquista la terza posizione con 357€, la seconda cifra più alta dell’intera classifica.
In quarta posizione troviamo Strasburgo (322€), altra perla alsaziana celebre per i suoi mercatini incantati. Chiude la top 5 Bolzano (240€), prima destinazione italiana in classifica, con i suoi suggestivi scorci montani e l’atmosfera altoatesina.
Al sesto posto c’è Brunico (265.5€), seguita da Merano (228€) in settima posizione, entrambe località ideali per una vacanza invernale. L’ottava piazza va a Vienna (203€), mentre Montepulciano, autentico gioiello toscano, si piazza al nono posto con 209€. A chiudere la top 10 c’è Edimburgo a 307€, unica britannica oltre Londra a comparire in alta classifica.
Le regioni più gettonate? Domina il Trentino-Alto Adige con ben 12 località nella classifica. Segue la Toscana con 2 destinazioni.
Il Trentino-Alto Adige domina il panorama nazionale con il maggior numero di destinazioni tra le prime trenta in Italia, precisamente 12, rappresentato da ben cinque mete nella top 10: Bolzano in 5ª posizione (240€), Brunico al 6° posto (265.5€), Merano al 7° (228€), Montagna in 11ª (352€) e Ortisei in 12ª (328€). Presenze che confermano il fascino invernale e l’attrattiva delle Dolomiti.
Due destinazioni per la Toscana con Montepulciano (9ª posizione, 209€) e Firenze (14ª, 203.5€), due mete iconiche che mescolano arte, gusto e paesaggi collinari.
Altre 3 le regioni con una meta ciascuna in graduatoria: Livigno (16ª, 330€) rappresenta la Lombardia offrendo neve e shopping duty free. Courmayeur per la Valle d’Aosta occupa la 29ª posizione (283€), mentre Imperia per la Liguria si trova in 27ª posizione e 307€ medi a notte, ulteriore perla costiera nella classifica dominata da mete alpine e cittadine d’arte.
Quali le mete estere più amate? Gli italiani scelgono le grandi città europee
Come di consueto per il Ponte dell’Immacolata, le località nazionali dominano la classifica con 17 destinazioni su 30 all’interno dell’Italia. Tuttavia, la presenza di mete internazionali è ben marcata, con 13 località distribuite tra grandi centri e incantevoli borghi natalizi.
Tra le nazioni estere, la Francia si distingue con ben 6 località: oltre a Parigi anche Colmar (3ª, 357€), Strasburgo (4ª, 322€), Riquewihr (18ª, 274.5€), Turckheim (meta affascinante e ferma nel tempo, 22ª, 200€) e Chamonix-Mont-Blanc (15ª, 203€). Un predominio che sottolinea il fascino natalizio dell’Alsazia e delle Alpi francesi.
Seguono il Regno Unito con Londra (1ª, 265€) ed Edimburgo (10ª, 307€), l’Austria con Vienna (8ª, 203€), e la Germania, rappresentata da Monaco di Baviera in 21ª posizione (204€). Dublino conferma la sua popolarità dalla cima dell’Irlanda, piazzandosi 25ª con 321€. La Spagna si affaccia con Barcellona alla 23ª posizione, destinazione più economica della top 30 con un prezzo medio di 196€. Anche la Svizzera trova spazio, con Sankt Moritz in 26ª posizione (316€), destinazione dall’anima alpina e raffinata.
Qual è la destinazione più costosa?
La località più cara in assoluto è Selva di Val Gardena, che domina con una media di 440€ a notte, sui candidi pendii dolomitici dell’Alto Adige. Segue Colmar (357€), incastonata tra mercatini fiabeschi e facciate colorate. A completare il podio c’è Montagna, raffinata località altoatesina (352€). Quarta Livigno con 330€, mentre Ortisei chiude la top 5 delle più esclusive con un prezzo medio di 328€. Tutte mete ideali per chi cerca sport invernali e atmosfera unica.
Sul versante opposto, le località più accessibili sono perfette per chi desidera risparmiare senza restare a casa. Barcellona, molto cara in altri periodi dell’anno specialmente a metà agosto, nella stagione invernale risulta invece essere la più economica in assoluto con 196€, seguita da Turckheim, incantevole borgo alsaziano, a 200€ a notte. Vienna e Chamonix-Mont-Blanc condividono la stessa fascia tariffaria di 203€, mentre Firenze, unica italiana tra le più convenienti, chiude la cinquina con 204€. Un’opportunità d’oro per chi vuole viaggiare contenendo i costi!
Holidu ha analizzato le ricerche effettuate dai viaggiatori italiani sul sito holidu.it per soggiorni con date di check-in comprese tra il 4 e il 6 dicembre 2025 e date di check-out comprese tra l’8 e il 9 dicembre 2025, compilando poi una classifica delle destinazioni di viaggio più popolari. Per ogni località è stato indicato il prezzo medio per notte.
Contatti:
Pasquale Ricciardi, Senior PR Manager Italia
E-mail: pasquale.ricciardi@holidu.com
A proposito di Holidu
Holidu è una società tecnologica in forte crescita attiva nel settore degli affitti vacanze, con la missione di rendere l’ospitalità e la prenotazione di case vacanze prive di dubbi e ricche solo della gioia che ogni viaggio sa offrire. Grazie a un software interno per la gestione delle proprietà (PMS) e a team locali esperti, Holidu supporta host e piccoli property manager nell’aumentare le prenotazioni col minor sforzo possibile. Per i viaggiatori, invece, Holidu offre un ampio portafoglio selezionato di case vacanza garantendo prenotazioni sicure e senza preoccupazioni. La società fornisce inoltre soluzioni software Holidu Smart Destination alle organizzazioni di promozione turistica (DMO). Fondata nel 2014 dai fratelli Johannes e Michael Siebers, l’azienda ha sede a Monaco di Baviera, conta oggi oltre 700 dipendenti e dispone di uffici in più di 25 tra le principali destinazioni turistiche europee. Per maggiori informazioni è possibile visitare il sito www.holidu.it.
Trump: mentre Mosca fa concessioni, l’Ucraina non vuole firmare la pace.
Zelensky: volgiamo entrare nell’Ue e nella Nato.
“Esistono visioni di Stati Uniti, Russia e Ucraina. E non abbiamo una visione unitaria sul Donbass“. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un’intervista a Bloomberg, dopo che Trump lo ha criticato dicendosi “deluso” dal leader ucraino che a suo dire non ha ancora letto la proposta, mentre Mosca sarebbe “d’accordo” con il piano.
Elementi del piano Usa richiedono ulteriori discussioni su una serie di “questioni delicate“, tra cui le garanzie di sicurezza e il controllo sulle regioni orientali, ha detto Zelensky sottolineando che Kiev spinge per un accordo separato sulle garanzie di sicurezza.
Il presidente ucraino ha confermato la posizione di Kiev secondo cui le garanzie di sicurezza funzionano come il meccanismo di mutua difesa della Nato, noto come Articolo 5. Ma vuole sapere cosa gli alleati occidentali erano disposti a offrire, ha detto, con i negoziatori che stanno lavorando a un accordo separato che riguarda le garanzie. “C’è una domanda a cui io – e tutti gli ucraini – vogliamo una risposta: se la Russia dovesse di nuovo scatenare una guerra, cosa faranno i nostri partner“, ha detto Zelensky nell’intervista telefonica.
Dopo gli incontri a Londra, Bruxelles e Roma “avremo la nostra visione comune” per i colloqui, e “sono pronto a volare negli Stati Uniti se il presidente Trump sarà pronto per questo incontro” ha detto ancora Zelensky, che è arrivato a Londra dove incontrerà il premier Keir Starmer, il cancelliere tedesco Friedrich Merz e il presidente francese Emmanuel Macron per discutere la proposta statunitense per la fine della guerra. Tra gli elementi del piano di Trump rientrano anche la prospettiva dell’Ucraina di aderire all’Unione Europea e l’utilizzo di asset russi.
“Stiamo parlando con gli Stati Uniti, è un lavoro costruttivo“, ha detto Zelensky, come riporta Ansa. “Ma ci sono questioni che riguardano l’Europa, e non possiamo decidere per l’Europa. Dobbiamo discutere con l’Europa dell’adesione dell’Ucraina all’Ue, che rientra anche nelle garanzie di sicurezza“.
“Dopo 50 anni di comunismo, si è trasformata in una delle economie più dinamiche d’Europa”.
L’economia supera il Giappone e l’istruzione supera Germania, Svezia e Danimarca in diverse discipline.
“La Polonia, dopo cinquant’anni di comunismo, si è trasformata in una delle economie più dinamiche d’Europa”, scrive il quotidiano britannico The Times.
Il giornale sottolinea che il Paese si sviluppa in modo vigoroso, mentre altre cosiddette economie “tigre” europee affrontano diverse sfide. La Polonia ha evitato gli effetti della crisi finanziaria del 2008 e la pandemia non ne ha rallentato il ritmo di crescita.
“Entro la fine dell’anno entrerà a far parte dell’élite dei Paesi il cui PIL ha superato i 1.000 miliardi di dollari”, scrive ancora il The Times. Secondo il quotidiano, quest’anno la Polonia potrebbe superare il Giappone in termini di PIL pro capite calcolato secondo la parità di potere d’acquisto.
Come sottolineato, ciò significherebbe una crescita triplicata rispetto al periodo immediatamente successivo alla fine della Guerra Fredda. Le previsioni , come riporta Polonia Oggi, indicano che nel 2026 la Polonia potrebbe superare anche Israele e, negli anni successivi, avvicinarsi al livello di Spagna e Nuova Zelanda.
L’articolo del Times è stato commentato dal primo ministro polacco, Donald Tusk. “Questo miracolo è il frutto del duro lavoro di milioni di polacche e polacchi. È bello da leggere”, ha scritto. Il quotidiano britannico ricorda anche il contesto storico del successo della Polonia e afferma che il sogno di Wałęsa, di far diventare la Polonia il “secondo Giappone”, si sta lentamente realizzando.
Descrivendo la trasformazione della Poloniadopo la caduta del comunismo, The Times evidenzia che il Paese ha progressivamente introdotto riforme economiche che hanno permesso la privatizzazione delle imprese statali e hanno attratto investitori stranieri. “Leszek Balcerowicz, eminente economista, ha introdotto riforme radicali che con il tempo sono diventate le fondamenta dello sviluppo economico”, osserva il quotidiano britannico.
The Times sottolinea anche il livello dell’istruzione polacca. “Gli adolescenti polacchi superano regolarmente i loro coetanei tedeschi, svedesi e danesi in matematica, lettura e scienze secondo le classifiche internazionali PISA”, si legge nell’articolo.
Secondo il giornale, nell’ultimo anno 25.000 polacchi sono tornati nel Paese dal Regno Unito, mentre solo 7.000 sono emigrati nella direzione opposta. “Tuttavia, sulla strada verso il pieno successo ci sono numerose sfide, come il crescente deficit di bilancio, la spesa sociale inefficace e il divario sempre più profondo tra ricchi e poveri”, conclude il quotidiano.
1.000 metri quadri, 15.000 euro per entrare, vietati i cellulari.
All’interno spazi per riunioni, coworking, bar, ristoranti, uffici privati e studio per podcast.
Un nuovo concetto di club privato nel cuore di Madrid.
La firma è quella di Cristiano Ronaldo che, insieme all’imprenditore Inigo Onieva e alla sua azienda, la Mabel Hospitality che il campione dell’Al Nassr gestisce col suo socio Manuel Campos Guallar, hanno dato vita a Vega.
Si tratta di un locale signorile che a fine anno aprirà i battenti nel cuore del quartiere di Salamanca su una superficie di 1000 metri quadrati. L’obiettivo, oltre a fondere vita sociale, relazioni professionali ed esperienze gastronomiche in un ambiente esclusivo, è anche quello di creare un club che possa preservare la privacy di chiunque vi acceda.
Ecco perché la filosofia del locale impostata da Ronaldo e gli altri fondatori è quella di vietare l’uso di telefoni cellulari e fotografie. Si tratta di un concetto di locale molto noto a Londra che ora si sposterà proprio a Madrid. Vega di fatto attinge alla tradizione anglosassone e ruota attorno a quattro pilastri: l’aspetto lavorativo, affinché i soci possano fare affari e creare contatti, l’aspetto culturale, con diverse offerte per il tempo libero, l’aspetto gastronomico con tre diversi ristoranti, e l’aspetto sociale, che sarà uno dei grandi elementi differenzianti del club, affinché i soci possano collaborare con le fondazioni.
L’idea esclusiva di Ronaldo e dei fondatori di questo club esclusivo è quella di creare connessioni in diversi settori come il business, la moda, l’industria e lo sport . Uno dei soci è di fatto proprio il campione portoghese esperto in questo ambito dato che il suo gruppo possiede anche i ristoranti Tatel, Totó e Casa Salesas. Lo studio Mabel ha incaricato Inigo Onieva di gestire Casa Salesas e Vega, e insieme hanno creato il Casablanca Hospitality Group. Vega, dunque, come spazio rivoluzionario, ma non per tutti. Al mattino, offrirà un ambiente tranquillo e sofisticato per riunioni, uffici privati, coworking e persino uno studio per podcast.
Di notte, lo spazio si trasformerà in un centro sociale con cene esclusive e bar specializzati, un omaggio alla vivace vita notturna di Madrid. Oltre al divieto di strumenti di comunicazione più comuni come cellulari, macchine fotografiche di ultima generazioni di ultimo modello, solo un gruppo selezionato di persone può diventare membro di Vega, perché l’adesione richiede un invito.
I fondatori, come riporta Fanpage, sono responsabili delle persone che faranno accesso. Ecco perché esistono diverse opzioni di iscrizione, con una media di circa 4.400 euro all’anno, anche se gli under 35 beneficiano di una tariffa più economica di 2.500 euro. L’iscrizione più ambita, la Founders’ Membership, richiede un pagamento una tantum di 15.000 euro. Offre accesso illimitato, prenotazioni prioritarie ed esperienze personalizzate in un ambiente totalmente rivoluzionario.