Per il premier ungherese l’Ucraina non soddisfa i requisiti.
E blocca anche lo stanziamento di 50 miliardi di aiuti finanziari.
Il primo ministro ungherese Viktor Orban ha detto che l’Ucraina non soddisfa i criteri per avviare i colloqui di adesione all‘Unione europea, opponendosi fermamente al parere degli altri leader Ue, parlando al suo arrivo a un vertice europeo di grande importanza.
Orban sta bloccando sia l’avvio dei colloqui sull’ingresso di Kyiv nell’Ue, sia lo stanziamento di 50 miliardi di euro di aiuti finanziari.
Il vertice giunge in un momento cruciale della guerra tra Ucraina e Russia, dopo che la controffensiva non è riuscita a ottenere risultati importanti e l’amministrazione Biden non è riuscita a far passare al Congresso un pacchetto di aiuti per 60 miliardi di dollari per Kiev.
Stando a quanto riporta Reuters, all’arrivo al vertice di Bruxelles Orban ha dichiarato quanto di seguito:
“Non c’è motivo di negoziare l’adesione dell’Ucraina ora. Le precondizioni non sono state soddisfatte. Dobbiamo tornare a parlarne più avanti“.
Funzionari e diplomatici si sono detti pronti a portare avanti una difficile serie di incontri durante il vertice che potrebbero protrarsi fino a venerdì sera o addirittura nel fine settimana.
Tutti i 27 leader nazionali dell‘Ue, tranne Orban, hanno appoggiato l’avvio dei
colloqui per l’adesione.
Tuttavia, questo tipo di decisione richiede l’unanimità e il leader ungherese ha già più volte sostenuto che l’Ucraina non sia pronta per un tale passo.
Alla vigilia del vertice, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha detto che il suo Paese ha realizzato le riforme politiche necessarie per ottenere il via libera e ha esortato l’Ue a rispettare gli impegni presi, dichiarando così sui social:
“Conto sul fatto che i leader dell’Ue riconoscano gli sforzi dell’Ucraina e compiano questo passo storico. L’Ucraina ha fatto la sua parte e ha dimostrato di poter raggiungere risultati straordinari nonostante sfide senza precedenti“.
A dimostrazione degli intensi sforzi diplomatici sulla questione, il presidente francese Emmanuel Macron e il cancelliere tedesco Olaf Scholz avevano in programma un incontro con Orban prima del vertice, insieme alla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ed al presidente del Consiglio Charles Michel.
Orban ha citato la corruzione in Ucraina ed altri timori per giustificare la propria posizione.
Funzionari e diplomatici dell’Ue sospettano che stia usando la questione come merce di scambio, sperando di ottenere i fondi congelati dall’Ue per via delle preoccupazioni sullo stato di diritto in Ungheria; ma stando a quanto riporta Ansa, il premier ungherese avrebbe aggiunto:
“L’allargamento non è una questione teorica, è un processo basato sul merito, giuridicamente dettagliato, che ha delle pre condizioni, ce ne sono sette per l’Ucraina e anche nella valutazione della Commissione europea tre su sette non sono state raggiunte, per cui non c’è motivo per negoziarla”.