Ue: controlli alle frontiere in area Schengen

La Commissione: “Misura eccezionale e di ultima istanza”.
Hipper: “Gli Stati dimostrino proporzionalità”.

Controlli alle frontiere Schengen.

Questa è la misura che l’Ue sta pensando di adottare, benchè sia una misura eccezionale, limitata nel tempo e di ultima istanza in caso di minacce serie.

A dirlo, come riporta RaiNews, è Anitta Hipper, portavoce della Commissione Ue, rispondendo nel corso del briefing con la stampa ad una domanda sulla volontà di Berlino di aumentare i controlli alle frontiere con la Polonia dopo lo scandalo sui visti truccati:

Siamo stati molto chiari, la reintroduzione dei controlli dei confini all’interno di Schengen deve essere una misura eccezionale, limitata nel tempo e di ultima istanza in caso di serie minacce. Gli Stati devono dimostrare che ci sia proporzionalità, è una situazione complessa che stiamo affrontando”.

Clima: Polonia chiede a Ue annullamento 3 politiche

Leggi non approvate all’unanimità.
Porterebbero peggioramento delle diseguaglianze sociali.

La Polonia ha presentato ricorso per annullare tre delle principali politiche dell’Unione europea in materia di cambiamenti climatici, che secondo il governo polacco porterebbero un peggioramento delle disuguaglianze sociali.

Le azioni legali, presentate da Varsavia alla Corte di giustizia europea nel mese di luglio, riguardano iniziative come la legge approvata quest’anno che vieterà la vendita di nuove auto a emissioni di CO2 nell’Ue a partire dal 2035:

Il regolamento contestato impone oneri eccessivi legati alla transizione verso una mobilità a zero emissioni ai cittadini europei, in particolare a quelli meno abbienti, e al settore delle imprese automobilistiche europee“.

Una seconda politica dell’Ue che fissa obiettivi nazionali di riduzione delle emissioniminaccia la sicurezza energetica della Polonia“, mentre una terza legge, volta a riformare il mercato delle emissioni dell’Ue, potrebbe ridurre i posti di lavoro nelle miniere di carbone ed aumentare le disuguaglianze sociali.

Il governo vuole che tutte e tre le leggi siano annullate.

Ognuna di esse è stata approvata da una maggioranza rafforzata di Stati membri dell’Ue, ma secondo la Polonia avrebbero dovuto essere approvate all’unanimità, dato l’impatto che potrebbero avere sui mix energetici dei Paesi.

Stando a quanto riporta Reuters, la Commissione europea non ha risposto immediatamente a una richiesta di commento.

Transazione verde, Ue: servono 700 miliardi l’anno

Le cifre del rapporto della Commissione europea.
Ursula von der Leyen: decarbonizzazione punto centrale.

L’Europa avrà bisogno di investimenti per oltre 700 miliardi di euro all’anno per raggiungere gli obiettivi di transizione energetica e combattere il cambiamento climatico.

Lo ha comunicato la Commissione europea nel rapporto di previsione strategica 2023 della Commissione:

Complessivamente, saranno necessari investimenti aggiuntivi per circa 620 miliardi di euro all’anno per raggiungere gli obiettivi del Green Deal e del nostro piano REPowerEU, mentre altri 92 miliardi di euro saranno necessari per raggiungere gli obiettivi Net-Zero Industry Act nel periodo 2023-2030“.

Il Net-Zero Industry Act Ue, annunciato a marzo, mira a potenziare la produzione europea di prodotti a tecnologie con zero-emissioni nell’ambito del più ampio piano industriale Green Deal, per contrastare le massicce sovvenzioni di Stati Uniti e Cina.

Il rapporto di previsione è un’analisi della capacità dell‘Unione europea di raggiungere i propri obiettivi.

La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, come riporta Reuters, ha fatto della decarbonizzazione dell’economia Ue un punto centrale del proprio mandato attraverso il Green Deal, che comprende una serie di nuove leggi che modificheranno le catene di approvvigionamento obsolete e le norme che regolano tutti i settori.

Apple pay nel mirino dell’Antitrust europea

Avrebbe limitato lo sviluppo di altri sistemi di pagamento elettronico.
Possibile sanzione fino ad un massimo del 10% del fatturato.

La Commissione europea ritiene in via preliminare che Apple si sia resa responsabile di un abuso di posizione dominante limitando l’accesso alla tecnologia che è alla base del sistema di pagamento elettronico mobile Apple Pay.

Come riporta “La Stampa”, secondo la commissaria alla concorrenza Margrethe Vestager, le informazioni finora raccolte indicano che Apple avrebbe violato le regole europee a danno di potenziali concorrenti impedendogli di sviluppare altri sistemi di pagamento elettronico che utilizzino dispositivi Apple.

Nel caso in cui le accuse venissero confermate, Apple potrebbe pagare una sanzione pari fino a un massimo del 10% del fatturato.

Von der Leyen: la Cina non aiuti la Russia

Ue: Cina contribuisca a fine invasione russa in Ucraina; non aiuti Mosca ad eludere sanzioni.

La Cina non aiuti la Russia.

Questo è quanto richiesto da Ursula con der Leyen a Xi Jinping.

Più precisamente, stando a quanto riporta “Reuters”, la presidente della Commissione europea ha chiesto alla Cina di contribuire a mettere fine all’invasione russa in Ucraina e, come minimo, di non fare nulla che possa aiutare Mosca ad aggirare le sanzioni economiche.

Così la von der Leyen, nel corso di una conferenza stampa avvenuta in seguito ad un vertice in modalità virtuale con il presidente cinese:

Abbiamo fatto ben presente che la Cina non dovrebbe interferire con le nostre sanzioni“.