Google: in Polonia il più grande hub ingegneristico d’Europa

Ecco le cifre di investimenti e posti di lavoro: stimato un impatto del +8% sul PIL.
Il rischio: aiuterà la deregolamentazione voluta da Tusk.

Il primo ministro Donald Tusk ha incontrato a Varsavia Sundar Pichai, CEO di Alphabet e Google, per discutere della cooperazione nel settore delle tecnologie avanzate.

Il punto centrale dei colloqui è stata l’iniziativa per formare un milione di polacchi sull’uso dell’intelligenza artificiale, oltre alla firma di un memorandum per l’applicazione dell’AI nei settori dell’energia, della cybersicurezza e di altri ambiti.

Il premier ha sottolineato che Google supporterà la Polonia nel processo di deregolamentazione dell’economia e dell’amministrazione pubblica.

Sundar Pichai, come riporta Polonia Oggi, ha aggiunto che questa nuova iniziativa potrebbe contribuire a far crescere il PIL della Polonia dell’8% e ha ricordato che il Paese è diventato il più grande hub ingegneristico di Google in Europa, con oltre 2.000 dipendenti.

Inoltre, Google investirà 5 milioni di dollari in programmi di formazione digitale per i polacchi nei prossimi cinque anni.

Si tratta di un’altra importante iniziativa della compagnia in Polonia, dopo l’annuncio nel 2022 dell’investimento di quasi 3 miliardi di zloty per l’acquisto e lo sviluppo del complesso di uffici The Warsaw HUB.

L’incontro tra Donald Tusk e Sundar Pichai dimostra che la Polonia ha il potenziale per diventare un attore chiave nel settore delle tecnologie avanzate.

L’iniziativa educativa e il supporto di Google potrebbero dare un impulso significativo alla crescita dell’economia digitale e rafforzare la posizione del paese sulla scena internazionale.

Tuttavia, sarà fondamentale implementare con successo le riforme annunciate e creare condizioni favorevoli all’innovazione e agli investimenti.

Tutto meraviglioso? Non è detto. I rischi legati alla deregolamentazione, infatti, sono elevatissimi: proprio da lì partì la crisi americana che coinvolse l’economia mondiale.

Bancomat: addio ai tradizionali Atm

Ecco come funzioneranno i nuovi dispositivi e come preleveremo i contanti.
Tecnologia utile o cessione di dati sensibili?

In arrivo una nuova era per i bancomat: per prelevare contante dagli sportelli Atm non sarà più necessario inserire la carta ma basterà avvicinarla al lettore.

Un’innovazione legata a quella della tecnologia NFC (Near Field Communication).

In buona sostanza, si tratta del il funzionamento per i pagamenti cashless effettuati da smartphone e carta, quando li si avvicina al pos.

La motivazione data, come riporta Tgcom24, sarebbe che gli schermi touchscreen al posto dei tradizionali tastierini eliminano o comunque riducono drasticamente il rischio di truffe attraverso lo skimming, tecnica utilizzata per clonare le carte e che, sempre sul fronte della sicurezza, gli utenti potranno autenticarsi con sistemi biometrici (riconoscimento facciale o impronta digitale), per ridurre ulteriormente il rischio di clonazioni.

Concedere il riconoscimento facciale e/o l’impronta digitale, implica però l’accettazione da parte degli utenti a “cedere” queste informazioni altamente private.

Safer internet day, l’esperto: in sanità aumento vertiginoso attacchi cyber

Draicchio: quasi raddoppiati gli eventi cyber rispetto al 2023.
Alta incidenza dei casi ransomware (riscatto in cambio di sblocco dei dati).

“Il rischio cyber è in aumento vertiginoso e in particolare la sanità deve adottare un approccio sistemico e proattivo alla sicurezza informatica. A livello globale, il settore healthcare è quello più colpito dagli attacchi cyber, con numeri in crescita esponenziale: basti dire che secondo l’ultimo Rapporto Clusit nei primi sei mesi del 2024 gli incidenti nella sanità digitale sono arrivati al 18% del totale, quasi uno su cinque, e in valori assoluti parliamo di 296 casi in un solo semestre, appena 100 in meno di tutto il 2023, pressoché lo stesso dato dell’intero 2022”. A lanciare l’allarme è Pasquale Draicchio, cyber risk manager per l’Italia di Relyens, gruppo mutualistico europeo di riferimento nei settori dell’assicurazione e della gestione dei rischi in sanità, in occasione del Safer internet day 2025, Giornata mondiale della sicurezza in rete.       

“Anche i recenti dati dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale (Acn) confermano che nel 2024 il numero complessivo degli eventi cyber è quasi raddoppiato rispetto al 2023 – aggiunge Draicchio – con un’alta incidenza di attacchi ransomware. Le conseguenze possono essere pesantissime, in particolare nel caso del ransomware, che comporta un blocco dell’accesso ai dati in cambio di un riscatto; questo può provocare l’arresto delle funzionalità delle strutture sanitarie e il furto dei dati o addirittura delle cartelle cliniche in toto, il cui valore nel dark web è estremamente alto”. Altre gravi ripercussioni, continua, “consistono in un generale rallentamento del lavoro dei professionisti della salute che durate l’attacco non possono avvalersi dei normali procedimenti automatizzati”.

Secondo l’esperto, le Asl e i presidi sanitari possono contrastare gli attacchi cyber con “soluzioni guidate dalla costruzione di un ecosistema sicuro ed efficiente, seguendo il principio cardine del risk management”, che parte dall’anticipazione del problema. Alcune delle procedure chiave da adottare contro il ransomware sono il patch management, ossia l’aggiornamento puntuale dei sistemi, il backup management, con la copiatura e il salvataggio dei dati in un luogo fisico differente da quello di produzione, e infine il rollback, ossia la pratica di testare il corretto funzionamento di questi backup per poter tornare allo status pre-attacco.      

“Naturalmente è importante avere un approccio più strutturato alla gestione dei dati, che includa non solo la raccolta, ma anche l‘integrazione e l’interoperabilità tra i sistemi. Tuttavia – conclude Draicchio – è decisiva la formazione cyber del personale sanitario, in modo che sia autonomo nel riconoscere i rischi in anticipo e possa integrare efficacemente le innovazioni tecnologiche, assicurando che il loro utilizzo migliori, anziché ostacolare, l’erogazione delle prestazioni”.

DeepSeek affonda i titoli tech in Usa e Ue

L’app cinese supera chatGTP: intelligenza artificiale migliore di quella americana e a minor prezzo.
Crollano in Borsa IA e microchip.

La sorpresa DeepSeek affonda i titoli tecnologici, dai microprocessi al comparto dell’IA, in Europa e negli Usa.

L’app cinese, che ha raggiunto i vertici nei download gratuiti dell’App Store di Apple sia nel Dragone sia negli Stati Uniti, superando ChatGPT negli Usa, ha scatenato il panico dopo aver rilasciato modelli di intelligenza artificiale in grado di superare i migliori d’America nonostante siano costruiti a un costo inferiore e con chip meno potenti.

Di riflesso, come riporta Ansa, il colosso olandese Asml cede il 9,62%, mentre negli Usa Nvidia perde nel pre-mercato il 7,94%, Microsoft il 4,54%, Alphabet il 3,10% e Broadcom l’8,26%.

Trump lancia Stargate: 500 miliardi di investimenti in AI

Investimento iniziale di 100 miliardi da parte di Softbank, Oracle e OpenAI.
Se il progetto ha successo arriveranno altri licenziamenti come in BP e banche?

Donald Trump annuncia un maxi-investimento fino a 500 miliardi di dollari nell’intelligenza artificiale.

Il presidente Usa svela ‘Stargate‘, la joint-venture di Softbank, Oracle e OpenAI per investire nell’infrastruttura necessaria per l’IA.

Come riporta Ansa, i tre colossi si impegnano a investire inizialmente 100 miliardi di dollari con l’obiettivo di salire fino a 500 miliardi in quattro anni.

Si spera però che, poi, l’AI porti benefici e non altri tagli ai posti di lavoro come recentemente successo in BP, colosso petrolifero che ridurrà subito la forza lavoro di 7.700 dipendenti più altri in futuro (approfondimento al link), e per le mansioni di banche, dove verranno licenziate 200mila persone sostituite dai bot (approfondimento al link).