Juventus: penalizzazione, sconfitta e crollo in Borsa

Tre schiaffi in pochi giorni.
Bene invece il titolo della Lazio.

Giorni di poche glorie, gli ultimi, per i bianconeri.

La Juventus, infatti, è in netto calo dopo la penalizzazione di 10 punti, che a due giornate dalla fine del campionato sancisce una probabile esclusione del club torinese dalla Champions League.

Ben raccolta invece è la Lazio che, al secondo posto in classifica, brinda alla matematica certezza di parteciparvi.

Intorno alle 9,30 le azioni della Juve cedono l’1,8% a 0,28 euro dopo un avvio in calo di oltre il 3%, sempre sui minimi da metà 2022.

Lazio in crescita a 1,12 euro con il titolo che si muove sui massimi dal 17 aprile scorso, come riporta Reuters.

La Corte Federale di Appello della Figc ha inflitto al club dieci punti di penalizzazione nella corrente stagione di Serie A nell’ambito del cosiddetto “caso plusvalenze“.

In campionato, i bianconeri hanno perso 4-1 fuori casa contro l’Empoli e sono scivolati al settimo posto a due giornate dalla fine della stagione.

Un trader sottolinea che con 10 punti di penalizzazione la Juve è al momento fuori dalla Champions e, pertanto, peseranno sui conti i mancati introiti derivanti da questa importante competizione.

Regione Lazio: 22 miliardi di debito

Rocca: il debito riduce il margine di manovra; in approvazione un bilancio tecnico.

La situazione finanziaria della Regione Lazio è drammatica”.

Così la definisce Francesco Rocca, presidente della Regione Lazio, intervenendo nella seduta del Consiglio regionale per la relazione programmatica di inizio mandato ed aggiungendo quanto di seguito:

La Corte dei Conti ha osservato che il debito è molto pesante e parliamo di 22 miliardi; questo ridurrà il margine di manovra. Quindi occorre intervenire. Il bilancio che approveremo nei prossimi giorni è tecnico. In questo momento la Regione è paralizzata perché in assenza del bilancio non si può fare alcuna spesa. Dunque sarà sostanzialmente un bilancio fotocopia, poi nelle prossime settimane ci sarà un assestamento che vedrà variazioni di carattere politico con traiettorie chiare rispetto alle priorità di governo. Il bilancio è l’atto politico per eccellenza e sarà in primavera inoltrata. Vi dico questo: noi siamo in piano di rientro e non cambia se c’è il commissario o meno. Non c’è una sanzione in può o in meno. C’è da affrontare con il governo il tema di sostenibilità di un debito, per poterlo affrontare e non rimanere schiacciati“.

Come riporta Ansa, queste parole da parte di Rocca sono collegate alle domande inerenti al rischio di un commissariamento per la Sanità.

Carrefour: non chiusure ma cessioni

Il colosso francese della GDO non chiuderà i 106 punti vendita: si tratta di una cessione in franchising.

Dopo l’articolo di poco tempo in merito alla chiusura di circa un centinaio di punti vendita Carrefour presenti in 9 regioni italiane (reperibile al link), ci è arrivata la seguente segnalazione che necessita di essere riportata:

Carrefour non chiuderà i 106 punti vendita, bensì li cederà a terzi in franchising.

Non si tratta, dunque, di chiusure ma di cessioni, precisamente in franchising.

Ringraziando l’ufficio stampa dell’azienda per la precisazione, General Magazine procederà alla correzione dell’articolo precedentemente pubblicato (e reperibile al link sopracitato) modificando le parole indicanti una chiusura e sostituendole con termini indicanti una cessione a terzi in franchising.

Carrefour cede 106 negozi in Italia

769 i licenziamenti totali previsti.
Ecco le regioni interessate.

Se ne parla da molto, ma ora purtroppo i numeri del ridimensionamento cominciano a prendere forma.

Il colosso francese della GDO (Grande Distribuzione Organizzata), infatti, ha avviato una procedura di licenziamento collettivo che porterà verosimilmente alla chiusura di 106 negozi in Italia.

Stando a quanto riporta Notizie.it, le regioni interessate sono Lombardia, Lazio, Liguria, Valle d’Aosta, Campania, Piemonte, Emilia Romagna, Sardegna e Toscana. Dalle chiusure dei punti vendita in queste 9 regioni, sono previsti in totale 769 licenziamenti.

Più precisamente, la riduzione della forza lavoro è composta circa come di seguito: 313 impiegati nei market, 261 impiegati nei supermarket, 168 impiegati nei Cash & Carry e tra le varie sedi amministrative.

Tramite la nota riferita alle parti sociali, Carrefour avrebbe giustificato i licenziamenti sostenendo quanto sotto:

I licenziamenti sono dovuti ad una grave situazione economico gestionale. Il complessivo calo del fatturato e dei clienti da un lato, e l’incidenza del costo del lavoro dall’altro, hanno determinato una situazione di grave squilibrio che ormai non è più sostenibile e costringe la società ad un intervento strutturale volto a riequilibrare il rapporto tra personale e fatturato.

Inoltre, come riporta Il Giorno, la società ha aggiunto che il piano degli esodi incentivati sarà gestito su base volontaria:

Con riferimento al piano di trasformazione e rilancio per il 2022 annunciato da Carrefour Italia lo scorso 1° ottobre e discusso nuovamente nel corso di un incontro con i sindacati l’11 novembre scorso, Carrefour ha confermato che il piano di esodi incentivati presentato ai sindacati sarà gestito su base esclusivamente volontaria tramite l’attivazione di una procedura formale come previsto dalla legge, e coinvolgerà circa 600 collaboratori dei punti vendita diretti su tutto il territorio nazionale e 170 collaboratori della sede centrale. Con il piano di rilancio Carrefour conferma la volontà dell’azienda di restare e continuare ad investire in Italia, con l’obiettivo di tornare alla profittabilità e ad una crescita duratura.