Greta Thunberg colora il Canal Grande di verde: daspo e multa per l’attivitsta

Ha versato fluoresceina con altri 36 attivisti.
Zaia: stupito dalla sua presenza nell’inutile protesta, peraltro con un gesto che ha conseguenze sull’ambiente; più che sensibilizzare cercano visibilità.

Daspo urbano di 48 ore da Venezia per Greta Thunberg e 36 attivisti di “Extinction Rebellion” che sabato 22 novembre hanno partecipato a un’azione dimostrativa non autorizzata, che ha visto diventare verdi le acque del Canal Grande. L’esponente svedese, dal Ponte di Rialto, ha versato fluoresceina nel canale sottostante per tingerlo di verde. Con il daspo è arrivata anche una multa di 150 euro.

La giovane attivista svedese, come riporta Tgcom24, nei giorni precedenti era stata a Verona tra gli ospiti principali dell’assemblea pubblica che ha visto studenti e attivisti occupare l’aula magna del polo Zanotti dell’Università.

Thunberg ha partecipato poi alla manifestazione non autorizzata a Venezia insieme al collettivo ambientalista che ha sversato il colorante da un vaporetto e che ha realizzato flash mob in più città.

Sull’episodio, stupito dalla presenza di Greta tra gli autori dell’inutile protesta, è intervenuto anche il Governatore del Veneto Luca Zaia:

Un gesto poco rispettoso per le nostre città, la loro storia, la loro fragilità. Un gesto, peraltro, che rischia di avere anche conseguenze sull’ambiente. Resto ancora più stupito nel vedere anche Greta Thunberg tra gli autori di questa inutile protesta, che evidentemente puntano – più che a sensibilizzare sull’ambiente – a dare visibilità a loro stessi. È chiaro che a costoro dell’ambiente e delle nostre città, nonché della loro fragilità, non interessa assolutamente nulla“.

Lavoro, si va verso l’obbligo vaccinale

Mercoledì potrebbe già arrivare la decisione per tutti i lavoratori.
Il governo continua a preferire l’obbligo indiretto.

Si va verso l’obbligo vaccinale per i lavoratori, che per poter andare a lavoro dovranno essere muniti di super green pass.

L’intenzione del governo è quella di introdurre il super green pass per tutto il mondo del lavoro, pubblico e privato; la decisione, rinviata pochi giorni fa per il parere contrario di Lega e M5S, potrebbe arrivare già mercoledì 5 gennaio durante la riunione del consiglio dei ministri.

Come riporta “Il Messaggero”, a chiedere con forza la misura sono i presidenti di regione già alle prese con i problemi derivanti dall’imminente riapertura delle scuole; con il premier Mario Draghi che si è già espresso favorevole al provvedimento ed i consulenti del Comitato Tecnico Scientifico (CTS) che spingono per l’obbligo vaccinale per tutti, è però difficile che si arrivi ad una misura adottata in pochi paesi europei e che rischia di aggiungere poco all’obbligo che verrà introdotto il 5 gennaio e che riguarderà tutti i lavoratori.

Come sottolineava qualche giorno fa il governatore del Veneto Luca Zaia, rendere obbligatorio il vaccino per tutti rischia di rimanere sulla carta, a meno che non si decida di usare la forza pubblica per obbligare chi non si vuole vaccinare.

Si pensa che verrà concesso un tempo necessario a tutti i lavoratori di mettersi in regola per ottenere la certificazione ed alle aziende di organizzarsi per evitare i possibili problemi derivanti dall’assenza di lavoratori che non sono ancora vaccinati.

La volontà del governo è quindi, ancora una volta, quella di imporre indirettamente la vaccinazione obbligatoria anziché assumersi la responsabilità di imporre l’obbligo.

Reddito di Cittadinanza: costa 52mila euro per ogni assunto

Costo o beneficio? Lo strumento continua a far discutere.
Cgia di Mestre fa un’analisi tra costi e lavoratori collocati.

Ha fatto e fa discutere, il Redito di Cittadinanza.

Lo strumento non è una novità ma, forse, andrebbe rivisto, come sostiene anche Luca Zaia (approfondimento al link).

Stando al nostro sondaggio (approfodnimento al link) la misura non ha convinto la maggioranza dei lettori.

I dati possono far storcere il naso, se pensiamo che a Napoli ci sono più recettori che in tutta la Lombardia, benché questa abbia avuto un forte incremento (approfondimento al link).

Inoltre, potrebbe essere una delle cause che spinge le persone a rimanere a casa dal lavoro (approfondimento al link).

Ora, sulla questione, arriva anche un’analisi della Cgia di Mestre, dove si mette in luce che ogni assunto è costato allo Stato 52.000 euro, ovvero circa il doppio di quanto spende un privato per assumere un operaio a tempo indeterminato.

Nel costo sono comprese le voci di tutte le risorse messe in campo dal governo e l’Ufficio studi della Cgia di Mestre evidenzia che, grazie ai navigator, si è riusciti a collocare solo 152.000 lavoratori: “un costo che appare eccessivo per un numero limitato di persone entrate nel mercato del lavoro”.

(Foto da internet)

Reddito di Cittadinanza, Zaia: così non serve

Lo strumento non è una novità, ma va cambiato.
La strada è la defiscalizzazione delle assunzioni.

(Foto da internet)

Il Reddito di Cittadinanza è stato introdotto in modo errato, con tutte le conseguenze del caso.

Così, in estrema sintesi, il Governatore del Veneto Luca Zaia, in un’intervista rilasciata a Il Corriere delle Sera:

Non è una novità italiana, in altri paesi esiste. Però, abbiamo capito che così come è stato introdotto, ha consentito ad alcuni di lucrare a carico della comunità senza effetti vistosi sull’occupazione: difficile trovare lavoro guardando la tv.

Proprio recentemente l’Italia ha registrato il record negativo di Neet (Not in Education, Employement or Trainig – ovvero persone che non lavorano, non studiano e non stanno seguendo corsi di formazione) in Europa: 2 milioni di giovani (approfondimento al link).

Zaia, da parte sua, avanza un’idea come possibile soluzione a questo problema o, se non altro, uno strumento per ridurlo:

La strada era la defiscalizzazione delle assunzioni con qualche misura per evitare i turn over di opportunità.

Infine, il Governatore, in merito agli ammortizzatori sociali interviene come di seguito:

Credo che questa sia una riforma delle riforme, deve essere di buon senso e di modernità”.