Google: se esplode la bolla IA non si salva nessuno

Pichai: investimenti in intelligenza artificiale straordinari ma anche irrazionali; nessuna azienda sarebbe al sicuro, nemmeno noi di Google.

Se la “bolla” innescata dal boom dello sviluppo dell’Intelligenza Artificiale (IA) esplodesse, nessuna azienda sarebbe al riparo.

E’ l’allarme lanciato da Sundar Pichai, amministratore delegato di Alphabet, filiazione del colosso americano Google, intervistato sulle prospettive di questo business tecnologico dalla Bbc.

Pichai sottolinea “il momento straordinario” dell’IA, a livello di investimenti e aspettative, ma anche qualche elemento di “irrazionalità” dietro un interesse così trascinante: senza sminuire i timori che tempo circolano nella Silicon Valley, come sui mercati mondiali, in relazione ai rischi di “una bolla” in grado potenzialmente di scoppiare.

Io penso che nessuna azienda ne sarebbe immune, inclusi noi” ha dichiarato, come riporta Ansa.

Google: in Polonia il più grande hub ingegneristico d’Europa

Ecco le cifre di investimenti e posti di lavoro: stimato un impatto del +8% sul PIL.
Il rischio: aiuterà la deregolamentazione voluta da Tusk.

Il primo ministro Donald Tusk ha incontrato a Varsavia Sundar Pichai, CEO di Alphabet e Google, per discutere della cooperazione nel settore delle tecnologie avanzate.

Il punto centrale dei colloqui è stata l’iniziativa per formare un milione di polacchi sull’uso dell’intelligenza artificiale, oltre alla firma di un memorandum per l’applicazione dell’AI nei settori dell’energia, della cybersicurezza e di altri ambiti.

Il premier ha sottolineato che Google supporterà la Polonia nel processo di deregolamentazione dell’economia e dell’amministrazione pubblica.

Sundar Pichai, come riporta Polonia Oggi, ha aggiunto che questa nuova iniziativa potrebbe contribuire a far crescere il PIL della Polonia dell’8% e ha ricordato che il Paese è diventato il più grande hub ingegneristico di Google in Europa, con oltre 2.000 dipendenti.

Inoltre, Google investirà 5 milioni di dollari in programmi di formazione digitale per i polacchi nei prossimi cinque anni.

Si tratta di un’altra importante iniziativa della compagnia in Polonia, dopo l’annuncio nel 2022 dell’investimento di quasi 3 miliardi di zloty per l’acquisto e lo sviluppo del complesso di uffici The Warsaw HUB.

L’incontro tra Donald Tusk e Sundar Pichai dimostra che la Polonia ha il potenziale per diventare un attore chiave nel settore delle tecnologie avanzate.

L’iniziativa educativa e il supporto di Google potrebbero dare un impulso significativo alla crescita dell’economia digitale e rafforzare la posizione del paese sulla scena internazionale.

Tuttavia, sarà fondamentale implementare con successo le riforme annunciate e creare condizioni favorevoli all’innovazione e agli investimenti.

Tutto meraviglioso? Non è detto. I rischi legati alla deregolamentazione, infatti, sono elevatissimi: proprio da lì partì la crisi americana che coinvolse l’economia mondiale.

DeepSeek affonda i titoli tech in Usa e Ue

L’app cinese supera chatGTP: intelligenza artificiale migliore di quella americana e a minor prezzo.
Crollano in Borsa IA e microchip.

La sorpresa DeepSeek affonda i titoli tecnologici, dai microprocessi al comparto dell’IA, in Europa e negli Usa.

L’app cinese, che ha raggiunto i vertici nei download gratuiti dell’App Store di Apple sia nel Dragone sia negli Stati Uniti, superando ChatGPT negli Usa, ha scatenato il panico dopo aver rilasciato modelli di intelligenza artificiale in grado di superare i migliori d’America nonostante siano costruiti a un costo inferiore e con chip meno potenti.

Di riflesso, come riporta Ansa, il colosso olandese Asml cede il 9,62%, mentre negli Usa Nvidia perde nel pre-mercato il 7,94%, Microsoft il 4,54%, Alphabet il 3,10% e Broadcom l’8,26%.

Zuckerberg pronto a cambiare il nome di Facebook

La società che controlla Facebook, Instagram, Whasapp ed Oculus potrebbe essere ridenominata.
Accuse pesanti dalla ex manager in merito a politiche ed utilizzo.

Stando a quanto riporta The Verge, il fondatore di Facebook sarebbe pronto ad un’operazione in stile Google.

Si tratterebbe di cambiare il nome alla società madre che detiene tutte le attività del gruppo, ovvero Facebook, Instagram, Whatsapp e Oculus, avente una quotazione in Borsa pari a circa 964 miliardi di dollari.

Insomma, la stessa operazione effettuata da Google, controllata dalla holding Alphabet.

La data previste potrebbe essere il 28 ottobre e, anche se non sono ancora emerse indiscrezioni sul nuovo nome, lo stesso Zuckerberg aveva dichiarato la sua volontà di diventare una società associata al “metaverso” e non solo ai social media, portando a pensare che il nuovo nome sarà legato a questo concetto: si parla di “Horizon”, cioè il nome della versione VR ancora inedita di Facebook che è stata sviluppata con Roblox.

Al fine di realizzare il suo progetto, ovvero una sorta di esperienza virtuale basata sulla realtà aumentata per coinvolgere sempre di più gli utenti, Facebook ha annunciato l’assunzione di 10.000 persone in Europa.

Di contro, Facebook è stata recentemente accusata da Frances Haugen: la ex manager ha descritto Facebook come un’azienda che non tiene nel dovuto conto il benessere degli utenti, e in particolare dei minorenni, al punto da ignorare i report che essa stessa aveva commissionato sui rischi della dipendenza da social per i più piccoli.

Inoltre, sempre Haugen, ha richiamato l’attenzione della Sec sulle comunicazioni di Facebook ai propri investitori: la società, infatti, avrebbe omesso di dire che il social è sempre meno popolare tra i giovani e il rischio concreto è di vedere la base utenti assottigliarsi velocemente.

Insomma, il brand Facebook non sembra essere più “cool” come qualche anno fa ed ora Zuckerberg sembra pronto a inaugurare una nuova fase.

Per il momento, però, Wall Street gli dà ragione ed il titolo è in rialzo di quasi mezzo punto percentuale.