Danni da vaccino covid: causa milionaria contro AstraZeneca

Vaccino “difettoso” ed efficacia “ampiamente sopravvalutata”.
Si stimano richieste di indennizzo per 80 milioni di sterline.

Un’azione legale multimilionaria si prospetta nel Regno Unito contro il colosso farmaceutico britannico AstraZeneca.

Come riporta Adnkronos, l’azione legale è per il vaccino anti-Covid sviluppato con la Oxford University, che persone colpite da Vitt (trombocitopenia trombotica immunitaria indotta da vaccino) hanno definito “difettoso“, con un’efficaciaampiamente sopravvalutata“, mettendo in dubbio i controlli da parte del governo sulla bontà del prodotto nella fase di lancio.

AstraZeneca, come riferisce il Telegraph, è stato citato in giudizio presso l’Alta Corte da Jamie Scott, un padre di due figli che nell’aprile del 2021, dopo la vaccinazione, ha riportato una grave lesione cerebrale permanente causata da un coagulo di sangue, che lo ha reso incapace di lavorare.

Una seconda denuncia è arrivata dal vedovo e dai due figli piccoli della 35enne Alpa Tailor, morta dopo la vaccinazione.

Due “test case” (azioni legali che puntano a creare un precedente) che potrebbero spianare la strada a 80 richieste di risarcimento danni, per un valore stimato in 80 milioni di sterline.

Cercasi sperma di uomo non vaccinato

Esplose le richieste di sperma da chi non si è vaccinato contro il Covid.
Sempre più diffusa l’idea che il vaccino vada ad inficiare sperma e fertilità.

Cercasi campioni di sperma da uomo non vaccinato contro il Covid.

Merce rara dopo una pandemia e un’immunizzazione di massa, del resto.

Secondo un’inchiesta esclusiva del Daily Mail che ha indagato sul fenomeno, le richieste di sperma di non vaccinati hanno avuto un exploit.

Come riporta Adnkronos, questo succede negli Usa, dove Jonathan David Rinaldi, soprannominato “The Sperminator”, per anni prolifico donatore nel gruppo “Facebook Sperm Donation Usa”, la più grande community di questo tipo negli States, dopo aver visto un “massiccio aumento” delle richieste di sperma da donatori non vaccinati, ha deciso di fondare il suo gruppo.

Le richiesta si stanno espandendo a macchia d’olio ed hanno già raggiunto anche il Regno Unito; sono infatti in costante aumento i gruppi di persone che credono il vaccino vada ad inficiare lo sperma, con tutti i problemi connessi, e la fertilità.

Ema: ok al vaccino anti-covid aggiornato

Via libera a partire dai bambini di 6 mesi di età.
Una dose indipendentemente dalla storia vaccinale.

Via libera dell’Agenzia europea del farmaco (Ema) al vaccino Comirnaty adattato e mirato alla sottovariante Omicron XBB.1.5.

Il ceppo “è strettamente correlato ad altre varianti attualmente in circolazione“, si legge in una nota dell’Ema ripresa da Ansa, quindi “si prevede che il vaccino contribuisca a mantenere una protezione ottimale contro il Covid causato da queste altre varianti“.

Il vaccino può essere utilizzato negli adulti e nei bambini a partire dai 6 mesi di età.

Gli adulti e i bambini a partire dai 5 anni di età che necessitano di vaccinazione dovrebbero ricevere una singola dose, indipendentemente dalla loro storia vaccinale contro il Covid.

Vaccini mRNA consentono frequenti reinfezioni incontrastate Covid

Sopprimono gli antivirali naturali.
Rischio malattie autoimmuni, crescita di cancro e miocardite.

Sempre più dubbi sull’analisi rischi-benefici dei vaccini a mRNA anti-Covid.

Dopo quanto recentemente riscontrato dai  ricercatori della Duke-NUS Medical School di Singapore in merito alla connessione tra vaccino e problemi cardiaci (approfondimento al link), uno studio pubblicato su MDPI, infatti, sostiene che “i vaccini ad mRNA consentono frequenti reinfezioni incontrastate Covid“, “Sopprimendo gli antivirali naturali“.

Ciò può portare a sviluppare “Malattie autoimmuni e promuovere la crescita di cancro e miocardite“.

Continua poi lo studio:

Poiché l’immunità fornita da questi vaccini (covid, ndr) diminuisce rapidamente, la loro capacità di prevenire l’ospedalizzazione e malattie gravi in soggetti con comorbidità è stata recentemente messa in discussione e prove crescenti hanno dimostrato che, come con molti altri vaccini, non producono un’immunità sterilizzante, consentendo alle persone di subire frequenti reinfezioni.

Inoltre, recenti indagini hanno rilevato livelli anormalmente elevati di IgG4 nelle persone a cui sono state somministrate due o più iniezioni di vaccini a mRNA.

HIV, È stato anche riportato che i vaccini contro la malaria e la pertosse inducono una sintesi di IgG4 superiore al normale.

Nel complesso, ci sono tre fattori critici che determinano il passaggio di classe agli anticorpi IgG4: concentrazione eccessiva di antigene, vaccinazione ripetuta e tipo di vaccino utilizzato.

È stato suggerito che un aumento dei livelli di IgG4 potrebbe avere un ruolo protettivo prevenendo l’eccessiva attivazione immunitaria, simile a quella che si verifica durante l’immunoterapia specifica per allergeni di successo inibendo gli effetti indotti dalle IgE.

Tuttavia, prove emergenti suggeriscono che l’aumento riportato dei livelli di IgG4 rilevato dopo ripetute vaccinazioni con i vaccini a mRNA potrebbe non essere un meccanismo protettivo; Piuttosto, costituisce un meccanismo di tolleranza immunitaria alla proteina spike che potrebbe promuovere l’infezione e la replica incontrastate di SARS-CoV2 sopprimendo le risposte antivirali naturali.

L’aumento della sintesi di IgG4 dovuto alla vaccinazione ripetuta dell’mRNA con alte concentrazioni di antigene può anche causare malattie autoimmuni e promuovere la crescita del cancro e la miocardite autoimmune in individui suscettibili”.

Trovata la connessione tra vaccini e cardiopatie

L’enzima crea problemi di cuore anche su individui sani e in buona salute.
Suggerite modifiche ai futuri vaccini mRna.

I ricercatori della Duke-NUS Medical School di Singapore sembrano aver identificato il link tra i vaccini a mRNA e i problemi cardiaci che alcuni individui riscontrano dopo la vaccinazione anti Covid-19.

Secondo i ricercatori, individui con alti livelli basali di RNASE2, un enzima che elabora l’acido ribonucleico (Rna), potrebbero essere più inclini a problemi cardiaci a seguito di un vaccino a mRna.

La conclusione, come riportato da Ansa, è stata raggiunta dopo uno studio condotto su 200 persone che hanno riportato effetti collaterali a seguito della somministrazione dei vaccini Covid-19.

I risultati suggeriscono che modifiche ai futuri vaccini potrebbero aiutare a prevenire la sovrastimolazione dei sensori dell’Rna e il rischio di miocardite, rendendo tali vaccini più sicuri e minimizzando il rischio di complicanze cardiache su individui sani e in buona salute.

Considerando il fatto che l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha dichiarato la fine dell’emergenza sanitaria globale il 5 maggio 2023, i ricercatori hanno dichiarato che questo è il momento ideale per esplorare la tecnologia dell’mRNA per progettare vaccini contro altre malattie.