M5S: von der Leyen ci ha svenduti, Pd ci aiuti a sfiduciarla

Tridico: Ursula von der Leyen ha accettato i dazi al 15% e si è impegnata per 750 miliardi in energia e armi con gli Usa senza ottenere la web tax sui colossi digitali.

Il M5S, guidato in Europa da Pasquale Tridico, sta raccogliendo firme per una nuova mozione di sfiducia contro Ursula von der Leyen, accusata di aver ceduto agli Usa sui dazi. 

Tridico invita il Pd a sostenere la mozione con le sue 21 firme, rilevando malumori tra i dem per l’accordo commerciale che penalizza l’Ue

In Calabria, dopo le dimissioni di Occhiuto, il M5S rivendica il candidato per le Regionali, proponendo nomi come Vittoria Baldino e Anna Laura Orrico

Come riporta Il Fatto Quotidiano, Tridico critica von der Leyen per aver “svenduto” gli interessi Ue, accettando dazi al 15% e impegni per 750 miliardi in energia e armi Usa, senza ottenere la web tax sui colossi digitali.

L’accordo sui dazi è una resa. Von der Leyen ha svenduto agli Stati Uniti la nostra politica commerciale, cioè il punto di forza della Ue”, dichiara Tridico.

Il M5S, già favorevole a una mozione a luglio (bocciata con 360 no, 175 sì e 18 astensioni), cerca 72 firme per ripresentarla a settembre, rivolgendosi ai Socialisti europei e ai liberali, in particolare al Pd.

Italia: crolla il sostegno a Kiev. E il riarmo non piace

Gli italiani pro Ucraina passano dal 57% al 32%.
Ecco le percentuali dei cittadini e all’interno dei partiti.

Sarà la paura che il ReArmEu pesi su pensioni e sanità, o l’abitudine alle notizie di droni, bombe e missili su Kiev piuttosto che Gaza, sarà che i cittadini hanno iniziato ad informarsi più a fondo sulle questioni, fatto sta che gli italiani dalla parte dell’Ucraina sono molti meno rispetto all’inizio della guerra: erano il 57% a marzo 2022, sono il 32% oggi.

Lo certifica l’ultima sondaggio realizzato da Ipsos per Il Corriere della Sera, che svela anche la posizione degli italiani rispetto al piano di riarmo annunciato da Ursula von der Leyen.

Rispetto al conflitto in Ucraina:

  • il 57% degli italiani non appoggia né una parte né l’altra (tre anni fa erano il 28%);
  • Il 32% degli italiani sostiene la causa ucraina;
  • L’11% degli italiani è dalla parte della Russia.

In questi anni la percentuale di italiani pro Mosca è sempre oscillata tra il 5% e il 10% della popolazione. Oggi, poco più di un italiano su dieci (quindi più del 10%) sostiene che Vladimir Putin abbia ragione riecheggiando la teoria di Donald Trump secondo cui “l’Ucraina non avrebbe dovuto iniziare la guerra“.

Come riporta Adnkronos, emergono poi grandi differenze tra gli elettori a seconda dell’orientamento politico. Sostengono la causa di Kiev:

  • Il 59% degli elettori del Partito democratico;
  • Il 48% degli elettori di Forza Italia;
  • Il 41% di chi vota Fratelli d’Italia;
  • Il 29% di chi vota Movimento 5 Stelle;
  • Il 19% degli elettori della Lega

Tra gli elettori del Carroccio, i sostenitori di Mosca sono il 21%, più di quelli che appoggiano la causa ucraina.

Infine, solo il 28% è favorevole al ReArmEu, il 39% è contrario, mentre il 33% si astiene da esprimere un’opinione a riguardo.

I più contrari sono gli elettori leghisti (56%), mentre quelli di FdI (48%) e Pd (46%) sono più o meno 1 su 2.

Spaccati gli elettori di Forza Italia (36% contrari, 35% favorevoli, il restante 29% non si esprime).

La metà degli elettori M5s è contrario al piano di riarmo anche se sorprende il 30% degli elettori pentastellati favorevoli al ReArm Europe.

Beppe Grillo: a Gaza potenziale genocidio

Pubblicata una dichiarazione firmata da oltre 800 studiosi e professionisti: “rischio che forze israeliane perpetrino genocidio”.

Quello che sta avvenendo a Gaza è un potenziale genocidio“.

Lo scrive sui social Beppe Grillo, poi ripreso da Ansa, e lo fa pubblicando l’immagine di due bambini in piedi sulle macerie e sullo sfondo una bandiera palestinese.

Il fondatore del M5s rimanda a un articolo sul suo blog in cui si dà notizia della dichiarazione pubblica firmata da oltre 800 studiosi e professionisti di diritto internazionale, in cui si lancia “l’allarme sulla possibilità che il crimine di genocidio venga perpetrato dalle forze israeliane contro i palestinesi nella Striscia di Gaza“.

Ripristino vitalizi: via libera

A favore Forza Italia e un ex M5S.
Contrari Lega e FdI, astenuto il Pd.

Via libera del consiglio di garanzia del Senato ad una delibera che prevede il ripristino dei vitalizi tagliati per gli ex senatori.

La decisione è arrivata con un voto che ha visto il no dei componenti di Lega e Fratelli d’Italia, il sì di un componente del consiglio ex M5S e l’astensione del Pd, mentre Forza Italia ha votato sì.

Come riporta Il Sole 24 Ore, l’ex senatore M5S, Ugo Grassi, ha commentato così:

Ho votato a favore del ripristino dei vitalizi per i senatori perchè io sono un giurista, credo nello stato di diritto e nei principi dell’ordinamento costituzionale. La delibera riguardava i vitalizi tagliati pre 2012, non tutti. Tutti i vitalizi sono stati già tagliati nel 2012 con una legge dal Parlamento. Quindi quando dicono: vi siete aumentati il vitalizio? Assolutamente no, non sono stati aumentati i vitalizi post 2012“.