In vari Paesi europei, tra cui Polonia, Repubblica Ceca ed Austria, sono stati immatricolati i primi esemplari di Tesla Cybertruck.
Stando a quanto riporta autoappassionati, è quanto emerge dalle indiscrezioni di alcuni forum online, confermate su LinkedIn da Anthony Martin, brand ambassador della Casa texana, che ha pubblicato le immagini dell’imperioso pick-up con targhe europee.
Premessa: nel Vecchio Continente è impossibile omologare la “mostruosa” creatura di Musk, anche per gli spigoli della carrozzeria di questo mezzo immenso, ritenuti pericolosi per pedoni, ciclisti e utenti dei monopattini elettrici. Senza omologa, non può esserci targatura. Allora, il trucco qual è?
Frammentarie e contraddittorie le risposte che si ottengono indagando, con interpretazioni di varia natura di regole europee complicate e scoordinate.
In estrema sintesi, in Polonia ed in alcuni altri Stati, è possibile aggirare l’omologazione con un permesso speciale, valido solo nei confini di quel Paese: il Cybertruck viene inserito nel registro automobilistico locale come un veicolo commerciale.
È l’omologazione individuale nazionale: vengono selezionate le prescrizioni tecniche atte a costituire azioni compensative.
Una volta targato in Polonia, può circolare, ad esempio, in Italia? No.
È allora importabile dalla Polonia? No.
È un veicolo d’importazione bloccato dalla Motorizzazione italiana in fase di nazionalizzazione, a causa della mancanza dell’omologazione europea alla lettera K (o punto K) della Carta di circolazione estera.
La lettera K vuota significa che il veicolo è nato per un mercato extra Ue ed è stato immatricolato in un Paese Ue in deroga alle prescrizioni, con omologa individuale nazionale: così si spiega il caso Tesla Cybertruck, nato in Usa e immatricolato in Polonia.
In Italia, una procedura come quella polacca è ammissibile? No.
Per cui o il gigante di Tesla viene omologato e targato, o da noi non circolerà mai.
Una volta risolto questo problema (grande quanto il pick-up statunitense), lo si guida con normale patente B delle auto per veicoli sotto le 3,5 tonnellate, perché il più potente della gamma, il Cyberbeast da 857 CV, supera di poco le 3,1 tonnellate.