Polonia: no alla ricollocazione forzata dei migranti

Il Presidente polacco manda una lettera a Ursula von der Leyen: ci rifiutiamo di implementare il Patto sulle Migrazioni e l’Asilo.
I cittadini non vogliono migranti illegali: questione di sicurezza.

Il Presidente Karol Nawrocki ha inviato una lettera alla Presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, in cui ha espresso la sua ferma opposizione a qualsiasi azione dell’Unione Europea volta a dislocare in Polonia migranti illegali.

Nel testo ha ricordato la decisione di Angela Merkel del 2015, che ha portato a un massiccio afflusso di migranti in Europa occidentale.

Il Presidente ha sottolineato che da oltre 4 anni la frontiera orientale della Polonia è sottoposta a una pressione migratoria gestita dal regime russo con l’aiuto delle autorità bielorusse, e che la Polonia sostiene costi enormi per la protezione della frontiera e l’assistenza ai rifugiati di guerra provenienti dall’Ucraina.

Come riporta Polonia Oggi, ha sottolineato che nel paese rimangono ancora circa un milione di ucraini ai quali i polacchi hanno offerto sostegno nonostante non ci fosse l’obbligo di “solidarietà forzata.

Nawrocki ha ammesso che l’immigrazione illegale è un problema che l’Europa deve affrontare, ma ha ritenuto cha la rilocazione forzata dei migranti nei paesi dell’Europa centro-orientale non sia la soluzione giusta.

Ancora, ha sottolineato che la maggior parte dei polacchi si oppone a tali azioni e che la sua priorità è la sicurezza dei cittadini. Ha annunciato il suo rifiuto di implementare il Patto sulle Migrazioni e l’Asilo, dichiarando al contempo la sua volontà di collaborare in materia di protezione delle frontiere, azioni operative comuni, scambio di informazioni e supporto tecnico.

La lettera del presidente arriva due giorni prima della marcia contro l’immigrazione illegale organizzata da PiS a Varsavia, durante la quale parlerà Jarosław Kaczyński.

L’Ue sospende i dazi verso gli Usa per 90 giorni

Erano stati annunciati ieri, oggi già sospesi.
L’annuncio arriva da Ursula von der Leyen.

L’Ue ha deciso di sospendere per 90 giorni i dazi decisi ieri (approfondimento al link) contro i prodotti americani.

Lo ha annunciato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen:

Durante la finalizzazione dell’adozione delle contromisure Ue, che hanno ottenuto un forte sostegno da parte dei nostri Stati membri, è stato deciso di sospenderle per 90 giorni. Se le trattative non saranno soddisfacenti, le nostre contromisure entreranno in vigore. Abbiamo preso nota dell’annuncio del presidente Donald Trump. Vogliamo dare una possibilità alle trattative. Il lavoro preparatorio per ulteriori contromisure prosegue. Tutte le opzioni rimangono sul tavolo.

Ue: Tusk vuole escludere la Meloni dai centri di potere

La volontà di escludere la Meloni sarebbe legati a motivi personali.
Il partito di Tusk vanta 21 seggi al Parlamento europeo.

Donald Tusk, primo ministro polacco, ha elencato i nomi dei politici che con il 90% delle probabilità ricopriranno posizioni chiave nel Parlamento europeo.

Questi saranno: Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea, Kaja Kallas, alto rappresentante dell’UE per gli affari esteri, e Antonio Costa, presidente del Consiglio europeo.

Tusk ha annunciato che la prossima settimana verrà raggiunto un accordo ufficiale.

La Repubblica ha commentato la posizione del politico, definendo il primo ministro polacco “il tessitore di un nuovo accordo sulla maggioranza al Parlamento europeo che ricoprirà le cariche più importanti nell’UE“.

Il quotidiano ha affermato che l’obiettivo di Donald Tusk era quello di escludere Giorgia Meloni, il primo ministro italiano, da queste posizioni.

Sempre secondo La Repubblica, il politico ha un ruolo molto importante nella nomina, grazie ai 21 seggi del suo partito (Coalizione Civica) al Parlamento europeo, e intende sfruttarlo per escludere per motivi personali la Meloni dalla futura Commissione europea.

Il giornale, poi ripreso anche da Polonia Oggi, valuta il comportamento di Tusk come una forma di opposizione all’alleanza con i conservatori, di cui fa parte anche il primo ministro italiano, che è in stretto contatto con l’ex primo ministro polacco e principale oppositore di Donald Tusk: Mateusz Morawiecki (Diritto e Giustizia).