L’inizio della costruzione dell’Impianto dell’integrazione e collaudo dei semiconduttori della statunitense Intel era previsto per il primo trimestre di quest’anno, prevedeva quasi 20 miliardi di złoty di investimento e 2.000 posti di lavoro (approfondimento al link).
Avrebbe dovuto dipendere al 30% dalle risorse statali, tuttavia, come riporta Polonia Oggi, la richiesta di approvazione dell’UE non è stata inviata.
Il governo ha dichiarato, perciò, di voler rinegoziare l’accordo, fermando la costruzione dell’impianto.
Intel ha dichiarato che il nuovo impianto, insieme a quello esistente per la produzione di wafer di silicio in Irlanda e a un secondo impianto previsto a Magdeburgo, avrebbe contribuito a creare una catena di fornitura completa e tecnologicamente avanzata, la prima del suo genere in Europa, per la produzione di semiconduttori per circuiti integrati.
Il governo esigerebbe che la società statunitense metta più fondi a disposizione ed ora rischia di saltare tutto.