Germania: gli europei devono aprire i loro portafogli per finanziare le armi Usa all’Ucraina

Il Ministro della Difesa Pistorius spinge affinché l’UE compri armi Usa e le mandi in Ucraina: Berlino è pronta, ma la responsabilità dev’essere condivisa da altri Paesi europei.

La Germania ha invitato gli alleati europei a stanziare fondi per l’acquisto di armi americane per sostenere l’Ucraina nella sua lotta contro la Russia.

Il ministro della Difesa tedesco Boris Pistorius, come riporta Anadolu, ha dichiarato all’emittente pubblica ARD lunedì scorso che Berlino è pronta a contribuire con fondi, ma ha sottolineato che questa responsabilità deve essere condivisa da altri paesi europei.

“Questo è un appello a tutti gli altri Stati membri europei della NATO. Tutti devono aprire il portafoglio“, ha detto Pistorius. “Si tratta di raccogliere rapidamente le somme che sono inizialmente necessarie, soprattutto per la difesa aerea“, ha aggiunto.

Pistorius ha fatto queste osservazioni dopo il suo incontro con l’omologo statunitense Pete Hegseth a Washington DC, dove ha detto che hanno anche discusso della cooperazione bilaterale in materia di difesa durante il loro incontro e hanno esplorato la potenziale acquisizione di sistemi missilistici a lungo raggio Typhon dagli Stati Uniti.

La Germania può quindi aumentare significativamente le proprie capacità di difesa, così come le proprie capacità deterrenti, ma anche quelle dell’Europa, e questo è di fondamentale importanza“, ha detto Pistorius, aggiungendo che Berlino sta valutando la possibilità di schierare i sistemi Typhon come soluzione provvisoria fino a quando gli europei non svilupperanno il proprio sistema comparabile.

Il tutto era già stato pronosticato nei giorni scorsi e sintetizzato come di seguito: gli Usa produrranno armi, gli europei le pagheranno e gli ucraini moriranno (approfondimento al link).

La Germania ferma le forniture di Taurus e Patriot all’Ucraina

Il Ministro della Difesa tedesco giustifica la limitazione degli aiuti: Berlino ha ancora solo 6 sistemi missilistici Patriot, troppo pochi.

Berlino non fornirà più missili Taurus e Patriot: la Germania ha ufficialmente limitato gli aiuti militari all’Ucraina.

Il ministro della Difesa tedesco Boris Pistorius ha confermato in un’intervista al Financial Times che la Germania ha respinto la nuova richiesta dell’Ucraina di missili da crociera Taurus.

Inoltre, Kiev non riceverà più sistemi missilistici Patriot: Berlino ne ha attualmente solo sei e, come ha sottolineato il ministro, “sono troppo pochi, soprattutto considerando gli impegni della NATO”.

Berlino promette nuove armi a Kiev per 1,3 miliardi

Durante la visita a Kiev il ministro tedesco Pistorius promette anche 20.000 munizioni, droni ad alta tecnologia e decine di sistemi radar.

Durante la sua visita a Kiev, il ministro tedesco della Difesa Boris Pistorius ha promesso all’Ucraina nuovi armamenti dalla Germania, per un valore totale di oltre 1,3 miliardi di euro.

Lo riporta Bild, poi citato da Ansa, precisando che la Germania consegnerà una terza tranche di sistemi di difesa Iris-T Slm, portando il numero totale da otto a dodici tra la fine del 2024 e il 2025.

Nel pacchetto non sarebbero invece presenti i missili da crociera Taurus, chiesti più volte da Kiev.

Pistorius ha anche promesso all’Ucraina 20.000 nuovi proiettili di artiglieria da 155 millilitri, 60 droni di sorveglianza ad alta tecnologia e decine di sistemi radar.

Carri armati Leopard: no di Berlino all’Ucraina

Insiste la Polonia che potrebbe ignorare la Germania ed esportare i propri.
Prevista una forte azione di Mosca nei prossimi mesi.

Carri armati Leopard: l’Ucraina afferma di averne un urgente bisogno.

Ecco perché la Germania può porre il veto alla loro riesportazione, anche se la Polonia ha suggerito che potrebbe semplicemente ignorare la Germania ed esportare i suoi Leopard a prescindere.

Poiché i carri armati sono stati forniti ai paesi con licenze di esportazione, la Germania può porre il veto alla loro riesportazione.

Ma la posizione di Berlino è conflittuale: sebbene la Germania abbia fornito una grande quantità di attrezzature all’Ucraina, ha anche lottato con la sua tradizione di antimilitarismo post-seconda guerra mondiale.

Come riporta Quotidiano.net, la fornitura dei principali carri armati era stata considerata problematica a causa delle loro capacità offensive molto più evidenti. L’Ucraina afferma di avere un urgente bisogno di armature più pesanti nella sua guerra contro l’offensiva della Russia e Kiev ha una disponibilità limitata di carri armati, la maggior parte dei quali di epoca sovietica o post-sovietica.

Oltre a sottolineare la convinzione che Mosca intenda lanciare una nuova e significativa offensiva nei prossimi mesi, Kiev e molti dei suoi alleati ritengono che la guerra finirà più rapidamente se la Russia sarà sconfitta sul campo di battaglia nelle controffensive ucraine per riprendersi territorio occupato dai russi.

L’ampia disponibilità di Leopard, anche nella vicina Polonia che vuole fornirli all’Ucraina, li rende appetibili e adatti per Kiev: l’Ucraina ha suggerito di aver bisogno di 300 carri armati, mentre gli analisti occidentali ritengono che 100 potrebbero probabilmente spostare l’equilibrio della guerra.

La resistenza della Germania viene subito sfruttata da uno dei canali Telegram vicini al Gruppo Wagner che posta una foto del cancelliere tedesco Olaf Scholz sotto la scritta “Eroi dell’operazione Z” (l’operazione speciale in Ucraina), alludendo alla resistenza di Berlino ad inviare i tank Leopard tedeschi in Ucraina.

E sotto: “I Paesi che appoggiano l’Ucraina non sono riusciti a convenire su una posizione unica sulle forniture di carri armati a Kiev“, una citazione delle parole pronunciate ieri dal ministro della Difesa tedesco, Boris Pistorius.

In attesa del via libera tedesco alla fornitura dei Leopard 2, i soldati ucraini cominceranno ad addestrarsi all’uso di questi tank in Polonia, come ha annunciato il ministro della Difesa ucraino, Oleksii Reznikov, a Voice of America:

I paesi che già hanno i Leopard possono iniziare missioni di addestramento per i nostri equipaggi di tank. Partiremo da questo e poi andremo avanti. Spero che la Germania segua il suo processo decisionale, conduca le sue consultazioni interne e arrivi alla decisione di trasferire i carri armati. Sono ottimista, perché il primo passo è stato fatto. Cominceremo i programmi di addestramento per i nostri equipaggi di tank sui Leopard 2“.

L’addestramento fin d’ora potrà accelerare dei tempi dell’utilizzo sul campo di questi carri armati quando il governo tedesco darà l’autorizzazione.