Commissione Ue: vaccini Covid rilasciati senza dati su sicurezza completi

La Commissione ammette di averli somministrati alla popolazione senza sufficienti dati sulla sicurezza.
Hauser: degrada tutti i vaccinati a soggetti di test.

La Commissione Ue ammette: i vaccini contro il Covid sono stati rilasciati senza dati completi sulla sicurezza.

A riportarlo è Giubbe Rosse citando il Berliner Zeitung (entrambe le fonti sono reperibili al link), chiedendosi cosa significhi questa decisione per la responsabilità ed i rischi per la popolazione.

L’Eurodeputato austriaco Gerald Hauser: “Questo degraderebbe tutte le persone vaccinate nell’Ue a soggetti di test“.

Ue: nuova tassa sui rifiuti… senza rifiuti

L’aliquota è di 2 euro al kg e si basa solo su stime, tassando anche rifiuti non realmente prodotti.
Garantirà 15 miliardi di euro di nuove tasse all’anno.

Come visto a questo link, l’Ue intende tassare tabacco e prodotti elettronici per finanziare la guerra in Ucraina, il Green Deal ed il riarmo.

Per quanto riguarda i prodotti elettronici, la Commissione europea guidata da Ursula von der Leyen intende raccogliere 15 miliardi di euro all’anno tassando i Raee (Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche) non raccolti e, con questi fondi, finanziare il bilancio 2028-2034.

Il comunicato stampa ufficiale, come riporta Qui Finanza, riporta la volontà di applicare un’aliquota sui rifiuti elettronici non raccolti di 2 euro al kg moltiplicati per la differenza tra il peso medio degli apparecchi immessi sul mercato nei tre anni precedenti ed il peso dei Raee raccolti.

Di fatto, dunque, una tassa che si basa su stime e non su dati e che tasserebbe anche dei rifiuti non realmente prodotti.

Ue valuta fondo da 100 miliardi per l’Ucraina

La proposta nel prossimo bilancio settennale che verrà presentato a breve.
Sposterebbe l’onere del sostegno verso l’Ue e lontano dagli Usa.

L’Unione europea sta valutando la possibilità di istituire un fondo da 100 miliardi di euro per sostenere l’Ucraina.

Il denaro potrebbe entrare a far parte della proposta dell’UE per il suo prossimo bilancio settennale, che dovrebbe essere presentato alla fine di questo mese.

Se accettati dagli Stati membri nell’ambito dei negoziati di bilancio, i finanziamenti inizierebbero ad essere erogati nel 2028 per mantenere un’assistenza finanziaria costante al Paese devastato dalla guerra, hanno detto a Bloomberg le persone a conoscenza dei fatti, parlando a condizione di anonimato.

La mossa sposterebbe ulteriormente l’onere del sostegno all’Ucraina verso l’Europa e lontano dagli Stati Uniti con l’amministrazione del presidente Donald Trump che è stata scettica sulla fornitura di ulteriori aiuti a Kiev e ha persino interrotto i flussi di alcune consegne di armi la scorsa settimana prima di invertire la rotta lunedì.

L’UE ha fornito quasi 160 miliardi di euro di sostegno all’Ucraina dall’inizio del conflitto con Mosca; tale somma comprende un fondo di 50 miliardi di euro che proroga sovvenzioni e prestiti fino al 2027.

Insieme al Gruppo dei Sette, l’UE ha anche istituito uno strumento basato su prestiti da 50 miliardi di dollari per Kiev che utilizza i proventi generati dagli asset immobilizzati della banca centrale russa.

Il nuovo accordo di finanziamento seguirebbe il modello esistente, in cui la Commissione europea, il braccio esecutivo dell’UE, fornisce aiuti all’Ucraina attraverso sovvenzioni e prestiti a basso costo. La maggior parte degli esborsi sono stati legati alle riforme che il governo ucraino deve attuare per diventare membro dell’UE.

Per Stati non membri 100 miliardi di euro si trovano facilmente; se invece si parla di sanità, pensioni, lavoro o istruzione degli Stati membri, la risposta sistematica è che “non ci sono soldi“.

Mozione di sfiducia per Ursula von der Leyen

Le accuse vanno dallo scandalo dei vaccini Covid (Pfizergate) alla decisione di emettere debito per il riarmo senza consultare il Parlamento.
La mozione evidenzia “eccesso istituzionale e disprezzo democratico”.

La presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, dovrà affrontare una mozione di sfiducia presentata da eurodeputati di estrema destra, guidati dal rumeno Gheorghe Piperea, a causa dello scandalo “Pfizergate.

La mozione, che chiede le dimissioni dell’intera Commissione, si basa su una sentenza di un tribunale UE che ha criticato la von der Leyen per la gestione non trasparente di messaggi con il CEO di Pfizer durante le trattative per i vaccini Covid-19 nel 2021 (approfondimento al link).

Sebbene la mozione abbia raccolto le 72 firme necessarie, è improbabile che ottenga i due terzi dei voti richiesti per cacciare la von der Leyen, che gode ancora di un ampio sostegno, con 401 voti ottenuti per la sua elezione un anno fa.

Piperea, come riporta il Financial Times, sostiene che l’iniziativa promuove trasparenza e democrazia, pur ammettendo le scarse possibilità di successo.

La mozione critica anche il trattamento del Parlamento da parte di von der Leyen, accusata di aggirare l’istituzione eletta e di essere troppo accomodante con i governi UE.

Altri gruppi, come socialisti, liberali e verdi, esprimono preoccupazioni simili, in particolare per il ritiro improvviso di una legge contro il greenwashing, mossa che ha alimentato sentimenti anti-ambientalisti; anche la decisione della Commissione di emettere più debito per il riarmo senza consultare il Parlamento ha suscitato critiche.

La mozione evidenzia un modello di “eccesso istituzionale” e “disprezzo democratico“, minando la fiducia nell’UE.

Ue valuta carbon tax su riscaldamento e benzina

La Commissione europea cerca vie per finanziare il prossimo bilancio europeo.
Le nuove imposte dovrebbero entrare in vigore dal 2027.

La Commissione europea valuta una tassa sul carbonio nel riscaldamento domestico e la benzina per finanziare il prossimo Bilancio europeo.

A riportare la notizia è il Financial Times citando tre persone a conoscenza dei colloqui.

L’imposta sulle emissioni dei carburanti per caldaie domestiche, piccoli impianti industriali ed automobili dovrebbe entrare in vigore nel 2027, ovvero il primo anno del nuovo bilancio.