Nuova Zelanda licenzia ambasciatore nel Regno Unito per osservazioni su Trump

Le azioni di Trump paragonate a quelle di Churchill nella seconda guerra mondiale.
Goff, figura chiava del centro-sinistra, ricopriva il ruolo solo dal 2023.

La Nuova Zelanda ha licenziato il suo ambasciatore nel Regno Unito dopo le sue controverse osservazioni sulla comprensione della storia da parte del presidente degli Stati Uniti Donald Trump.

Phil Goff, stando a quanto riporta Reuters, in una tavola rotonda a Londra ha paragonato gli sforzi di Trump per migliorare le relazioni con la Russia alle azioni di Winston Churchill durante la seconda guerra mondiale.

Il suo commento, in cui si chiedeva se Trump avesse davvero compreso il significato della storia, non è piaciuto al ministro degli Esteri neozelandese, Winston Peters, che ha definito le osservazioni profondamente deludenti e contrarie alle opinioni del Paese.

Goff, in precedenza una figura chiave del Partito Laburista di centro-sinistra, aveva assunto l’incarico solo nel 2023; di conseguenza, il governo neozelandese ha avviato il processo di transizione verso un nuovo ambasciatore nel Regno Unito.

Per ora, resta da vedere se questo avrà un impatto significativo sulle relazioni diplomatiche in corso tra Nuova Zelanda e Regno Unito.

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“Un giorno 45 milioni di fascisti.
Il giorno successivo 45 milioni tra antifascisti e partigiani.
Eppure questi 90 milioni di italiani
non risultano dal censimento”

(Winston Churchill)