Costo o beneficio? Lo strumento continua a far discutere.
Cgia di Mestre fa un’analisi tra costi e lavoratori collocati.
Ha fatto e fa discutere, il Redito di Cittadinanza.
Lo strumento non è una novità ma, forse, andrebbe rivisto, come sostiene anche Luca Zaia (approfondimento al link).
Stando al nostro sondaggio (approfodnimento al link) la misura non ha convinto la maggioranza dei lettori.
I dati possono far storcere il naso, se pensiamo che a Napoli ci sono più recettori che in tutta la Lombardia, benché questa abbia avuto un forte incremento (approfondimento al link).
Inoltre, potrebbe essere una delle cause che spinge le persone a rimanere a casa dal lavoro (approfondimento al link).
Ora, sulla questione, arriva anche un’analisi della Cgia di Mestre, dove si mette in luce che ogni assunto è costato allo Stato 52.000 euro, ovvero circa il doppio di quanto spende un privato per assumere un operaio a tempo indeterminato.
Nel costo sono comprese le voci di tutte le risorse messe in campo dal governo e l’Ufficio studi della Cgia di Mestre evidenzia che, grazie ai navigator, si è riusciti a collocare solo 152.000 lavoratori: “un costo che appare eccessivo per un numero limitato di persone entrate nel mercato del lavoro”.
(Foto da internet)
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Autore: Francesco Puppato
Vive in Polonia dove si occupa di Controllo di Gestione per gli stabilimenti polacchi di una holding italiana; parla quattro lingue (italiano, inglese, polacco e francese) ed ha precedentemente lavorato nel dipartimento finanziario della Holding Orange1. Laureato in "Economia Aziendale" con indirizzo in "Management ed Organizzazione", ha poi conseguito i Master in "Gestione delle Risorse Umane ed Organizzazione del Lavoro", "Controllo di Gestione" e "Diritto Bancario". È "Coach certificato" e vanta corsi in "Business Plan", "Project Management secondo gli standard internazionali" e "Tempi e Metodi". Inoltre, ha il "patentino Bloomberg", l'"Europass Mobilità" e l'"ECDL". Dal 2015 al 2020 ha curato la rubrica "About economy and Social Equity" per la rivista "Economia - ecaroundworld", dal 2017 al 2019 ha collaborato con "Wall Street Italia", nel 2019 con "Economista.info" mentre dal 2020 collabora con "Wall Street Cina", "Gazzetta Italia" e "Polonia Oggi", dal 2021 con "RisorseUmane-HR". Founder di "General Magazine".
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