The Times: “Polonia miracolo economico d’Europa”

“Dopo 50 anni di comunismo, si è trasformata in una delle economie più dinamiche d’Europa”.
L’economia supera il Giappone e l’istruzione supera Germania, Svezia e Danimarca in diverse discipline.

La Polonia, dopo cinquant’anni di comunismo, si è trasformata in una delle economie più dinamiche d’Europa”, scrive il quotidiano britannico The Times.

Il giornale sottolinea che il Paese si sviluppa in modo vigoroso, mentre altre cosiddette economie “tigre” europee affrontano diverse sfide. La Polonia ha evitato gli effetti della crisi finanziaria del 2008 e la pandemia non ne ha rallentato il ritmo di crescita.

Entro la fine dell’anno entrerà a far parte dell’élite dei Paesi il cui PIL ha superato i 1.000 miliardi di dollari”, scrive ancora il The Times. Secondo il quotidiano, quest’anno la Polonia potrebbe superare il Giappone in termini di PIL pro capite calcolato secondo la parità di potere d’acquisto.

Come sottolineato, ciò significherebbe una crescita triplicata rispetto al periodo immediatamente successivo alla fine della Guerra Fredda. Le previsioni , come riporta Polonia Oggi, indicano che nel 2026 la Polonia potrebbe superare anche Israele e, negli anni successivi, avvicinarsi al livello di Spagna e Nuova Zelanda.

L’articolo del Times è stato commentato dal primo ministro polacco, Donald Tusk. “Questo miracolo è il frutto del duro lavoro di milioni di polacche e polacchi. È bello da leggere”, ha scritto. Il quotidiano britannico ricorda anche il contesto storico del successo della Polonia e afferma che il sogno di Wałęsa, di far diventare la Polonia il “secondo Giappone”, si sta lentamente realizzando.

Descrivendo la trasformazione della Polonia dopo la caduta del comunismo, The Times evidenzia che il Paese ha progressivamente introdotto riforme economiche che hanno permesso la privatizzazione delle imprese statali e hanno attratto investitori stranieri. “Leszek Balcerowicz, eminente economista, ha introdotto riforme radicali che con il tempo sono diventate le fondamenta dello sviluppo economico”, osserva il quotidiano britannico.

The Times sottolinea anche il livello dell’istruzione polacca. “Gli adolescenti polacchi superano regolarmente i loro coetanei tedeschi, svedesi e danesi in matematica, lettura e scienze secondo le classifiche internazionali PISA”, si legge nell’articolo.

Secondo il giornale, nell’ultimo anno 25.000 polacchi sono tornati nel Paese dal Regno Unito, mentre solo 7.000 sono emigrati nella direzione opposta. “Tuttavia, sulla strada verso il pieno successo ci sono numerose sfide, come il crescente deficit di bilancio, la spesa sociale inefficace e il divario sempre più profondo tra ricchi e poveri”, conclude il quotidiano. 

Mamdani: se Netanyahu verrà a New York sarà arrestato

Il nuovo sindaco: essere una città di diritto internazionale significa impegnarsi a rispettare il diritto internazionale.

Benjamin Netanyahu? Sarà colpito dal mandato d’arresto del Dipartimento di Polizia di New York se metterà piede nella Grande Mela.

Parola di Zohran Mamdani, che ieri ha parlato delle sue volontà future da sindaco eletto della città di New York. Mamdani si insedierà l’1 gennaio ed ha ripercorso i punti chiave del suo programma parlando con ABC7 il giorno dopo che il suo precedessore, Eric Adams, ha visitato Israele incontrando proprio Netanyahu e sollevando dubbi sulla sicurezza degli ebrei nella città in cui Mamdani sarà il primo sindaco musulmano della storia.

Essere una città di diritto internazionale significa impegnarsi a rispettare il diritto internazionale“, ha dichiarato il 34enne nativo dell’Uganda come riporta InsideOver, aggiungendo che “ciò significa rispettare i mandati della Corte penale internazionale, che siano a carico di Benjamin Netanyahu o di Vladimir Putin“.

Per Mamdani la visita di Adams in Israele “è il motivo per cui i newyorkesi desiderano così disperatamente una nuova amministrazione, una che si concentri sui bisogni della città e cerchi di parlare ai newyorkesi della classe operaia su quali siano tali bisogni, anziché ai criminali di guerra“.

Il Kazakistan firma gli Accordi di Abramo

Telefonata tra Trump, Netanyahu e Tokayev.
Trump: è il primo Paese del mio secondo mandato ad aderire; ma ce ne saranno molti altri: “beati i pacificatori!”

Donald Trump ha annunciato che il Kazakistan, di cui ha ricevuto stasera il presidente, è il primo Paese del suo secondo mandato ad aderire agli accordi di Abramo tra Israele e vari paesi prevalentemente musulmani.

La repubblica dell’Asia centrale ha avuto rapporti diplomatici con Israele per decenni, a differenza dei quattro stati arabi che hanno normalizzato le relazioni con Tel Aviv in base agli accordi originali firmati durante il primo mandato di Trump.

Ho appena tenuto una splendida telefonata tra il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e il presidente del Kazakistan Kassym-Jomart Tokayev. Il Kazakistan è il primo Paese del mio secondo mandato a unirsi agli Accordi di Abramo, il primo di molti. Questo rappresenta un passo importante nella costruzione di ponti in tutto il mondo“, ha scritto il presidente Usa su Truth.

Poi, come riporta Ansa, Trump ha aggiunto quanto di seguito:

Oggi sempre più Nazioni si stanno preparando ad abbracciare la pace e la prosperità attraverso i miei Accordi di Abramo. Presto annunceremo una cerimonia per la firma per renderlo ufficiale, e ci sono molti altri Paesi che stanno cercando di entrare in questo club di forza. Ci sarà molto di più nel processo per unire i Paesi per la stabilità e la crescita ? vero progresso, veri risultati. Beati i pacificatori!“. 

La Germania acquisterà più gas dagli Usa per 20 anni

Essendosi chiusa le porte con Russia e Medio Oriente, ora l’Ue può comprare solo dagli Usa.
Gli Usa lo sanno e giocano sui prezzi.

La SEFE, di proprietà statale, acquisterà altre 750.000 tonnellate/anno di GNL dall’impianto di esportazione CP2 di Venture Global per 20 anni.

Le aziende tedesche si stanno rivolgendo sempre più al GNL (in particolare dagli Stati Uniti) per sostituire il gas russo.

Come riporta Reuters, Venture Global fornirà il GNL dal progetto Calcasieu Pass 2 (CP2) per 20 anni, portando il volume totale di acquisti da parte di SEFE – acronimo di Securing Energy for Europe – a 3 milioni di tonnellate all’anno.

Elvira Scotto, analista di Capital Markets, ha dichiarato quanto di seguito:

Prevediamo che Venture Global possa annunciare ulteriori accordi di acquisto a lungo termine per CP2, al fine di raggiungere l’obiettivo di 2-5 milioni di tonnellate all’anno di contratti di fornitura a lungo termine aggiuntivi presso CP2“.

Il progetto CP2 di Venture Global, che ha una capacità di 20 milioni di tonnellate annue e dovrebbe fornire il suo primo GNL nel 2027, sarà il più grande impianto di esportazione di gas superraffreddato negli Stati Uniti.

Si prevede che l’azienda diventerà il principale fornitore di GNL della Germania, con un prelievo combinato di 5 milioni di tonnellate annue e accordi ventennali con le società tedesche SEFE ed Energie Baden Württemberg.

Come riporta Giubbe Rossa la si può considerara una vittoria per gli USA e un’ennesima sconfitta per la Germania: trattandosi di un contratto a lungo termine, è verosimile supporre che il costo €/MWh sia significativamente più basso rispetto al mercato spot. Tuttavia, basandosi sulla serie storica, è legittimo ipotizzare che il prezzo finale pagato dalla Germania sarà significativamente superiore a quello che pagherebbe acquistando il gas dalla Russia. A grandi passi verso la deindustrializzazione.

Essendosi chiusa le porte con Russia e Medio Oriente (schierandosi con l’Ucraina e con Israele), l’Europa ora può comprare gas e petrolio praticamente solo dagli Usa; gli Usa lo sanno (avendo orchestrato il tutto) e ne approfittano sui prezzi.

Aereo da ricognizione tedesco attaccato con un laser da una fregata cinese

L’incidente è accaduto nel Mar Rosso al largo delle coste dello Yemen.
Il Ministro degli Esteri tedesco convoca l’ambasciatore cinese a Berlino.

Un Beechcraft 350 ISR della Bundeswehr, impegnato nella missione UE Aspides nel Mar Rosso per proteggere la navigazione civile dagli attacchi dei ribelli Houthi, è stato apparentemente preso di mira con un laser da una fregata cinese al largo delle coste dello Yemen.

Il Ministero degli Esteri tedesco, come riporta Der Spiegel, ha definito l’incidente “del tutto inaccettabile” per la minaccia al personale tedesco e l’interferenza con la missione, convocando l’ambasciatore cinese a Berlino.

La missione Aspides, che coinvolge fino a 700 militari tedeschi, mira a salvaguardare una rotta commerciale cruciale dagli attacchi Houthi, intensificati dall’inizio del conflitto a Gaza.

Pare che la Cina abbia voluto mandare un segnale molto chiaro all’Occidente.