Russia: quasi pronti i vaccini mRNA contro il cancro

Vaccini assistiti dall’IA che mirano ai tumori utilizzando i dati genetici del paziente.
Li produrrà lo stesso centro che ha prodotto il vaccino Sputnik V, il primo al mondo contro il Covid-19.

Il direttore del laboratorio russo Alexander Gintsburg, come riporta RT International, afferma che il trattamento potrebbe iniziare “entro pochi mesi” con un nuovo vaccino personalizzato contro il cancro, assistito dall’IA e basato su mRNA, che mira ai tumori utilizzando i dati genetici del paziente.

Il Centro Gamaleya che produrrà il vaccino ha anche creato il primo vaccino Covid-19 registrato al mondo, Sputnik V.

Vaccini mRNA-Covid 19: danni strutturali irreversibili all’endotelio corneale dell’occhio

Studio peer-reviewed effettuato su giovani adulti sani dopo due dosi.
Le cellule, una volta perse, non si rigenerano: rischio cecità.

Un nuovo studio su 64 pazienti rileva danni strutturali irreversibili all’endotelio corneale dell’occhio in giovani adulti sani dopo due dosi di vaccino mRNA Pfizer.

Lo studio peer-reviewed, pubblicato su Ophthalmic Epidemiology e poi ripreso da Giubbe Rosse, ha rivelato prove allarmanti che l’iniezione di mRNA per il COVID-19 di Pfizer (BNT162b2) causa danni strutturali significativi all’endotelio corneale non rinnovabile dell’occhio, lo strato critico di cellule responsabile del mantenimento della trasparenza e dell’idratazione della cornea.

Lo studio mirava a confrontare i parametri topografici corneali e microscopici speculari prima e dopo la vaccinazione con il vaccino mRNA SARS-CoV-2 attivato (Pfizer-BioNTech (BNT162b2)) ed ha concluso che alterazioni dell’endotelio corneale si verificano a breve termine dopo due dosi del vaccino mRNA anti-COVID-19 Pfizer-BioNTech (BNT162b2). Pertanto, l’endotelio deve essere attentamente monitorato nei pazienti con una bassa conta endoteliale o che hanno subito un trapianto di cornea.

Le conseguenze: l’endotelio corneale non si rigenera, quindi, una volta perse, queste cellule non possono essere sostituite ed il danno è considerato irreversibile.

Lesioni persistenti a questo strato possono causare visione offuscata, gonfiore corneale cronico o persino cecità nei casi gravi.

Questo studio fornisce prove oggettive e misurabili di danni oculari strutturali e funzionali subito dopo l’iniezione di mRNA COVID-19, anche in giovani adulti sani senza precedenti patologie oculari.

Lo studio è reperibile a questo link.

Verdetto “Pfizergate”: Commissione Ue ha sbagliato a bloccare accesso a testi segreti di Ursula von der Leyen

Accordo multimiliardario tra Ursula von der Leyen (Ue) e Bourla (Pfizer) sui vaccini concordato via sms.

La Commissione europea ha sbagliato a rifiutare la pubblicazione dei messaggi di testo di Ursula von der Leyen con l’amministratore delegato di Pfizer Albert Bourla al culmine della pandemia di Covid-19, ha stabilito un tribunale dell’UE.

Come riporta Politico, i giornalisti avevano chiesto di vedere i messaggi segreti tra il presidente della Commissione e il capo dell’azienda farmaceutica, che si sono scambiati in vista di un accordo multimiliardario sui vaccini concordato tra Pfizer e l’UE.

Florida: sconsigliati i vaccini mRNA

Il Dipartimento della Salute rilascia nuove linee guida.
Ladapo: la scelta è basata sui “dati attualmente disponibili”.

La Florida ha recentemente rilasciato una guida sanitaria aggiornata che consiglia di evitare i vaccini a base di mRNA, come quelli prodotti da Pfizer e Moderna, per le persone anziane e con problemi di salute preesistenti.

Questa decisione, sostenuta dal Dipartimento della Salute della Florida, solleva interrogativi sulla sicurezza di questi vaccini, soprattutto in relazione al rischio di complicazioni come la miocardite.

Come riporta NM News Mondo, la raccomandazione va contro le linee guida delle agenzie federali e sta generando un ampio dibattito tra gli esperti.

Secondo il chirurgo generale della Florida, Joseph Ladapo, la scelta di sconsigliare i vaccini mRNA per gli anziani è basata sui “dati attualmente disponibili” e sull’elevata immunità di popolazione, dovuta a precedenti infezioni.

Nella guida si suggerisce ai fornitori di assistenza sanitaria di dare priorità a “vaccini e trattamenti senza mRNA” per i pazienti più vulnerabili, come coloro che hanno più di 65 anni o soffrono di malattie croniche.

Stando a quanto ripreso da Adnkronos, tra i motivi citati per questa raccomandazione ci sono il rischio di sviluppare la miocardite e la sindrome da tachicardia posturale ortostatica (POTS), condizioni rare ma potenzialmente debilitanti associate ai vaccini.