Primi botti a stelle e strisce

Mourinho ufficialmente nuovo allenatore della Roma per il 2021/2022. Primo vero colpo della nuova proprietà americana.

Ci stavamo domandando quando sarebbe arrivato. La risposta è arrivata così, di botto, senza senso, come dicono alcuni. Il primo, vero, grande colpo della Roma americana (di quella targata Friedkin ma non solo) è arrivato oggi: José Mourinho sarà il nuovo allenatore per la stagione 2021/2022.

Lo ha annunciato la società nel pomeriggio attraverso un comunicato ufficiale. Il diretto interessato, via instagram, ha salutato i suoi nuovi tifosi con un “Daje Roma” che, per quanto di rito, ha ricordato il ” io no sono pirla” dei suoi inizi nerazzurri.

La notizia è arrivata inaspettata, come un fulmine a ciel sereno. Inattesa dai più, tifosi e addetti ai lavori. Il nome che circolava negli ultimi mesi con maggior insistenza per la panchina giallorossa, infatti, era quello di Sarri, per il quale la trattativa si diceva essere ai dettagli. A quanto pare, invece, la famiglia Friedkin ha voluto stupire tutti con un colpo ad effetto. Certo era necessario qualcosa di simile per far scordare il disastro maturato sul campo nelle ultime settimane.

Bisogna dire che da quando la Roma è passata di mano la prima volta, nel 2011, non si era mai visto nulla di simile. C’erano state delle campagne acquisti di livello (con l’acquisto dei vari Dzeko e Salah) ma mai nulla che avesse un tale impatto a livello globale. L’arrivo dello Special One all’ombra del Colosseo, infatti, è stato per tutto il giorno in cima ai trend sui social e ha polarizzato l’attenzione del mondo dello sport a livello internazionale. Questa è la prima vera mossa della famiglia Friedkin che potrebbe dare un segnale di come intenderanno vivere la loro avventura romana: all’attacco.

Mourinho dice che è stata la passione dei tifosi a convincerlo ad accettare questa sfida. Si presume che anche i suoi nuovi datori di lavoro l’abbiano aiutato nella scelta offrendogli garanzie importanti sulla prossima campagna acquisti (oltre ad un lauto stipendio). Sicuramente il calore della piazza, da sempre croce e delizia per allenatori e giocatori, potrebbe essere il fattore decisivo per il successo (o il declino) di questo nuovo ciclo. Di certo, mai come oggi, giornalisti e commentatori vari avranno pane per i loro denti.