Tra il 2008 e il 2023, l’Ue ha perso un quarto, ovvero il 25%, dei suoi posti di lavoro nella produzione di acciaio (-100.000).
Non solo. L’Ue ha ridotto la capacità di produzione di 35 milioni di tonnellate, di cui 9 milioni solo nel 2024.
Questo è l’emblema dell’operato dell’Ue, che fino ad oggi è riuscita a creare praticamente solo autentici disastri perseguendo politiche folli come quelle green, dell’austerity e della guerra in Ucraina.
Inoltre, il Financial Times fa notare come le politiche, oltre che dannose, siano anche senza senso e contradditorie:
“Se i clienti non si fanno problemi a comprare l’acciaio prodotto con il carbone, forse l’acciaio verde era un obiettivo ideologico sin dall’inizio”.