Erdogan contro Onu e Ue su Cipro

“Inaccettabile” il comportamento dei caschi blu.
Il presidente turco critica anche le dichiarazioni Ue.

l presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha definito “inaccettabile” il comportamento delle forze di peacekeeping delle Nazioni Unite a Cipro, in riferimento al blocco dei lavori da parte turco cipriota, non autorizzati, per la costruzione di una strada in una zona cuscinetto nei pressi di Pyla/Pile.

I Caschi blu, stando a quanto riporta Ansa, avevano denunciato di essere stati aggrediti dai civili, con danni ai loro veicoli.

Impedire ai turco ciprioti che vivono a Pile di raggiungere la propria patria non è né legale né umano“, ha detto Erdogan, citato da Anadolu, condannando anche le “dichiarazioni infelici” da parte dell’Ue sulla questione.

Gran Bretagna: sanzioni ad aziende turche, svizzere e arabe

Causa le forniture di componenti per uso militare alla Russia.
Rafforzate le sanzioni a Iran e Bielorussia.

Il governo britannico di Rishi Sunak ha annunciato nuove sanzioni contro l’asserita fornitura di componenti per uso militare alla Russia, nell’ambito di un’iniziativa definita dal ministro degli Esteri, James Cleverly, “senza precedenti” nei confronti della macchina bellica “di Vladimir Putin“.

Lo riporta Ansa citando il Foreign Office in una nota e precisando che le misure riguardano altri 22 soggetti fra società e individui, comprese due aziende turche, una svizzera ed una di Dubai (Emirati Arabi Uniti, o Eau).

Inoltre, la Gran Bretagna ha rafforzato le sanzioni contro Iran e Bielorussia, sotto tiro da tempo per la cooperazione militare con Mosca.

Turchia proporrà alla Russia una pace anticipata

Previsto a breve l’incontro tra Erdogan e Putin.
Ankara: Erdogan unico leader mondiale a poter dialogare con Putin e Zelensky.

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, durante i previsti colloqui con Vladimir Putin che si dovrebbero tenere a breve, intende proporre la ripresa dei colloqui di pace sull’Ucraina per raggiungere un cessate il fuoco anticipato.

A dirlo all’agenzia di stampa statale russa Ria Novosti, stando a quanto riporta Ansa, una fonte dell’amministrazione di Ankara.

Più precisamente, la fonte avrebbe dichiarato che “Erdogan offrirà la sua mediazione ribadendo la tesi che non ci saranno vincitori nella guerra e vinti nel processo di pace“, definendo inoltre il presidente turco “l’unico leader mondiale” che gode della “sincera fiducia” di Putin e Zelensky.

L’Iran rifiuta l’ambasciatore svedese

Bruciato il Corano; Papa Francesco: disgustato dal gesto.
Teheran: “L’autore del rogo sia consegnato alla giustizia”.

L’Iran non accetterà un nuovo ambasciatore nominato dalla Svezia fino a quando Stoccolma non deciderà di intraprendere “seri provvedimenti contro la persona che ha profanato il Sacro Corano” lo scorso 20 luglio davanti alla grande moschea della capitale svedese.

Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri iraniano Hossein Amir-Abdollahian che, citato dalla televisione di Stato, ha spiegato che si tratta di una decisione presa dal presidente Raisi dopo che si è concluso il mandato del vecchio ambasciatore.

Allo stesso modo, come riporta Rai News, Teheran non invierà un proprio ambasciatore a Stoccolma.

L’atto considerato blasfemo dalla legge islamica ha indignato tutto il mondo arabo fino alla Turchia e non solo, creando forti proteste a Baghdad.

Sul tema è intervenuto anche Papa Francesco che ha preso le distanza ed intervistato dai media arabi si è detto disgustato dal gesto.

Ad incendiare il Corano e la polemica diplomatica un rifugiato iracheno residente in Svezia, Salwan Momik, protagonista di un video in cui durante una manifestazione autorizzata dalle autorità svedesi, letteralmente calpesta e prende a calci il testo sacro all’Islam.

L’uomo secondo la legge islamica è accusato di blasfemia, e potrebbe rischiare anche la pena di morte.

Dura la reazione della Guida suprema della Repubblica islamica dell’Iran Ali Khamenei che decide di interviene in prima persona, con il Grande Ayatollah che via Twitter dice:

Il governo svedese ha il dovere di consegnare il criminale che ha bruciato il Sacro Corano ai sistemi giudiziari dei paesi musulmani”.

La guida suprema iraniana avverte poi:

L’insulto al Sacro Corano in Svezia è un evento amaro, cospirativo, pericoloso ha scritto poi il Grande Ayatollah in un secondo tweet. Tutti gli studiosi islamici sono concordi nel ritenere che coloro che hanno insultato il Sacro Corano meritino la punizione più severa. Il governo svedese dovrebbe sapere che, sostenendo il criminale che ha bruciato il Sacro Corano si è schierato in una battaglia della guerra al mondo musulmano. Hanno creato sentimenti di odio e animosità nei loro confronti in tutte le nazioni musulmane e in molti dei loro governi’‘.

Conflitto, Erdogan: “Sto con Putin”

Blinken chiama gli alleati Nato.
Ue con gli Stati Uniti; la Gran Bretagna mobilita il comitato Cobra.

La rivolta dei mercenari Wagner in Russia crea fibrillazioni nella comunità internazionale e negli alleati contro la guerra in Ucraina.

Si guarda alla crisi scatenata dal capo delle milizie Yevgeny Prigozhin come un segnale di debolezza all’interno del Cremlino.

Il Dipartimento di Stato americano riferisce che gli Stati Uniti stanno lavorando “in stretto coordinamento con i loro alleati” sulla situazione in Russia per quello che sembra prefigurarsi come un colpo di Stato ai danni dell’attuale presidenza russa, con Prigozhin che ha già minacciato una guerra civile senza precedenti.

Come riporta Rai News, dopo aver parlato con i ministri degli esteri del G7 e con l’Alto rappresentante dell’Ue per la politica estera Joseph Borrell, il Segretario della Nato Blinken non ha mancato di rinnovare il sostegno degli Stati Uniti all’Ucraina:

Il sostengo non cambierà, gli Stati Uniti rimarranno in stretto contatto con alleati e partner mentre la situazione in Russia continua a evolversi. Mi sto coordinando e ho attivato il centro di risposta alla crisi“.

Londra, nel frattempo, ha mobilitato il comitato Cobra (Cabinet Office Briefing Rooms) ovvero il comitato strategico del governo britannico, istituito per rispondere alle crisi nazionali o regionali.

La riunione d’emergenza fa seguito alle dichiarazioni del primo ministro Rishi Sunak, che aveva espresso la sua intenzione di parlare con gli alleati ed esortato le forze in campo ad essere responsabili e a proteggere i civili.

Chi invece si dichiara dalla parte del leader del Cremlino è la Turchia del presidente Recep Tayyip Erdogan. Secondo una nota del Cremlino, infatti, la Russia avrebbe incassato il sostegno turco:

Su iniziativa della parte turca, il presidente della Federazione Russa Vladimir Putin ha avuto una conversazione telefonica con il presidente turco. Putin ha fornito (ad Erdogan) informazioni sulla situazione nel Paese in relazione a un tentativo di ribellione armata“.

Il presidente turco “ha espresso il suo pieno sostegno alle misure prese” da Putin, si legge sempre nella nota.