Le posizioni, come su ogni cosa, sono le più diverse.
Da chi ritiene il vaccino l’unica via per uscire dall’epidemia (approfondimento al link) a chi lo ritiene un business (approfondimento al link), passando per chi lo desidera e spera che tutte le dosi necessarie arrivino presto (approfondimento ai link1, link2 e link3) e chi invece lamenta effetti collaterali dopo la somministrazione del vaccino stesso (approfondimento al link).
Cerchiamo di vedere cosa accade a livello generale nei vari Stati.
La Germania ha vaccinato oltre 188mila persone e, in attesa di ricevere altre scorte di vaccino, deve scegliere a sorte tra chi vaccinare e chi no nelle fasce considerate più a rischio.
L’Italia, con più di 80mila inoculati, è la seconda in Europa per numero di vaccinati.
Boris Johnson, per quanto riguarda la Gran Bretagna che è stato il primo Paese a dare il via alle vaccinazioni, dichiara:
“Abbiamo vaccinato un milione di persone: più del resto d’Europa messo insieme.”
E poi, come riporta “TgCom24”, continua sottolineando che da lunedì circa 530mila dosi del vaccino Oxford-AstraZeneca saranno disponibili nei centri di vaccinazione e “qualche milione in più” del vaccino Pfizer deve ancora essere somministrato ai pazienti.
La Spagna, dal lato suo, pare intenzionata ad istituire un registro in cui inserire i nomi di chi non si sottoporrà al vaccino.
Chi va a rilento, da questo punto di vista, è invece la Francia; il presidente Macron, da poco uscito dall’isolamento (approfondimento al link), chiede un cambio di passo nella campagna di vaccinazione:
“Presto e con forza. Io sono in guerra mattino, giorno, sera e mi attendo da tutti lo stesso impegno”.
La Francia ha ricevuto 560mila dosi del vaccino Pfizer/BioNTech, ma i dati ufficiali (riferiti ancora alle 20:30 del 31 dicembre) danno conto di 352 dosi somministrate.
Poi c’è il Belgio, dove medici e sanitari hanno chiesto che l’Oms fosse indagato per avere una falsa pandemia (approfondimento al link).
Andando oltreoceano, vediamo che negli Usa, con i dati aggiornati alle ore 09:00 di sabato 2 gennaio, si è superata la quota di 4 milioni di vaccinati. Più precisamente, il Cdc Covid Data Tracker ha riferito che erano state distribuite 13.071.925 dosi e ne erano state somministrate 4.225.756, comprendendo sia i vaccini Pfitzer che Moderna.
Il primo Paese al mondo per numero di inoculazioni è la Cina, che dichiara di averne somministrati 4,5 milioni.
In questo caso, però, George Gao Fu, il direttore del Centro cinese per il controllo e la prevenzione delle malattie, avrebbe preferito adottare un mix di vecchie e nuove tecnologie sviluppando 5 diverse categorie di vaccino: vaccini inattivi, vaccini a subunità proteiche ricombinanti, vaccini influenzali vivi attenuati, vaccini a vettore adenovirus e vaccini basati su acidi nucleici.
Questo perché, sempre a detta di George Gao Fu, in occidente sono stati somministrati vaccini che hanno una tecnologia mRNA che è stata sviluppata per i malati di cancro e non si può escludere che il somministrarla a persone sane possa comportare dei rischi.
Non capisco come mai più aumenta il numero dei vaccinati , più aumentano i contagi ?
Su alcune riviste scientifiche inglesi hanno prospettato che aumentando i vaccini il virus generi sempre più varianti per resistere all’attacco .
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Gentile Stefano, grazie per il Suo contributo.
Ho letto anch’io che la vaccinazione possa generare più varianti; quanto all’aumento dei positivi con l’aumentare del numero di vaccini fatti, c’è chi sostiene che vi sia un uso di comodo della statistica, mi spiego: con il vaccino si va ad inoculare il virus (in forma attenuata) e, di conseguenza, chi fa il vaccino potrebbe benissimo essere inserito tra i positivi a seconda dei numeri che i governi vogliono mostrare.
Come si usa dire: “ci sono le bugie, le sfacciate bugie, e le statistiche”.
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