Polonia presto quarta potenza europea

Dal 2004 ad oggi ha scalato 3 posizioni.
Paese senza grandi problemi sociali grazie alla gestione dell’immigrazione.

La Polonia, membro dell’Unione Europea da 20 anni, ha fatto un uso eccellente degli ingenti sussidi ricevuti da Bruxelles per rinnovare le sue infrastrutture“.

È quanto riporta Le Figaro, quotidiano francese.

Non solo. Come riporta Polonia Oggi, Le Figaro sottolinea che nel 2004 la Polonia era il nono paese dell’UE in termini di PIL (esclusa la Gran Bretagna), ed attualmente è sesta.

È ancora dietro a Spagna e Paesi Bassi in termini di PIL, ma presto li raggiungerà“, aggiunge il quotidiano, evidenziando nel titolo la previsione della Polonia come “quarta economia più grande dell’UE“.

Il quotidiano stima anche che il Triangolo di Weimarsia diventato l’asse politico più importante all’interno dell’Unione Europea oggi“. Inoltre, ritiene che la Polonia sia un paese senza grandi problemi sociali.

Individuando la questione dell’immigrazione, il quotidiano sottolinea che la maggior parte degli immigrati in Polonia sono ucraini che “hanno trovato lavoro e sono molto ben integrati“.

Il precedente governo (PiS) è infatti famoso per aver sempre rifiutato le quote di migranti senza mai piegarsi ai diktat europei.

Condividendo le sue impressioni da una visita di 10 giorni in Polonia (Bassa Slesia, Pomerania e Masovia), l’autore dell’articolo scrive di essere rimasto colpito dall’attività, dalla buona organizzazione e dallo “spirito civico” dei residenti.

Ue: Tusk vuole escludere la Meloni dai centri di potere

La volontà di escludere la Meloni sarebbe legati a motivi personali.
Il partito di Tusk vanta 21 seggi al Parlamento europeo.

Donald Tusk, primo ministro polacco, ha elencato i nomi dei politici che con il 90% delle probabilità ricopriranno posizioni chiave nel Parlamento europeo.

Questi saranno: Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea, Kaja Kallas, alto rappresentante dell’UE per gli affari esteri, e Antonio Costa, presidente del Consiglio europeo.

Tusk ha annunciato che la prossima settimana verrà raggiunto un accordo ufficiale.

La Repubblica ha commentato la posizione del politico, definendo il primo ministro polacco “il tessitore di un nuovo accordo sulla maggioranza al Parlamento europeo che ricoprirà le cariche più importanti nell’UE“.

Il quotidiano ha affermato che l’obiettivo di Donald Tusk era quello di escludere Giorgia Meloni, il primo ministro italiano, da queste posizioni.

Sempre secondo La Repubblica, il politico ha un ruolo molto importante nella nomina, grazie ai 21 seggi del suo partito (Coalizione Civica) al Parlamento europeo, e intende sfruttarlo per escludere per motivi personali la Meloni dalla futura Commissione europea.

Il giornale, poi ripreso anche da Polonia Oggi, valuta il comportamento di Tusk come una forma di opposizione all’alleanza con i conservatori, di cui fa parte anche il primo ministro italiano, che è in stretto contatto con l’ex primo ministro polacco e principale oppositore di Donald Tusk: Mateusz Morawiecki (Diritto e Giustizia).

Polonia, Tusk vuole togliere l’ufficio anticorruzione

Per il governo uscente è “Il mezzo contro funzionari e politici corrotti”.
Tusk nomina Kujawa a capo del gruppo per l’eliminazione.

Monitor Polski ha pubblicato una disposizione della coalizione di governo riguardante la creazione di un gruppo interministeriale per elaborare il processo di eliminazione del CBA (Centralne Biuro Antykorupcyjne – Ufficio Centrale Anticorruzione).

Secondo il partito PiS (governo uscente), il CBA è il mezzo contro funzionari e politici corrotti, ma per l’attuale coalizione di governo è invece un servizio compromesso ed una polizia politica che deve essere eliminata.

Come riporta Polonia Oggi, il gruppo nominato sarà un “organo ausiliario del Presidente del Consiglio dei Ministri“.

Tra i suoi compiti ci sarà preparare il processo di eliminazione del CBA, nonché condurre analisi e determinare il progetto di programma di eliminazione, ripartire i compiti del CBA tra altri organi dell’amministrazione governativa e elaborare soluzioni riguardanti questioni organizzative e legali relative all’eliminazione del CBA.

A capo del gruppo è stato designato Radosław Kujawa, Sottosegretario di Stato nella Cancelleria del Presidente del Consiglio dei Ministri, mentre nel gruppo di liquidazione ci saranno, tra gli altri, il direttore dell’unità organizzativa della Cancelleria del Presidente del Consiglio dei Ministri e due rappresentanti designati dai ministri competenti.

In sintesi, Tusk ha avviato una guerra alla corruzione eliminando l’ufficio preposto esattamente ai controlli anticorruzione.

Felicità cittadini UE: bene la Polonia, male la Germania

Il governo uscente (PiS) lascia i cittadini tra i più felici in Europa.
I tedeschi registrano un crollo record.

Eurostat ha pubblicato i risultati di un sondaggio del 2022 (si fa circa ogni 10 anni) sul livello di soddisfazione dei cittadini dell’Unione Europea.

La Polonia si è rivelata uno dei paesi più felici dell’Unione, come riporta anche Polonia Oggi.

L’indice di soddisfazione della vita per la Polonia è stato di 7,7 su 10, posizionandosi subito dietro l’Austria (7,9 punti).

Rispetto al 2021, la Polonia ha migliorato il proprio indice di 0,2 punti, uno dei maggiori aumenti nell’UE.

L’indicatore, invece, è diminuito in Germania di ben 0,6 punti, il che rappresenta il più grande calo nell’UE tra il 2021 e il 2022.

Lo studio ha anche mostrato che in Polonia le donne, le persone con istruzione superiore e quelle con un’istruzione media hanno dimostrato maggiore soddisfazione nella vita nel corso di nove anni, dal 2013.

La Polonia non accetterà nessuna ricollocazione di migranti

Lo ha detto il premier Tusk, cambiando posizione rispetto a quando era presidente del Consiglio europeo.

Ieri, 3 gennaio 2024, Donald Tusk, il Primo ministro della Polonia, ha dichiarato in una conferenza stampa che non è mai stato a favore della ricollocazione forzata dei migranti dall’Africa in Polonia, anche se alcuni anni fa (come il Presidente del Consiglio europeo) avvertiva che la Polonia avrebbe dovuto pagare per non accettare immigrati.

Come riporta Polonia Oggi, ha sottolineato che durante il suo mandato questo meccanismo non è mai stato attuato e la Polonia non ci parteciperà mai.

Tusk ha anche evidenziato i problemi legati all’immigrazione e alla corruzione nel rilascio dei visti polacchi durante il mandato del governo precedente.

Il premier sostiene che la fine del governo PiS (Diritto e Giustizia) e di Jarosław Kaczyński contribuirà a una maggiore sicurezza contro l’afflusso incontrollato di migranti.

Ha ribadito, infine, che la Polonia non accetterà nessun meccanismo forzato e nessun immigrato illegale.