Vertice in Sudafrica per gli Stati che rappresentano un quarto dell’economia globale.
Previsto l’ingresso di nuovi Paesi.
Un nuovo assetto geopolitico e l’ingresso di nuovi Paesi nel gruppo.
Si sviluppa a Johannesburg con questo ordine del giorno il vertice dei Brics (Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica) che rappresentano un quarto dell’economia globale.
Al vertice sono inoltre invitati i leader di 67 Paesi e i rappresentanti delle principali organizzazioni internazionali e del mondo dell’economia, come riporta Euronews.
Assente il presidente russo Vladimir Putin, a causa del mandato di arresto emanato dalla Corte Penale Internazionale, tra l’altro già contestato da diversi Paesi come l’Ungheria (approfondimento al link) e la delegazione Africana che fece visita a Zelensky in Ucraina per chiedere lo stop al mandato (approfondimento al link).
Il ministro degli Esteri Sergey Lavrov lo rappresenta, ma in un messaggio preregistrato Putin ha salutato la Nuova Banca di Sviluppo dei Brics, come alternativa alle istituzioni finanziarie occidentali, e ha delineato un futuro in cui il dollaro statunitense non avrà più un ruolo centrale (approfondimento al link).
Le parole di Putin sono state le seguenti:
“Il processo oggettivo e irreversibile di de-dollarizzazione dei nostri legami economici sta guadagnando slancio, si stanno compiendo sforzi per sviluppare meccanismi efficaci per le operazioni reciproche e il controllo valutario e finanziario. Di conseguenza, la quota del dollaro nelle operazioni di esportazione-importazione nell’ambito dei Brics sta diminuendo“.
I leader dei Brics sono chiamati a esaminare un possibile ampliamento del gruppo.
Sono 23 i paesi che hanno avanzato richiesta: tra questi figurano gli Emirati Arabi Uniti, l’Algeria, l’Egitto e l’Iran.
Il Sudafrica è stato nominato presidente del gruppo il 1 gennaio scorso.
I temi principali della presidenza sudafricana includono la lotta al cambiamento climatico e il sostegno a cambiamenti trasformativi in tutti i settori dell’economia.