Usa e Qatar: direttive sostenibilità Ue minacciano approvvigionamento gas

I due Paesi: le regole mettono a rischio le forniture.
Sanzioni del 5% dei ricavi globali per le aziende che non rispettano la normativa.

Il Qatar e gli Stati Uniti hanno esortato l’Unione europea a ridimensionare le regole sulla sostenibilità aziendale, avvertendo che la direttiva rischia di interrompere il commercio di gas naturale liquefatto con l’Europa.

L’Ue sta negoziando modifiche per esentare un maggior numero di aziende dalla normativa sulla “due diligence“, che impone alle imprese che operano nel blocco di risolvere problemi ambientali e di diritti umani lungo le loro catene di approvvigionamento, pena sanzioni pari al 5% dei ricavi globali.

Come riporta Reuters, il Parlamento europeo voterà oggi se procedere con le modifiche previste o se negoziarne altre. L’Ue intende approvare le modifiche entro la fine dell’anno.

Le regole “rappresentano un rischio significativo per l’accessibilità e l’affidabilità delle forniture energetiche critiche per le famiglie e le imprese in tutta Europa e una minaccia esistenziale per la crescita futura, la competitività e la resilienza dell’economia industriale dell’Ue“, hanno scritto il ministro dell’Energia del Qatar Saad al-Kaabi ed il segretario Usa all’Energia Chris Wright in una lettera aperta congiunta ai leader dei Paesi membri.

La Commissione europea non ha ancora risposto a una richiesta di commento.

Polonia, Nawrocki: no a Green Deal e Mercosur

Il presidente polacco si oppone alle politiche europee: danneggiano i nostri agricoltori.
Sosteniamo l’Ucraina, ma non ci devono fare concorrenza sleale.

Domenica il presidente della Polonia, Karol Nawrocki, ha preso parte nella “Festa del Raccolto” dove ha detto che non accetta il patto verde europeo, perché questo distrugge l’agricoltura polacca, ma sottolinea che la Polonia vuole essere parte della Unione Europea e vuole collaborare.

Nawrocki, come riporta Polonia Oggi, ha detto anche che non firmerà l’accordo della Unione Europea con il Mercosur (approfondimento sul Mercosur al link) e farà tutto quello che deve per impedire che si realizzi.

Ancora, ha sottolineato la solidarietà con l’Ucraina ma non vuole una concorrenza disonesta dell’est.

Era presente anche il ministro dell’agricoltura, Stefan Krajewski, che ha detto che quest’anno è molto difficile per l’agricoltura a causa della temperatura bassa e della gradine; ha proposto i mutui per agricoltori che hanno il grano nei depositi ma non possono venderlo, perché i prezzi sono troppo bassi.

Krajewski è anche d’accordo con il presidente per quanto riguarda il Mercosur.

Acciaio: l’emblema del declino dell’Ue tra posti di lavoro tagliati e produttività diminuita

Perso il 25% dei posti di lavori e capacità produttiva ridotta di 35 milioni di tonnellate.
Tutto per poi comprare l’acciaio prodotto all’estero col carbone.

Tra il 2008 e il 2023, l’Ue ha perso un quarto, ovvero il 25%, dei suoi posti di lavoro nella produzione di acciaio (-100.000).

Non solo. L’Ue ha ridotto la capacità di produzione di 35 milioni di tonnellate, di cui 9 milioni solo nel 2024.

Questo è l’emblema dell’operato dell’Ue, che fino ad oggi è riuscita a creare praticamente solo autentici disastri perseguendo politiche folli come quelle green, dell’austerity e della guerra in Ucraina.

Inoltre, il Financial Times fa notare come le politiche, oltre che dannose, siano anche senza senso e contradditorie:

“Se i clienti non si fanno problemi a comprare l’acciaio prodotto con il carbone, forse l’acciaio verde era un obiettivo ideologico sin dall’inizio”.

Il Mondo di Ketty – U scrusciu do mari batte lo stress da Milano 3 a 0

Tra il novantesimo compleanno di papà, la sabbia fine e dorata di San Leone e una voglia matta di respirare l’aria intrisa di iodio e salsedine, ho riscoperto il potere terapeutico del mare. Fidatevi: funziona meglio di una spa.

Lavoro a Milano, ormai lo sapete, ma il mio cuore resta profondamente legato alla mia terra, la Sicilia. Ogni occasione è buona per tornare, anche solo per qualche giorno. Questa volta, il richiamo è stato più forte del solito: il novantesimo compleanno del mio papà. Un traguardo importante per lui, una carezza profonda per me e il mio cuore.

Tra i preparativi, i sorrisi ritrovati e le parole che solo in dialetto sanno arrivare dritte al cuore, ho cercato un momento per me. Come sempre, è stato il mare a chiamarmi. Quel mare che conosco da sempre, la spiaggia di San Leone, e che oggi continua a parlarmi con la stessa voce: calma, profonda, sincera.

Terapia salata (gratis)

Il mare è terapia. Lo è sempre stato, anche quando non lo sapevamo. Il suo “scrusciu”, quel suono continuo e ritmico delle onde, è una ninna nanna antica. U scrusciu do mari ti entra dentro e ti calma. È una voce familiare che consola senza fare domande.

Studi scientifici lo confermano: il rumore del mare abbassa il cortisolo, regola il battito cardiaco, migliora il sonno. E poi c’è l’aria, carica di iodio e salsedine, che rigenera. Camminare a piedi nudi sulla battigia stimola la circolazione, rafforza i muscoli, libera la mente. Ogni passo è un piccolo reset.

La mia talassoterapia si chiama Agrigento

Il concetto è antico: talassoterapia. Cura con il mare. Non servono vasche costose né centri benessere. Basta il mare stesso. L’acqua salata purifica la pelle, la tonifica, stimola la vitamina D sotto il sole. È una skincare spontanea, senza flaconi né inci complicati.

Spesso mi ritrovo a pensare che il benessere autentico è proprio questo: togliere il superfluo. Respirare. Ascoltarsi. E magari avere la sabbia tra le dita dei piedi.

Ritorno alla realtà (ma col mare in tasca)

Sono tornata a Milano con la sabbia nelle scarpe e il sale nei capelli e nei pensieri. U scrusciu do mari l’ho piegato con cura tra un vestito e l’altro. Lo tirerò fuori nei giorni pieni di traffico e di corse per arrivare puntuale a lavoro.

Il mio consiglio? Cercate il vostro mare, anche se siete lontani. Basta poco: una finestra aperta, una memoria salata, un piede nudo a terra. E ogni tanto, se potete, tornate dove vi sentite veri, liberi, sognanti, accarezzati.

Il mare.

BENESSERE NATURALE
Rilassa il sistema nervoso
Migliora la qualità del sonno
Stimola la circolazione
Depura la pelle con i sali minerali
Rafforza il sistema immunitario
Riequilibra umore e respiro.

Gran Bretagna: rischio blackout come in Spagna e Portogallo

A creare i problemi elettrici sarebbe la strategia verde del net zero.
Il gestore: il passaggio tra diverse fonti di energia ridurrà la stabilità della rete.

La Gran Bretagna potrebbe affrontare mesi di blackout a causa della strategia net zero.

Secondo quanto riportato da fonti ufficiali, la spinta di Ed Miliband verso l’obiettivo zero emissioni nette rischia di rendere la Gran Bretagna sempre più vulnerabile a un blackout in stile spagnolo.

Il gestore della rete ha espresso preoccupazione per il fatto che il passaggio dal gas affidabile all’energia eolica e solare intermittente “ridurrà la stabilità della rete”.

Insomma, in Gran Bretagna potrebbe accadere quanto recentemente accaduto in Spagna ed in Portogallo, dove è scaturito un gioco di scaricabarile sull’energia verde.

Le autorità spagnole hanno avviato diverse indagini per determinare la causa principale dell’incidente, tra cui un’indagine per stabilire se la responsabilità sia da attribuire a un attacco informatico.

Oltre ai partiti di opposizione spagnoli, alcuni osservatori esterni hanno indicato nelle energie rinnovabili e negli obiettivi di emissioni nette zero le possibili cause dell’interruzione, in particolare dato che Spagna e Portogallo dipendono entrambi da alti livelli di eolico e solare per la loro rete elettrica.

“È molto triste vedere quello che è successo al Portogallo e alla Spagna e a così tante persone in quei paesi, ma vedi, attaccare il tuo carro all’imprevedibilità del tempo è un’avventura rischiosa”, ha detto il segretario all’Energia degli Stati Uniti Chris Wright al “Power Lunch” della CNBC il 28 aprile.