Francia e Germania: Recovery fund da 500 miliardi

Accordo sull’asse franco-tedesco per attivare uno strumento anti-crisi a livello europeo.
Ancora una volta, però, le regole le fanno loro mettendo bene in chiaro chi comanda in Europa.

Un Recovery fund da 500 miliardi di euro.

Questo è l’accordo trovato da Francia e Germania al fine di trovare strumenti in grado di dare un aiuto contro la crisi da Covid19, ovvero “la più grave crisi della storia dell’ue”, come l’ha definita Angela Merkel.

Proprio la cancelliera tedesca ha concordato con Emmanuel Macron di arricchire il bilancio europeo pluriennale con i sopracitati 500 miliardi di euro.

Gli aiuti verranno dati ai Paesi più in crisi sotto forma di trasferimenti, non di prestiti, e la loro raccolta verrà effettuata dalla Commissione Ue sul mercato tramite dei bond.

I medesimi trasferimenti, come precisato dal premier francese, non verranno direttamente restituiti dagli Stati che li riceveranno, ma dai Paesi membri nel complesso. Gli ha fatto eco la Merkel, tenendo a sottolineare che la Germania si farà carico della parte più sostanziosa del contributo (27%).

L’importo del fondo è stato ridotto rispetto alle richieste iniziali di Paesi come l’Italia, che pare riceverà circa 100 miliardi, ma la cosa era necessaria per ottenere il nullaosta da parte dei Paesi più ostili a manovre di questo genere come Olanda ed Austria. Ancora una volta, anche se la proposta dovrà essere accettata all’unanimità in Parlamento europeo per poi essere ratificata dai vari Parlamenti nazionali, è tuttavia palese chi comandi in Europa, decidendo tempistiche, portata e modalità di ogni manovra.

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Autore: Francesco Puppato

Vive in Polonia dove ricopre il ruolo di Lead Finance Controlling per una multinazionale del tabacco; precedentemente è stato Senior Controller, Supervisore del reparto logistico e BMW Task Force Manager per una holding italiana operante nel settore dell'automotive e prima ancora responsabile del Controllo di Gestione per gli stabilimenti polacchi di una holding italiana del settore del bianco, partendo dal dipartimento finanziario di una multinazioanle italiana attiva nel settore dei motori elettrici. Laureato in "Economia Aziendale" con indirizzo in "Management ed Organizzazione", parla quattro lingue (italiano, inglese, polacco e francese) ed ha poi conseguito 12 Master e 6 certificazioni. Dal 2015 al 2020 ha curato la rubrica "About economy and Social Equity"  per la rivista "Economia - ecaroundworld", dal 2017 al 2019 ha collaborato con "Wall Street Italia", nel 2019 con "Economista.info" mentre dal 2020 collabora con "Wall Street Cina", "Gazzetta Italia" e "Polonia Oggi", dal 2021 con "RisorseUmane-HR". Founder di "General Magazine".

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