Zelensky preoccupato dall’escalation in Medio Oriente

Il premier ucraino: il conflitto sfa alzare il costo del petrolio, che arricchisce la Russia.
E aggiunge: spero che gli aiuti a Israele non facciano diminuire quelli all’Ucraina.

Zelensky ha riconosciuto che l’escalation in Medio Oriente dopo l’attacco di Israele all’Iran potrebbe avere un impatto negativo sull’Ucraina.

Secondo lui, gli attacchi hanno già provocato un forte aumento del prezzo del petrolio, quindi, come riporta Giubbe Rosse, ha dichiarato quanto di seguito:

Questo è negativo per l’Ucraina, perché la Federazione Russa si sta rafforzando grazie agli ingenti ricavi derivanti dalle esportazioni di petrolio. Questo fattore non ci aiuta di certo“.

Zelensky ha inoltre affermato che vorrebbe che “sullo sfondo del peggioramento della situazione in Medio Oriente e dell’aumento degli aiuti a Israele, gli aiuti all’Ucraina non diminuissero“.

Israele attacca l’Iran. Usa: non siamo coinvolti

Il Qatar condanna l’attacco ma dalle sue basi partono gli aerei spia americani e britannici.
Israele: è autodifesa. Iran: regime israeliano pagherà per i suoi crimini.

L’attacco israeliano ai danni dell’Iran avvenuto nella notte ha scatenato diverse reazioni.

La prima, quella dell’Iran con il Ministero della Difesa che dichiara quanto di seguito:

Le forze armate sono pronte a infliggere punizioni dure e misurate al regime israeliano, e questo regime pagherà per i suoi crimini“.

Israele lo ritiene un atto di autodifesa, come comunicato agli Usa e poi riportato nelle dichiarazioni del Segretario di Stato Marco Rubio:

Stanotte Israele ha intrapreso un’azione unilaterale contro l’Iran. Non siamo coinvolti in attacchi contro l’Iran e la nostra massima priorità è proteggere le forze americane nella regione. Israele ci ha comunicato di ritenere che questa azione fosse necessaria per la sua autodifesa. Il Presidente Trump e l’Amministrazione hanno adottato tutte le misure necessarie per proteggere le nostre forze e rimanere in stretto contatto con i nostri partner regionali. Voglio essere chiaro: l’Iran non dovrebbe prendere di mira interessi o personale statunitense.

Infine, sull’attacco, è intervenuto anche il Qatar, che ha condannato l’operazione militare israeliana definendola “una palese violazione della sovranità e della sicurezza iraniane“. Qui, però, si segnala che gli aerei spia statunitensi e britannici schierati per raccogliere informazioni sull’Iran per conto di Israele partono dalla base militare di Al-Udeid in Qatar.

Chi arma Israele?

Gli aiuti militari arrivano da Usa (66%), Germania (33%) ed Italia (0,9%).
L’Italia ha fermato le concessioni da ottobre 2023.

Nel conflitto contro Hamas, che sta coinvolgendo la Palestina, la Striscia di Gaza, il Libano ed altri Stati, Israele sta ricevendo aiuti militari sostanzialmente da Usa (66%) e Germania (33%).

Il terzo Paese per concessioni è l’Italia con lo 0,9% degli aiuti militari ricevuti da Israele. il restante 0,1% arriva da un insieme di altri Paesi.

Più precisamente per quanto riguarda l’Italia, come riporta l’Ispi in un report datato aprile 2025, le concessioni di nuove autorizzazioni all’esportazione di armamenti sono state bloccate dal 7 ottobre 2023, ovvero in buona sostanza dall’insediamento del governo Meloni.

Non sono state invece revocate nè sospese le forniture autorizzate prima del 7 ottobre.