Meta può utilizzare contenuti pubblici per addestrare AI

Potranno essere usati i post Facebook e Instagram degli utenti residenti nell’Ue.
Lo ha stabilito un tribunale tedesco.

Il gigante tecnologico statunitense Meta, di cui Mark Zuckerberg è il proprietario, può utilizzare i post di Facebook e Instagram degli utenti residenti nell’UE per addestrare il suo software di intelligenza artificiale Meta AI.

Come riporta dpa poi ripreso da Giubbe Rosse, a stabilirlo è stato venerdì un tribunale tedesco.

Lavoro: ecco le innovazioni IA delle imprese Univendita per la consultazione del ministero

L’associazione: per lo sviluppo serve dare accesso facilitato a fondi pubblici, crediti d’imposta, agevolazioni fiscali, voucher e contributi a fondo perduto, incentivi e coinvolgimento del sistema bancario.

Applicativi come chatbot e assistenti virtuali utili ad accorciare e ottimizzare i tempi di lavoro, rinvenendo, sulla base di domande anche molto dettagliate, i prodotti dai cataloghi in modo da poter fornire ai clienti risposte adeguate e soddisfacenti in tempi brevi. Oppure soluzioni per realizzare piani di lavoro estremamente personalizzati e ancora strumenti per rapidi approfondimenti tecnici e normativi.

Sono queste le innovazioni che alcune delle aziende associate a Univendita-Confcommercio, la principale sigla italiana della vendita diretta a domicilio, hanno presentato nell’ambito della consultazione pubblica sulle Linee guida per l’implementazione dell’intelligenza artificiale nel mondo del lavoro, promossa dal ministero del Lavoro e delle Politiche sociali.

Secondo Univendita, gli algoritmi dell’Ia generativa devono puntare “alla crescita, alla competitività da coniugare con inclusività, equità e rispetto della centralità dell’uomo”.

Per Ciro Sinatra, presidente dell’associazione, “è essenziale garantire che questi sistemi siano spiegabili e tracciabili. Ci sono degli obblighi da rispettare nei confronti dei consumatori e dei lavoratori, anche considerando che le nostre imprese non utilizzano l’intelligenza artificiale per la valutazione e l’organizzazione del lavoro. Tuttavia, l’introduzione dell’Ia nell’impegno quotidiano contribuisce a rafforzare le competenze digitali e le soft skills. Attenzione però alle criticità – ha proseguito Sinatra –, a partire dal divario digitale che può riguardare i territori meno connessi o i venditori più anziani”. 

Infine, le richieste dell’associazione: accesso facilitato a fondi pubblici per le Pmi della vendita diretta; crediti di imposta e agevolazioni fiscali; voucher e contributi a fondo perduto; incentivi ad accesso collettivo per progetti congiunti tra imprese, aggregazioni o reti d’impresa; infine, il coinvolgimento del sistema bancario con convenzioni di microfinanza garantita e prestiti agevolati, con un fondo di garanzia per la digitalizzazione.

L’Arabia Saudita investirà 600 miliardi di dollari negli Usa

Storico impegno degli arabi verso gli americani.
Ecco alcuni dettagli del piano di investimenti.

L’Arabia Saudita si è impegnata a investire 600 miliardi di dollari negli Stati Uniti.

L’accordo rafforzerà la sicurezza energetica americana, l’industria della difesa e l’accesso alle infrastrutture globali. Più precisamente, come riporta Giubbe Rosse riprendendo un comunicato della Casa Bianca, ecco alcuni dei tanti accordi stipulati in Arabia Saudita:

– DataVolt investirà 20 miliardi di dollari in data center AI e infrastrutture energetiche negli Stati Uniti.

– Google, DataVolt, Oracle, Salesforce, AMD e Uber si impegnano a investire 80 miliardi di dollari in entrambi i paesi.

– Hill International, Jacobs, Parsons e AECOM costruiranno progetti infrastrutturali per un totale di 2 miliardi di dollari di esportazioni di servizi negli Stati Uniti.

– Shamekh IV Solutions, LLC investirà 5,8 miliardi di dollari, incluso un impianto di fluidi IV ad alta capacità nel Michigan.

IA e applicazione nelle scienze forensi: se ne discute a Foggia

Trattati temi relativi all’applicazione dell’AI nell’ambito proprio della patologia forense e le loro ricadute anche sulle vicende processuali e sulle motivazioni che portano i Giudici a esprimere le sentenze.

Si terrà a Foggia venerdì e sabato, presso l’aula magna “Francesco Maria Silla” del Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università, il convegno “Scienze forensi ed intelligenza artificiale”,nato nell’ambito del Focus Internazionale “Tracce e Cadavere” che nasce dalla collaborazione tra la cattedra di Medicina Legale diretta dal professore Luigi Cipolloni e la cattedra di Diritto Processuale Penale diretta dalla professoressa Donatella Curtotti, attualmente anche pro-rettore vicario dell’Università di Foggia, che costituisce occasione di incontro e confronto tra esperti di rilievo nazionale ed internazionale, avendo ospitato in passato, tra gli altri, la Presidente dell’American Academy of Forensic Sciences, dott.ssa Laura Fulginiti, e l’ex Presidente dell’International Academy of Legal Medicine, professore Duarte Vieira. L’evento, patrocinato dalla Società Italiana di Medicina Legale e delle Assicurazioni, rappresentata dal suo presidente professore Francesco Introna che farà degli indirizzi di saluto, vuole offrire un’analisi e un approfondimento degli aspetti etici, giuridici e medico legali dell’applicazione delle nuove tecnologie alle scienze forensi.

Ad ogni edizione – spiega il professore Cipollonisi individua un argomento di interesse trasversale tra aspetti medico legali e giuridici e comunque nell’ambito delle Scienze Forensi. Quest’anno il tema individuato ha riguardato ‘Scienze Forensi ed intelligenza artificiale: regolamentazione, cooperazione ed etica’. Si è inteso quindi trattare il tema della intelligenza artificiale che sta rivoluzionando il mondo non solo scientifico ma trattandola da un’ottica che ne evidenzi i possibili sviluppi, le possibili cooperazioni anche internazionali che ne possono derivare e l’etica che deve guidare questo sviluppo. In questo ambito verranno trattati temi relativi all’applicazione della intelligenza artificiale nell’ambito proprio della patologia forense e le loro ricadute anche sulle vicende processuali e nelle motivazioni che portano i Giudici ad esprimere le loro sentenze“.

Anche quest’anno il Focus si onora di ospitare illustri ospiti internazionali come il professore Yanko Kolev (Presidente dell’International Association of Forensic Sciences), il professore Nuno Duarte Vieira, ed il dottor Magdy Kharosah, Consultant Forensic Pathologist del Ministero dell’Interno dell’Arabia Saudita, al fine di mettere a confronto sul tema varie realtà internazionali. Interverranno, inoltre, illustri medici legali italiani, tra cui la professoressa Vilma Pinchi e i professori Victoradolfo Tambone e Antonio Oliva, e importanti Magistrati quali il dott. Giuseppe Santalucia, Presidente della I Sez. Penale della Cassazione, il dott. Rocco Gustavo Maruotti, segretario dell’Associazione Nazionale Magistrati e il dott. Eugenio Albamonte, Sostituto Procuratore presso la Direzione Nazionale Antimafia. Saranno presenti anche esponenti di rilievo dei corpi tecnici della Polizia di Stato e dell’Arma dei Carabinieri.

Relatori di primo piano – conclude il professore Cipolloniche potranno confrontarsi sui modi in cui l’applicazione dell’intelligenza artificiale e delle tecnologie impatta sull’attività medico forense e sull’amministrazione della giustizia. Riteniamo che anche quest’anno il mettere a confronto le diverse professionalità che inevitabilmente interagiscono, seppur con ruoli diversi nelle indagini forensi, possa portare ad utili acquisizioni e ad un arricchimento personale e professionale per tutti i partecipanti, soprattutto i più giovani, che trarranno giovamento dagli interventi tenuti dagli illustri relatori assicurando, ancora una volta, il successo dell’iniziativa che, anche quest’anno, ha ottenuto il patrocinio della SIMLA“.

Bill Gates: solo 3 lavori saranno al sicuro dall’AI

Medici ed insegnanti saranno rimpiazzati nel giro di 10 anni.
Ecco, secondo il cofondatore di Microsoft, quali professioni rimarranno “umane”.

Ci sarà ancora spazio per gli esseri umani nel mondo del lavoro di domani? Secondo Bill Gates, si prospettano grandi cambiamenti.

A suo avviso, come riporta Punto Informatico, l’intelligenza artificiale è destinata a sostituire praticamente tutti, man mano che i modelli linguistici su larga scala diventeranno più sofisticati.

Il cofondatore di Microsoft ritiene che due professioni siano particolarmente a rischio nell’immediato futuro: tra 10 anni l’AI potrebbe soffiare il posto addirittura medici ed insegnanti.

Ci sono tuttavia tre occupazioni che probabilmente rimarranno essenzialmente umane nel lungo periodo: a suo modesto parere, si tratta degli esperti di energia, dei biologi e degli sviluppatori.

Sebbene l’intelligenza artificiale si stia gradualmente affermando come ausilio al coding, Bill Gates ritiene che l’uomo rimanga essenziale per individuare e correggere gli errori.