La California prima spinge sulle auto elettriche, poi le tassa

Una tassa al miglio per compensare le accise che provenivano da benzina e gas.
Il Canada potrebbe fare lo stesso.

Sedotti ed abbandonati.

Questo è accaduto a chi è stato invogliato e spinto all’acquisto di un’auto elettrica in California.

In poche parole, prima ti spingono a comprare l’auto elettrica per dirti di non inquinare, poi te ne tassano l’utilizzo perchè non inquinando non generi introiti sufficienti per lo Stato.

La California, infatti, sta proponendo quella che chiama Road Charge, in base alla quale gli automobilisti sarebbero esentati dalle tasse statali sul carburante e, invece, pagherebbero una tassa in base a quante miglia percorrono.

Stando a quanto riporta Driving, lo Stato sta chiedendo ai residenti se sono disposti a iscriversi ad un progetto pilota per valutare la fattibilità di tale programma e nello stesso modo si starebbe muovendo il Canada.

Su un sito web dedicato al programma, si legge quanto di seguito:

“Proprio come paghi le bollette del gas e dell’elettricità in base alla quantità di questi servizi che usi, una tassa stradale – chiamata anche tariffa utente basata sul chilometraggio – è un modo equo e sostenibile per finanziare la manutenzione, la conservazione e il miglioramento delle strade per tutti i Californiani. Invece di pagare la tassa statale sul gas, che ha un impatto sproporzionato su coloro che non possono permettersi veicoli più efficienti in termini di carburante, tutti pagherebbero una tariffa per miglio per quanto utilizzano la strada, indipendentemente dal tipo di auto che guidano”.

Case green: no della Lega in Europa

Giorgetti: “il tema è: chi paga?”.
L’Ue impone ma poi i costi ricadono solo sui cittadini.

Abbiamo votato contro la direttiva sulle case green, si è concluso l’iter. Il tema è chi paga. Abbiamo esperienze purtroppo note in Italia“.

Lo ha detto il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti oggi a Lussemburgo per l’Ecofin.

Come riporta Ansa, il ministro ha poi aggiunto quanto di seguito:

È una direttiva bellissima, ambiziosa, ma alla fine chi paga? Noi abbiamo esperienze in Italia in cui pochi fortunelli hanno rifatto le case grazie ai soldi che ci ha messo lo Stato, cioè tutti gli altri italiani e diciamo che è un’esperienza che potrebbe insegnare qualcosa“.

Il rischio è come per le auto: l’Ue le impone ma poi i costi ricadono solo sui cittadini.

Ue: a breve nuova tassa sul riscaldamento

Nel mirino i riscaldamenti a gas e carbone ma saranno interessati anche trasporti ed edilizia.
Il tutto mentre il leader politici vanno alle conferenze sul clima ognuno con un jet privato.

L’Unione Europea sta pianificando l’introduzione di una nuova tassa sul riscaldamento per contrastare le emissioni di gas serra e limitare la combustione di combustibili fossili.

Questa imposta colpirà principalmente coloro che utilizzano il riscaldamento a carbone e a gas nelle loro abitazioni, come riporta Polonia Oggi.

Le nuove disposizioni sono il risultato del cambiamento del sistema ETS (Emission Trading System) in ETS 2.

L’introduzione prevista della tassa sul riscaldamento prevede una prospettiva dei prossimi 2-3 anni, con cambiamenti che coinvolgeranno anche settori come la navigazione, il trasporto su strada e l’edilizia.

La tassa sul riscaldamento sarà applicata anche al riscaldamento delle case e degli appartamenti.

L’implementazione pianificata dei cambiamenti è prevista a partire dal 2027, ma potrebbe essere ritardata fino al 2028 se i prezzi del gas supereranno una soglia stabilita.

Il costo della tassa non è ancora stato definito in modo preciso e i prezzi dei diritti di emissione dipenderanno dalle condizioni di mercato.

I fondi raccolti dalla nuova tassa andranno direttamente ai bilanci nazionali e saranno destinati ad azioni a favore del clima, come i programmi di termomodernizzazione.

Esiste la possibilità di evitare la nuova tassa cambiando la fonte di riscaldamento in qualcosa di più ecologico, che utilizzi energie rinnovabili, con la possibilità di ottenere finanziamenti dal programma “Aria Pulita” fino al 2028.

Il tutto, mentre i leader politici vanno alle conferenze sul clima ognuno con un jet privato, che inquinano quanto lo spostamento di milioni di cittadini.

Mercedes-Benz chiede rinvio dello stop dei motori a combustione

L’elettrico non va; bloccare auto tradizionali sarebbe un bagno di sangue.
Possibile”scenario horror”: motori a combustione costruiti ovunque tranne dove sono stati inventati.

La recente decisione della Mercedes-Benz di imprimere un colpo di freno alle strategie di elettrificazione ha trovato un sostegno tra i rappresentanti dei lavoratori.

Infatti, stando a quanto dichiarato a Der Spiegel da Michael Häberle, capo del comitato aziendale dello stabilimento di Stoccarda-Untertürkheim e membro del consiglio di sorveglianza, il consiglio di fabbrica è favorevole a un rinvio dello stop alla vendita di auto endotermiche alla luce dell’attuale debolezza della domanda.

Secondo Häberle, la Mercedes è in grado di produrre più motori a combustione o più auto elettriche, a seconda della situazione del mercato.

Pertanto, “dobbiamo mantenere questa flessibilità il più a lungo possibile per poter organizzare adeguatamente la trasformazione“, ha spiegato il sindacalista, aggiungendo che se la data di addio ai motori endotermici venisse posticipata, la Mercedes-Benz potrebbe “organizzare la transizione in un modo socialmente più accettabile per i dipendenti“.

In tal caso, aumenterebbero anche le possibilità di sottoscrivere un nuovo accordo occupazionale fino al 2035: quello attuale vale solo fino al termine del 2029.

Per il consiglio di fabbrica, l’obiettivo è garantire la salvaguardia degli stabilimenti tedeschi e una solida pianificazione degli investimenti produttivi.

Tutto il resto è acqua per il mulino di coloro che, come l’AfD (il partito d’estrema destra tedesco sempre più in crescita nei consensi elettorali, ndr), sfruttano le paure della gente”, ha aggiunto Häberle, sottolineando un aspetto nella decisione dell’Unione europea di mettere al bando nel 2035 la vendita di auto a benzina e diesel: a suo avviso, infatti, si potrebbe delineare uno “scenario horror” in cui i motori a combustione vengono costruiti “ovunque nel mondo, tranne dove sono stati inventati.

Quando risparmio energetico e tecnologia incontrano l’architettura a due passi dall’EUR

Dalle ampie terrazze giardino alle serre bioclimatiche, l’esclusivo complesso 126Martini firmato CAM Group racconta la qualità abitativa a Roma.

Per quasi sette italiani su dieci la classe energetica di una casa è un fattore discriminante nella scelta dell’acquisto.

L’abitazione, inoltre, per circa l’80% degli italiani mantiene il consueto ruolo di salvaguardia del benessere individuale e familiare e determina un effetto positivo sulla salute fisica e mentale.

Lo dicono i dati degli ultimi due rapporti del Censis che si declinano sul mercato in una domanda in continua crescita di immobili ad alta efficienza energetica con spazi all’aperto.

In questo quadro, CAM Group, developer chiave nel panorama immobiliare romano con un portafoglio attivo di oltre 70.000 mq di edifici residenziali gestiti, ha sviluppato il progetto abitativo 126Martini – residenze di luce, scegliendo TECMA – Tech Company specializzata nella Digital Transformation per il settore del Real Estate quale partner digitale per la valorizzazione.

Abbiamo voluto – spiega l’ing. Angelo Marinelli, amministratore unico di CAM Group – coniugare le esigenze della contemporaneità, quindi multifunzionalità dell’abitazione e implementazione delle nuove frontiere della domotica anche nell’ottica del risparmio energetico, con un ambiente domestico luminoso, arricchito da una loggia esterna coperta ed arredabile”.

Contraddistinto per il suo design innovativo, con eleganti trasparenze architettoniche ed ampie terrazze giardino, 126Martini nasce per soddisfare alti requisiti di benessere psicofisico del cliente in cerca di casa, andando incontro alle più personali esigenze.

Per ciascuno dei 40 appartamenti, tutti in classe energetica A, 126Martini disegna ambienti outdoor privati e ampi, che possono essere apprezzati come stanze all’aperto extra, godendo del clima favorevole di Roma tutto l’anno.

Un progetto consapevole dalle linee pure, dove luoghi privati e comuni racchiudono amenities e benefits, indispensabili per chi sceglie un lifestyle pratico, flessibile e green e che vuole migliorare la propria quotidianità.

In questo contesto innovativo, le serre bioclimatiche diventano elementi centrali, armonizzando la sostenibilità con il comfort abitativo. Un’innovazione che consente la captazione di raggi solari, svolgendo la funzione di massa di accumulo termico per rilasciare gradualmente il calore, riscaldando l’ambiente interno senza incidere sui consumi.

Con la crescente consapevolezza da parte dei developer dell’esigenza di semplificare l’ingresso in casa dei nuovi acquirenti, si è reso necessario un apporto strategico nel mondo del Real Estate, concretizzatosi nello sviluppo di tecnologie ad hoc dedicate alla configurazione della casa.

Guidati dalla volontà di adattarsi alle dinamiche sempre più articolate del mercato e di anticipare le esigenze dei clienti, CAM Group ha intrapreso da un anno con TECMA un ambizioso percorso di modernizzazione e innovazione, improntato sulla trasformazione digitale.

La tecnologia di TECMA è utilizzata per valorizzare il progetto 126Martini, accelerando la vendita e la promozione commerciale attraverso prodotti e servizi ad alto contenuto tecnologico.

Le soluzioni software e i contenuti digitali TECMA sono dunque protagonisti, insieme all’esclusivo Home Configurator nella valorizzazione del progetto 126Martini, permettendo, grazie a soluzioni tecnologiche avanzate, la configurazione digitale da parte degli acquirenti di spazi e ambienti delle unità residenziali.

Questo innovativo sistema dedicato all’Home Design consente di migliorare l’esperienza d’acquisto per i potenziali compratori, offrendo la possibilità di visualizzare e personalizzare la propria casa con finiture, arredi ed extra pack dedicati selezionati in collaborazione con i partner contract di riferimento.