Tesoro: arriva Barbieri

Il nuovo direttore generale sostituisce Rivera.
Esulta il governo Meloni, che prepara le nomine per Eni ed Enel.

L’economista Riccardo Barbieri è il nuovo direttore generale del Tesoro, al posto di Alessandro Rivera.

Il ministero dell’Economia ha inviato alla presidenza del consiglio la proposta di nomina in vista della riunione di governo in agenda per le 18,30.

La decisione segna una vittoria per la presidente del consiglio Giorgia Meloni, che si è spesa per rimuovere Rivera ed è pronta a giocare un ruolo di rilievo in altre future nomine di peso, secondo quanto riferiscono fonti politiche.

Barbieri, 64 anni, è attualmente il capo economista del Tesoro ed in passato ha lavorato per JP Morgan, Morgan Stanley e Bank of America-Merrill Lynch.

Come riporta Reuters, il fondatore dell’osservatorio sul rischio politico Policy Sonar, Francesco Galietti, ha commentato la notizia come di seguito:

Cosmopolita, Barbieri è uno degli alti rappresentanti del Tesoro che si relaziona più di frequente con Bruxelles“.

Il ministero ha inoltre proposto la conferma di Biagio Mazzotta come ragioniere generale dello Stato.

Il direttore generale del Tesoro gioca un ruolo chiave nella supervisione delle società partecipate dallo stato ed è il Deputy del ministro dell’Economia nelle riunioni di G7, G20 e del Fmi.

Il dipartimento che dirige gestisce inoltre il secondo debito pubblico più alto della zona euro, pari a circa il 150% del Pil.

Tra coloro che hanno ricoperto l’incarico figurano l’ex presidente della Bce e presidente del consiglio Mario Draghi, nonché Domenico Siniscalco e Vittorio Grilli, entrambi in passato ministri dell’Economia.

Meloni aveva messo nel mirino Rivera per il modo in cui aveva gestito alcuni dossier come Mps, controllata dallo stato con una quota del 64% a seguito del salvataggio avvenuto nel 2017, che è costato ai contribuenti 5,4 miliardi.

Nella conferenza stampa di fine anno Meloni avevo detto che Mps era stata “gestita fin qui abbastanza pessimamente“, un commento in cui molti hanno visto una critica indiretta a Rivera.

Nelle prossime settimane Meloni dovrà gestire altre nomine di rilievo, perché andranno a scadenza i consigli di amministrazione di tutte le principali società partecipate dallo stato, a cominciare da Eni ed Enel.

Georgieva (Fmi): “un terzo economia mondiale in recessione”

La direttrice generale prevede un anno duro ed aggiunge: “Problemi oper Usa, Ue e Cina. Usa i più resilienti”.

Difficoltà davanti a noi.

È quanto prevede Kristalina Georigeva, direttrice generale del Fondo Monetario Internazionale (Fmi), in un’intervista alla Cbs:

Sarà un anno duro, più duro di quello che ci lasciamo alle spalle, con un terzo dell’economia mondiale entrerà in recessione“.

Secondo Gerogieva, le ragioni alla base di questa previsione sono chiare:

Le tre grandi economie, Usa, Ue, Cina, stanno tutte rallentando contemporaneamente; gli Stati Uniti, però, sono i più resilienti e potrebbero evitare la recessione. Vediamo che lì il mercato del lavoro rimane abbastanza forte. Questa è, tuttavia, una benedizione a metà perché se il mercato del lavoro è molto forte, la Fed potrebbe dover mantenere le strette sui più a lungo per far scendere l’inflazione“.

Meno promettenti le indicazioni che arrivano dall’Europa, invece:

È colpita molta duramente dalla guerra in Ucraina. L’anno prossimo metà Unione europea sarà in recessione“.

Ma, sempre secondo Georgieva, anche la Cina rallenterà:

Rallenterà ulteriormente quest’anno. Il prossimo anno sarà difficile. E questo si traduce in tendenze negative a livello globale; perché oltre a tutto il resto, vengono colpiti dagli alti tassi di interesse e dall’apprezzamento del dollaro“.

Usa: evitare che Russia usi asset Fmi

L’anno scorso la Russia aveva ottenuto 17 miliardi.
Stati Uniti e partners non disposti allo scambio.

Gli Stati Uniti si dicono pronti a prendere “tutte le misure” necessarie per evitare che la Russia usi asset del Fmi, impedendole di beneficiare dalle proprie partecipazioni nei diritti speciali di prelievo (Sdr) del Fondo monetario internazionale.

L’anno scorso la Russia ha ricevuto 17 miliardi in Sdr grazie ad una nuova allocazione dell’Fmi ma per spenderli Mosca deve trovare un partner che voglia scambiarli con valuta sottostante nella forma di un prestito.

Stando a quanto riporta “Reuters” citando un funzionario del Tesoro Usa, gli Stati Uniti ed i loro partner, che sono la maggioranza delle possibili controparti in seno al sistema Sdr, non accetteranno alcuno scambio del genere.

Ucraina: 3 miliardi dalla Banca Mondiale

Pacchetto di aiuti in via di arrivo.
350 milioni di dollari in fondi immediati.

Come riporta “Tgcom24”, la Banca Mondiale ha annunciato di essere al lavoro per un pacchetto di aiuti da 3 miliardi di dollari per l’Ucraina, che includerà almeno 350 milioni di dollari in fondi immediati.

Il presidente della Banca Mondiale David Malpass, in una dichiarazione congiunta con l’amministratore delegato del Fmi Kristalina Georgieva, ha annunciato quanto di seguito:

La prima tranche sarà presentata al Consiglio per l’approvazione questa settimana, seguita da altri 200 milioni per salute ed istruzione.”

Conflitto Russia-Ucraina potrebbe aumentare inflazione e costi energia

In caso di tensioni elevate o prolungate potrebbero risentirne i costi.
L’allarme di Gita Gopinath (Fmi).

L’esplosione dei costi energetici ed i livelli di inflazione a cui stiamo assistendo potrebbero durare nel tempo o anche inasprirsi.

Questa è l’opinione di Gita Gopinath, prima vice direttrice generale del Fondo monetario internazionale (Fmi), che lega la sua previsione ad un’eventuale escalation del conflitto di Russia ed Ucraina.

Come riporta “Reuters”, Gopinath, inoltre, ha detto ai giornalisti che l’aumento dei tassi di interesse negli Stati Uniti porterebbe probabilmente a correzioni sui mercati, ma queste rimarranno ordinate fintantoché la Federal Reserve statunitense comunicherà adeguatamente i suoi piani.