Il presidente a stelle e strisce si dice disposto ad inviare l’esercito.
Poi aggiunge: via i palestinesi; Gaza sarà la rivière del Medio Oriente.
La guerra in Medioriente tra Israele ed Hamas e che coinvolge Libano, Siria e Iran, è giunta al giorno 488.
Il premier israeliano Netanyahu, in visita negli Stati Uniti, ha incontrato Trump e, come riporta Tgcom24, ha dichiarato quanto di seguito:
“Sono per la liberazione di tutti i nostri ostaggi e il raggiungimento di tutti i nostri obiettivi di guerra, compresa la distruzione di Hamas“.
Il presidente americano ha sostenuto, per la prima volta, che il reinsediamento dei palestinesi sia permanente e che riguardi tutti i cittadini di Gaza.
Trump ha ribadito infatti di essere convinto che Egitto, Giordania e altri Paesi “accetteranno” di accogliere queste persone sul proprio territorio; più precisamente, annunciando un viaggio nella Striscia, ha detto:
“I palestinesi non vogliono vivere a Gaza. Vivono in un inferno, nessuno vorrebbe viverci”.
Inoltre ha poi promesso che “Gaza sarà la rivière del Medioriente“.
L’ambasciatore palestinese all’Onu, da parte sua, è intervenuto invece invitando a “Rispettare la volontà di vivere a Gaza” mentre Hamas sostiene che “Il piano di Trump per Gaza è ridicolo“.