Maserati punta sulla personalizzazione delle vetture

Nel 2024 vendute solo 11.000 veicoli con una perdita di 260 milioni.
Stellantis vuole snellire il portafoglio dei suoi 14 marchi.

Maserati, uno dei marchi Stellantis in maggiore difficoltà, lavora per potenziare i servizi di personalizzazione delle proprie auto, nell’ambito di un più ampio piano di rilancio.

Il marchio di auto sportive di lusso ha venduto solo 11.300 veicoli lo scorso anno, in calo rispetto ai 26.600 del 2023, con una perdita operativa rettificata di 260 milioni di euro. Il piano, che prevede il lancio di nuovi modelli, è in fase di revisione dopo essere stato sospeso l’anno scorso.

Dobbiamo invertire il trend che ahimè è negativo“, ha detto l’AD di Maserati Santo Ficili, in carica da meno di sei mesi, in occasione della presentazione online del nuovo servizio di personalizzazione.

Sicuramente l’intenzione è questa, tornare poco alla volta ad avere un risultato positivo per questo meraviglioso marchio Stellantis“, ha aggiunto.

Stellantis, che è alla ricerca di un nuovo AD dopo la brusca uscita di Carlos Tavares a dicembre, è alle prese con il tentativo di snellire il suo vasto portafoglio di 14 brand. Il gruppo ha ripetutamente smentito le speculazioni su una possibile vendita di Maserati.

Ficili, come riporta Reuters, ha detto che il marchio sta monitorando l’imminente introduzione da parte dell’amministrazione Usa di Donald Trump dei dazi sulle auto, che dovrebbero entrare in vigore il mese prossimo.

Non abbiamo ancora informazioni chiare, probabilmente (i dazi) verranno addirittura posticipati, così come è già capitato per il Canada e per il Messico, ma sicuramente siamo molto attenti (…) Vedremo come poter riposizionare, laddove necessario, il nostro prodotto in America“, ha detto Ficili.

Per noi l’America è fondamentale“, ha sottolineato l’AD.

Maserati ha detto di aver investito 11 milioni di euro in un nuovo spazio denominato “Officine Fuoriserie Maserati” presso la storica sede di Modena, per gestire ordini speciali o su misura per lavori di verniciatura o le rifiniture interne.

Il responsabile del dipartimento Fuoriserie, Davide Baldini, ha spiegato che l’obiettivo è quello di portare questo tipo di ordini fino a circa il 20% della produzione totale di automobili, rispetto al 12% circa dell’anno scorso, con una capacità di produzione fino a 24 auto personalizzate al giorno.

Automotive: Leapmotor sceglie di produrre in Spagna

Abbandonato il progetto iniziale di produrre in Polonia perchè il Paese ha deciso di aderire ai dazi verso le aziende cinesi.
Stellantis e Leapmotor intendono sfruttare le sovvenizoni governative spagnole.

Il produttore cinese di auto elettriche Leapmotor inizialmente prevedeva di assemblare il modello B10 nello stabilimento Stellantis di Tychy, ma ha cambiato i suoi piani dopo il sostegno della Polonia ai dazi sulle vetture cinesi.

Questa decisione è frutto della politica del governo cinese, che ha imposto ai produttori nazionali di limitare gli investimenti nei paesi che mettono dazi.

Alla fine, la produzione della Leapmotor B10 sarà avviata nello stabilimento Stellantis di Saragozza, in Spagna.

La Spagna, come riporta Polonia Oggi, è stata scelta per i suoi costi del lavoro più bassi e per gli incentivi governativi allo sviluppo dell’energia rinnovabile.

In precedenza, erano stati presi in considerazione anche gli stabilimenti Stellantis di Eisenach (Germania) e Trnava (Slovacchia), ma alla fine non sono stati selezionati.

Il primo modello Leapmotor prodotto in Europa è stato il più piccolo T03, assemblato a Tychy con il sistema SKD.

Il nuovo modello B10, basato sulla piattaforma avanzata LEAP 3.5, entrerà in produzione in Spagna nel primo trimestre del 2026.

Il gruppo cinese prevede di investire oltre 200 milioni di dollari nello stabilimento di Saragozza con Stellantis e Leapmotor che intendono inoltre rafforzare la collaborazione con i fornitori spagnoli di componenti, al fine di ottenere il massimo delle sovvenzioni governative.

Stellantis investe 38 milioni a Verrone

Verranno prodotti componenti per motori elettrici.
Imparato: stiamo concretamente dimostrando di potercela fare.

Stellantis ha appena confermato ufficialmente un investimento da 38 milioni di euro per il suo stabilimento di Verrone in Piemonte.

I lavori serviranno ad allestire 56 macchine utensili necessarie a produrre componenti per motori elettrici pensati per veicoli del gruppo basati sulla piattaforma STLA Small.

L’avvio della produzione nella fabbrica sita in provincia di Biella è previsto entro il 2027.

Come riporta MotoriOnline, Jean Philippe Imparato, Chief Operating Officer, Enlarged Europe ha dichiarato:

Siamo molto orgogliosi di questo investimento, che si allinea perfettamente con le altre iniziative in corso nei vari mercati europei del Gruppo, con l’obiettivo di proiettarci nel futuro. Questo investimento conferma ancora una volta le elevate competenze professionali e l’impegno delle persone che lavorano in tutti gli impianti italiani di Stellantis, senza fare distinzione tra la produzione di autovetture, veicoli commerciali, componenti, motori e cambi. Insieme possiamo farcela, e noi lo stiamo dimostrando concretamente.

Stellantis richiama 68.000 auto per difetti al motore

Possibili perdite di olio che possono causare un incendio nel vano motore.
Ecco di quali veicoli e anni di produzione si tratta.

Si tratta, senza mezzi termini, di una bella mazzata per Stellantis, che in Francia ha avviato un massiccio richiamo di 68.000 veicoli a causa di un problema agli iniettori di raffreddamento dell’olio nei motori PureTech 1.2 da 82 cavalli.

Il difetto potrebbe causare potenzialmente significative perdite d’olio con il conseguente rischio di incendio nel vano motore.

I modelli oggetto dell’operazione di richiamo e controllo coinvolti includono 57.000 Citroën C3, 2.500 Peugeot 208 e 8.700 Opel Corsa, tutti prodotti tra il 2022 e il 2024 e non è una novità, ma una criticità in parte già nota, che ha già reso necessari richiami simili in diversi paesi europei, tra i quali la Spagna.

Un richiamo di questa portata ha come è facile intuire costi molto significativi per Stellantis, oltre a provocare non pochi problemi d’immagine al gruppo.

Ci sono i costi legati direttamente alle riparazioni, con ogni intervento che richiede la sostituzione degli iniettori e il controllo del motore, con un tempo medio stimato di 30 minuti per singola auto. A questi si aggiungono le spese logistiche per la gestione delle varie richieste, il rifornimento dei componenti di ricambio e la comunicazione con i clienti, con la loro inevitabile e conseguente insoddisfazione e potenziale, se non probabile, disaffezione nei confronti del brand.

L’impatto economico non si limita alle sole spese operative, dopo l’intervento il valore residuo dei modelli coinvolti potrebbe infatti subire un rilevante deprezzamento sul mercato dell’usato, come avvenuto già in Spagna, dove oltre 100 proprietari di auto hanno avviato cause legali contro Stellantis.

Stellantis: a Termoli si produrranno trasmissioni per veicoli ibridi

Il progetto è della joint venture Acc.
In Francia in funzione una gigafactory per produrre batterie: ufficialmente sospese invece le 2 previste in Italia e Germania per il calo delle vendite di auto elettriche.

Stellantis produrrà trasmissioni per veicoli ibridi anche nello stabilimento di Termoli per contribuire ad ampliare la propria offerta di auto ibride.

Lo hanno detto due fonti a Reuters.

Termoli è uno dei siti in cui la joint venture Acc, a guida Stellantis, intende costruire i suoi tre impianti di produzione di batterie per veicoli elettrici in Europa.

Mentre una gigafactory in Francia è già entrata in funzione e continuano gli investimenti per il suo sviluppo, i piani per due impianti simili in Italia e Germania sono stati ufficialmente sospesi l’anno scorso, dato che Acc stava passando a batterie più economiche a causa del rallentamento della domanda di veicoli elettrici.