Zona euro: crolla la produzione industriale

Produzione industriale -4,1% su base mensile e beni strumentali -15,4%.
Irlanda in particolare sofferenza: -26,3%.

La produzione industriale della zona euro è diminuita molto più del previsto a marzo a causa del crollo della produzione di beni strumentali, anche se la forte riduzione sembra derivare dai dati dell’Irlanda, spesso volatili.

Eurostat ha comunicato che la produzione industriale nei 20 Paesi della zona euro è scesa del 4,1% a marzo su base mensile, con un calo dell’1,4% su base annua.

Gli economisti intervistati da Reuters, fonte della notizia, avevano stimato una contrazione mensile del 2,5% e un aumento dello 0,9% anno su anno.

La produzione industriale in Irlanda è scesa del 26,3% nel mese e del 26,1% rispetto all’anno scorso.

Eurostat ha rilevato che l’Ufficio centrale di statistica irlandese sta rivedendo la metodologia per calcolare la destagionalizzazione della produzione industriale.

La produzione di beni strumentali, come impianti e attrezzature utilizzati per fabbricare prodotti e fornire servizi, è scesa del 15,4% nel mese, secondo i dati Eurostat, mentre su base annua il calo è stato del 2,1%.

Tutte le altre componenti della produzione industriale sono diminuite, ad eccezione di quella dei beni di consumo durevoli, che è salita del 2,8% nel mese, anche se è scesa dello 0,8% rispetto a un anno prima.

Donhoe: entro il 2022 giù l’inflazione per l’eurozona

Caro energia al centro delle discussioni; poi politiche di stimolo e vigilanza sui prezzi al consumo.

Ci sarà un’inversione di tendenza dell’inflazione entro il 2022.

Questo il messaggio di Paschal Donhoe, presidente dell’Eurogruppo, intervenuto in merito alle ripercussioni sul livello dell’inflazione del caro energia che sono al centro delle discussioni del Consiglio dei ministri delle Finanze dell’eurozona:

Dall’insieme delle misure ci si attende un’inversione di tendenza dell’inflazione già nel corso del 2022. Indicatori di questo trend sono i miglioramenti di alcune catene di approvvigionamento in alcuni settori economici, e l’alto livello del risparmio, che ha giocato un ruolo sui prezzi lo scorso anno, ma i cui effetti stanno diminuendo.

Stando a quando riporta “Euronews“, inoltre, al centro delle discussioni ci sono anche le politiche di stimolo al bilancio e le strategie per una stretta vigilanza sull’andamento dei prezzi al consumo.

Donhoe, infine, ha fatto riferimento alle “sfide” poste dall’inflazione ai cittadini ed alle imprese, sostenendo che le istituzioni europee non si sottrarranno dall’adottare “misure appropriate“.