“Social People”: nasce la community digitale che crea benessere economico tra aziende e consumatori, trasformando le spese quotidiane in opportunità di risparmio

Cederle: l’obiettivo è fornire aiuto concreto a famiglie e dare opportunità alle aziende di avere visibilità nella community offrendo i loro servizi.
Al via il lancio ufficiale il 10 giugno ore 21.00.

La piattaforma, che in fase di pre-lancio ha già avuto ottimi consensi e l’adesione di centinaia di persone, verrà lanciata ufficialmente il 10 giugno.

Una community digitale che mette in rete consumatori e aziende con un obiettivo concreto: generare benessere economico attraverso il risparmio sulle spese di tutti i giorni.

I primi aderenti hanno potuto testare significativi abbattimenti di costi annuali di spese quotidiane, fino al 15%, grazie a una rete di accordi nazionali. La vision è quella di arrivare a migliaia di aderenti aumentando la forza della community e gli abbattimenti di spesa.

In un periodo storico in cui il potere d’acquisto delle famiglie mostra segni di grande sofferenza, la gestione oculata delle economie richiede una crescente attenzione e un impegno costante sul fronte risparmio.

Un sollievo significativo può derivare dalla riduzione delle voci di spesa come le utenze domestiche e da soluzioni innovative a costo zero.

Social People unendo consumatori e aziende, crea opportunità di risparmio e benessere economico. Il servizio si rivolge a chi vuole ottimizzare le proprie spese mensili, senza costi di adesione, offrendo analisi gratuite delle utenze e accesso a vantaggi riservati. Aumentare il potere d’acquisto grazie ad una community per poi ridistribuire ricchezza alle famiglie.

L’obiettivo – spiega Mauro Cederle, fondatore della piattaforma Social Peopleè fornire un aiuto concreto alle famiglie e dare l’opportunità alle aziende di avere visibilità nella community offrendo i loro servizi. Ma anche promuovere una nuova cultura del risparmio, consapevole e condivisa. Vogliamo far crescere ogni membro, non solo individualmente, ma come parte attiva di una comunità solidale“.

L’asset di partenza sono le utenze, ma punta a espandersi a tutti i settori merceologici per creare un circuito che coinvolge prodotti e servizi di uso quotidiano.

Mauro Cederle è forte di un’esperienza di oltre 15 anni nella costruzione e nello sviluppo di reti commerciali, negli ultimi 5 anni ha scelto di trasferire la propria attività esclusivamente nel digitale nella convinzione e consapevolezza che oggi la rete sia il mezzo più efficace per generare valore e crescita collettiva.

Chi è interessato a conoscere il progetto potrà partecipare alla live il 10 giugno ore 21.00 iscrivendosi a questo indirizzo: https://social-people.it/lancio-social-people-10-giugno/

Bill Gates donerà il 99% del suo patrimonio

Ora la moda è il Giving Pledge: oltre 240 miliardari di 28 Paesi doneranno più del 50% dei propri patrimoni in beneficenza.
Negli ultimi 2 anni la quota ereditata tra miliardari supera quella autoprodotta.

Il mese scorso Bill Gates ha annunciato che avrebbe donato il 99% del suo immenso patrimonio in beneficenza.

Il 99% del suo patrimonio ammonta circa a 200 miliardi di dollari.

L’annuncio è stato fatto ad Addis Abeda dove ha indicato che la donazione sarà per lo sviluppo dell’Africa. Più precisamente, come riporta Il Sole 24 Ore citando la Bbc, il fondatore di Microsoft ha affermato che “liberare il potenziale umano attraverso la salute e l’istruzione, ogni Paese africano dovrebbe intraprendere la strada della prosperità“.

Inoltre, Bill Gates ha anche annunciato la chiusura della Fondazione Gates nel 2045.

Ma Gates non è l’unico. Infatti, secondo Economy, l’ultimo status symbol dell’élite americana è il modo in cui pianificano la successione: l’ultima moda è il Giving Pledge, una rete di oltre 240 miliardari da 28 Paesi che si sono impegnati a devolvere in beneficenza più del 50% del loro patrimonio.

Un dato curioso riportato dal Billionaire Ambitions Report di UBS, dice che da un biennio la quota ereditata tra miliardari supera quella autoprodotta.

Il mondo di Ketty – Il gusto della sorpresa: un viaggio sensuale oltre la routine

Nelle coppie di lunga data, la routine spesso prende il sopravvento: gli stessi gesti, gli stessi luoghi, e la sensazione che la passione si sia trasformata in un affetto tiepido e rassicurante. Ma cosa succede quando ci si concede di attingere alla fantasia? Quando, invece di spegnersi, il desiderio viene risvegliato da un semplice gesto di complicità?

Un esempio potente di questa magia in un racconto che ci porta in un viaggio sensuale e inaspettato. Una coppia si ritrova a condividere un momento che va oltre le parole e oltre la vista: un invito, una benda di seta nera, e un tramonto spettacolare che diventa testimone di un rito privato.

Il silenzio e il sorriso di chi accetta di lasciarsi guidare, la musica che accompagna la strada verso l’ignoto, e il cestino da picnic pieno di promesse. L’auto che si allontana dalla strada principale e, poco alla volta, la tensione dolce dell’attesa cresce.

La sorpresa è l’antidoto alla noia, e in questo viaggio lo scopriamo in ogni dettaglio: una carezza delicata, la freschezza di una fragola immersa nella panna, il lento dischiudersi dei corpi e dei desideri. È un invito a giocare con i sensi, a lasciarsi travolgere dalle sensazioni, a riscoprire la bellezza dell’attesa.

Il messaggio che questo racconto regala a chi lo legge è semplice e prezioso: la passione non muore, se siamo disposti a trasformare la routine in un viaggio di scoperta. Bastano un luogo evocativo e la voglia di sorprendersi – e sorprendere.

Alla fine, l’amore maturo non ha paura del mistero, ma lo abbraccia, e riscopre la potenza di ogni attimo vissuto insieme.

Racconto 

-Ci vieni con me? Voglio farti vedere una cosa, vedrai sarà una sorpresa, ti fidi?

Il silenzio e il sorriso di Kate erano la risposta. 

-Dove mi stai portando?

– shhh, goditi il viaggio. 

E Angel dopo aver pronunciato queste parole prende dal cruscotto dell’auto un tessuto lucido come la seta e nero.

Kate lo guardò con un sorriso tra lo stupore e l’eccitazione, quella novità le metteva in corpo un brivido, il brivido della sorpresa, un brivido piacevole che faceva vibrare ogni cellula del suo essere.

Mentre l’auto andava, con calma ma decisa, verso la metà una musica gradevole, dolce e sensuale riempie l’abitacolo. 

Kate non stava più nella pelle, dove erano diretti?

Angel aveva pensato a tutto, un cestino da picnic nel bagagliaio conteneva una bottiglia di vino bianco fresco, leggermente mosso, fragole e panna.

Guardando la febbricitante Kate a quanto pare non aveva sbagliato a prendere quella decisione, per un momento aveva creduto che si fosse rifiutata di salire in macchina verso quella meraviglia sconosciuta e che poi non avesse acconsentito ad essere bendata.

Questo apriva nella mente e nel desiderio di Angel nuovi orizzonti da scoprire.

L’auto stava percorrendo una strada accidentata e in salita, segno che avevano lasciato la strada principale, erano quasi arrivati? Kate non lo sapeva con certezza ma lo intuiva, infatti dopo poco l’auto si fermò, Angel scese e le venne ad aprire la portiera.

Kate fece segno di togliere ciò che le impediva la vista, ma Angel baciando leggermente le sue labbra le disse sussurrando di no che non era ancora arrivato il momento, lui l’avrebbe guidata.

Angel prese il cestino dal bagagliaio e prendendo Kate sottobraccio si avviò verso un piccolo casolare costruito su un promontorio a picco sul mare sulla costa frastagliata di quella parte dell’isola.

Erano arrivati giusto in tempo per lo spettacolo, lo spettacolo più emozionante e più bello della natura, il tramonto.

Quella costruzione così spartana aveva una vista mozzafiato sull’orizzonte, regalava la sensazione di stare sospesi tra terra, mare e cielo.

E in quel casolare quello spettacolo diventava unico perché privato ed eccitante.

Adesso con una lentezza quasi esasperante, che solo questa bastava a far capitolare Kate, Angel le tolse la benda, da dietro le sue spalle e la sua bocca vicinissima al suo orecchio destro, le sussurrò piano.

– ecco questa è la mia sorpresa per te. 

Mettendola davanti a quella palla infuocata che pian piano stava per immergersi nel mare calmo dell’orizzonte, tingendo il cielo come una tavolozza di un pittore.

Kate si sentì mancare, sia per lo spettacolo che era meraviglioso, e sia per l’eccitazione che le aveva provocato quel soffio leggero poco sopra la sua spalla, nella parte più vulnerabile del suo collo, si sentiva parte di quella tavolozza di colori pronti a dipingere i momenti che di lì a poco si sarebbero consumati.

Tutto il cielo aveva assunto il colore caldo dell’arancio tendente al rosso, tutti i pensieri di Kate erano andati in pausa per godere appieno di quella sensazione di benessere appagante. Sentiva il respiro caldo di Angel sul suo collo e questo contribuiva al suo benessere. Dopo che il sole cedette il posto alla luna, Angel riprese la striscia di seta nera e la legò dolcemente sugl’occhi di Kate che oramai si trovava in balia di strani brividi, e continua la sua opera di seduzione proseguendo con piccoli e brucianti baci che dalla nuca si spostano alla bocca socchiusa in attesa trepidante.

Ma Angel dopo averla baciata dolcemente, la fa accomodare sul divano e va a prendere il cestino, 2 calici in cristallo erano pronti ad essere riempiti, le fragole e la panna completano il quadro gustoso, pronto a soddisfare e colmare la sete e la fame di un altro eccitante spettacolo che senza copione avverrà su quel tramonto spettacolare appena trascorso, unico testimone. 

Dopo aver brindato Kate che sembra essere percossa da un brivido in tutto il corpo.

Hai paura? 

Le sussurra Angel, lei fa cenno di no con la testa, allora le prende il viso tra le mani per darle stabilità poi comincia a stuzzicarle le labbra prima con la sua lingua calda poi le appoggia una fragola ricoperta di panna.

Kate deliziata dalla freschezza e dolcezza della panna addenta la fragola offertale.

Ti sei sporcata, 

le sussurra e inizia a leccarla lì dov’è caduta la panna, con mano sapiente comincia lentamente ad aprire la camicetta poi il leggero scrigno in pizzo che contiene il suo seno e che sembra impaziente essere baciato, mordicchiato da Angel.

Kate si sente sempre più calda ed eccitata.

Un’altra fragola arriva alle labbra di Kate dopo che aveva assaporato i baci sapienti e brucianti di Angel sul collo e sui capezzoli turgidi e tesi, volti ad essere ancora torturati dai baci ardenti di Angel.

Ma lui non sembra badarci e dopo un’ennesima fragola sulle labbra oramai vogliose di Kate appoggia una mano sotto la sua gonna salendo pian piano lungo le cosce lisce e vellutate verso il punto di non ritorno, a togliere l’ultima barriera che imprigiona il tempio del piacere.

Alla fine della salita la mano di Angel non trova nulla da togliere, ma solo qualcosa di umido e prezioso, stupito ed eccitato da quella assoluta sorpresa che mai si sarebbe aspettato vorrebbe esplodere di piacere insieme a lei, Angel deve fare uno sforzo non da poco per contenersi e continuare il percorso della lenta eccitante agonia per Kate.

Indispettito dal sorriso malizioso di Kate per essere riuscita nell’intento di sorprenderlo con quella scoperta esplosiva per il suo testosterone, decide di godersi l’eccitazione di Kate fino in fondo.

Lentamente le sfila via la gonna e prende una cosa che aveva comprato nel caso si fosse presentata l’occasione da sogno che adesso stava vivendo.

Un piccolo piumino da solletico, quando lo acquistò, dietro consiglio di una avvenente commessa, gli era sembrato l’acquisto più equilibrato e meno trasgressivo, si era vergognato un pochino davanti quella ragazza che sapeva il fatto suo alla perfezione consigliando sui diversi modi d’uso.

Angel non vedeva l’ora di provare se veramente, quel piccolo innocuo oggetto, aveva quei poteri di eccitazione…

Referendum, FederTerziario: “Sul lavoro non si torni alle vecchie rigidità, le MPMI italiane chiedono professionalità e fidelizzazione del personale”

In vista dei referendum la posizione dell’organismo datoriale che rappresenta oltre 90mila micro, piccole e medie imprese su tutto il territorio nazionale.

Licenziamenti, contratti a termine, appalti e responsabilità in materia di sicurezza: l’8 e il 9 giugno gli italiani saranno chiamati a esprimersi su quattro quesiti referendari per abrogare alcuni passaggi normativi legati a tematiche del diritto del lavoro e su un altro che riguarda la cittadinanza. FederTerziario prende spunto dal referendum per chiedere alla politica lo sforzo di uno sguardo sul futuro che superi posizioni anacronistiche di fronte a un mercato lavoro che ormai è sempre più dinamico, esigente e globalizzato.

Il diritto del lavoro purtroppo da anni subisce modifiche continue più legate alle ideologie che alle reali esigenze del mondo produttivo che negli ultimi 10 anni, cioè dall’entrata in vigore del cosiddetto Jobs Act spiega Alessandro Franco Segretario Generale FederTerziario, è totalmente cambiato e avrebbe bisogno di una revisione organica capace di cogliere le nuove frontiere del mondo del lavoro e non certo dell’abrogazione di singole norme che, ormai da anni, garantiscono un discreto equilibrio tra la flessibilità che richiede il mercato e le tutele che vanno garantite ai lavoratori”.

La posizione di FederTerziario si concentra in particolare modo sulle micro, piccole e medie imprese che costituiscono il 99% del sistema produttivo nazionale.

Si può anche discutere su eventuali cambiamenti normativi – prosegue Francoma un’abrogazione tout court che ci riporta indietro nel tempo non è davvero utile a nessuno. Oggi le MPMI non hanno nessun interesse a licenziamenti facili, anzi hanno fame di manodopera e professionalità che sono difficili da reperire, così come non hanno interesse ad implementare la precarietà dei rapporti di lavoro, ma a fidelizzare il personale anche perché ogni nuova assunzione richiede un investimento in tempo, risorse e formazione che incide pesantemente sulla vita di un’impresa, soprattutto se di piccole dimensioni“.

Al centro dell’impegno dell’organismo datoriale permane la volontà di cambiare il paradigma di riferimento dei rapporti tra lavoratori e imprese, superando vecchie rigidità formali che proprio i promotori dell’iniziativa referendaria vorrebbero reintrodurre per i contratti a termine.

Si tratta di rigidità che non solo non impatterebbero positivamente sull’equità sociale – aggiunge l’esponente di FederTerziario, ma appesantirebbero una burocrazia che già si sostanzia in una pletora di adempimenti che più che implementati andrebbero razionalizzati. Sul fronte dei licenziamenti, sebbene le norme possano essere migliorate anche alla luce di alcune sentenze della Corte Costituzionale, riteniamo che sia più utile ragionare su eventuali modifiche al testo vigente, coinvolgendo tutti gli stakeholders del mondo del lavoro, piuttosto che abrogare una disciplina che ha dimostrato di essere funzionale al contesto produttivo e che non ha mai generato l’emorragia di licenziamenti che, quando è entrata in vigore, si paventava“.

Sul fronte della sicurezza sul lavoro, oggetto di uno dei quesiti referendari che chiede di ampliare la responsabilità dell’azienda committente in relazione all’eventuale infortunio subito dal lavoratore dipendente di un’impresa appaltatrice o subappaltatrice, FederTerziario, di recente impegnata sui tavoli ministeriali proprio sul fronte della sicurezza, conduce ormai da anni un impegno che promuove un’azione organica su molteplici fronti: formazione, prevenzione, agevolazioni e semplificazioni. Ad esempio estendendo il raggio d’azione della formazione finanziata anche ai datori di lavoro per le imprese con meno di 15 dipendenti.

Per ciò che riguarda il quesito sugli appalti – precisa Alessandro Franco -, riteniamo che anche in questo caso la formale estensione della responsabilità del committente, sempre da dimostrarsi nelle opportune sedi, non porterebbe alcun vantaggio in tema di sicurezza. Si continuano ad introdurre norme, ad appesantire le pene, ma purtroppo in Italia si muore ancora troppo a causa del lavoro. Allora crediamo che anche in questo caso vada rivisto l’approccio al problema, puntando su controlli mirati ed efficaci, su investimenti in prevenzione, su sistemi premianti per le imprese virtuose che investono in sicurezza, su strumenti finanziari che aiutino, soprattutto le micro e piccole imprese, a rinnovarsi e a digitalizzarsi“.

Sull’ultimo quesito, che propone di far passare da 10 a 5 il periodo di residenza legale in Italia necessario per presentare la richiesta di cittadinanza, la posizione dell’organismo confederale è positiva, anche nell’ottica, seppur indiretta, delle esigenze del mercato del lavoro.

In ordine al quesito sulla cittadinanza – conclude Franco, pur essendo parzialmente al di fuori dell’attività confederale e conseguentemente un tema più legato al sentire di ciascuno di noi, riteniamo che in un periodo in cui il calo demografico rischia di mettere in crisi la sostenibilità dell’intero sistema previdenziale, rivedere le politiche migratorie e garantire i diritti legati alla cittadinanza in tempi più ragionevoli, possa migliorare l’integrazione di tutti coloro che già contribuiscono al benessere economico e al bisogno di manodopera del nostro Paese“.

Francia, allarme Corte dei conti: spesa sociale fuori controllo e probabili crisi di liquidità

Il FMI raccomanda alla Francia di tagliare la spesa sociale e riformare il sistema pensionistico.
Deficit al doppio rispetto quello previsto dall’Ue.

Come riporta Politico, la Corte dei conti francese lancia l’allarme sulla situazione finanziaria del sistema previdenziale francese. Nella relazione del revisore dei conti si afferma che la spesa sociale è “fuori controllo” e si avverte che una “crisi di liquidità” potrebbe colpire i pagamenti delle prestazioni sociali già nel 2027.

Nel 2024 il deficit del sistema di sicurezza sociale francese era di 15,3 miliardi di euro e si prevede che nel 2025 sarà di 22,1 miliardi di euro. Tuttavia, la Corte dei conti ritiene che nel 2025 il deficit sarà molto probabilmente ancora maggiore. Nel frattempo, il deficit pubblico francese si è ampliato notevolmente negli ultimi anni, raggiungendo il 5,8% del PIL nel 2024, ben al di sopra del limite del 3% stabilito dalle norme UE. Il governo francese ha promesso di ridurlo al 5,4% del PIL nel 2025 e al 3% del PIL entro il 2029

La scorsa settimana, il FMI ha raccomandato alla Francia di tagliare la spesa sociale e di riformare ulteriormente il sistema pensionistico per ridurre l’enorme deficit di bilancio. Tuttavia, è ben noto quanto i francesi siano sensibili alla sicurezza sociale. Così, nel 2023, la famigerata riforma delle pensioni provocò disordini di massa in tutto il Paese.