Francia-Israele: è scontro

Macron vieta la partecipazione alla fiera di armi navali alle aziende israeliane.
Israele: “Una vergogna”. Gaza: morte oltre 42.000 persone e circa 100.000 feriti.

Il ministro della Difesa israeliano ha definito “una vergogna” la decisione del presidente francese Emmanuel Macron di vietare alle aziende israeliane la partecipazione a una fiera di armi navali, accusando Parigi di attuare una politica ostile nei confronti del popolo ebraico.

Il divieto è l’ultimo episodio di una serie di scontri tra i due Paesi causati dai timori del governo Macron rispetto alla condotta di Israele nelle guerre a Gaza e in Libano.

La decisione è stata presa dopo che gli sforzi francesi per raggiungere una tregua nel conflitto tra Israele e Hezbollah in Libano sono naufragati.

I ministri della Difesa dei 16 paesi dell’Unione Europea che partecipano alla missione Unifil in Libano, riuniti oggi in videoconferenza, sostengono che il mandato della missione deve essere rivisto e che è necessario fare la massima pressione politica e diplomatica su Israele per evitare ulteriori incidenti.

Come riporta Reuters, in una nota si legge quanto di seguito:

È stata espressa con forza la necessità di rivedere le regole d’ingaggio, in modo da permettere a Unifil di operare in maniera più efficace e sicura“.

Il ministero della Sanità di Gaza ha comunicato che sono stati uccisi più di 42.409 palestinesi e 99.153 sono stati feriti nell’offensiva militare di Israele su Gaza dal 7 ottobre 2023.

Almeno un bombardamento israeliano ha colpito un quartiere meridionale di Beirut stamattina, ore dopo che gli Stati Uniti hanno espresso la loro contrarietà all’estensione degli attacchi di Tel Aviv a Beirut, con un crescente bilancio delle vittime e timori per un’escalation del conflitto nella regione.

Lo hanno riferito testimoni di Reuters mentre l’esercito israeliano ha detto di aver condotto un attacco a un deposito di armi sotterraneo di Hezbollah nel distretto meridionale di Dahiyeh a Beirut.

ONU condanna Israele: attacchi incessanti e deliberati contro personale e strutture mediche

L’indagine si è conclusa con le accuse ad Israele: crimini di guerra e contro l’umanità.

Un’indagine delle Nazioni Unite ha concluso che Israele ha eseguito un piano coordinato per distruggere il sistema sanitario di Gaza, azioni che rappresentano sia crimini di guerra che il crimine contro l’umanità di sterminio di massa.

Un comunicato da parte di Navi Pillay, ex alta Commissaria per i diritti umani, ha accusato Israele di “attacchi incessanti e deliberati contro il personale e le strutture mediche” nel corso della guerra, iniziata un anno fa in seguito all’attacco del 7 ottobre da parte di miliziani di Hamas in Israele meridionale.

In particolare, i bambini hanno subito i peggiori effetti di questi attacchi, soffrendo sia direttamente che indirettamente dal collasso del sistema sanitario“, ha detto Pillay, in un documento di 24 pagine che esamina i primi 10 mesi del conflitto, che sarà presentato all’Assemblea generale delle Nazioni Unite il 30 ottobre.

Come riporta Reuters, la missione diplomatica di Israele a Ginevra si è opposta alle conclusioni dell’indagine, definendole oltraggiose.

Gaza: in 6 mesi di conflitto morto 1 bambino ogni 15 minuti

L’operato israeliano ha statistiche da brividi. Bombardati circa 30 dei 36 ospedali.
Ma Austin (Usa) ribatte: “Nessuna prova di genocidio a Gaza”.

Negli ultimi 6 mesi, a Gaza, ogni 15 minuti circa un bambino ha perso la vita.

Per ricordare tutti loro e come monito alla comunità internazionale affinché si adoperi per fermare queste morti, lo staff di Save the Children si è riunito in prossimità della sede di Roma dell’Organizzazione, esponendo uno striscione con il terribile dato.

Inoltre, lo staff, in silenzio, ha deposto sulla scalinata in prossimità del palazzo, una serie di oggetti che rappresentano l’infanzia rubata ai bambini che vivono in zone di conflitto, a Gaza e in tante altre crisi dimenticate.

Sei mesi di guerra che hanno portato la popolazione allo stremo e sull’orlo di una crisi umanitaria senza precedenti.

La distruzione di scuole e ospedali a Gaza è diventata la norma, e la maggior parte dei bambini è privo di cibo e non può ricevere nemmeno le cure più elementari.

Circa 30 dei 36 ospedali sono stati bombardati ed il sistema sanitario è ormai al collasso.

Ancora, come riporta Ansa, da ottobre l’escalation del conflitto ha danneggiato o distrutto quasi il 90% degli edifici scolastici e metà della popolazione sta affrontando un livello catastrofico di insicurezza alimentare, con zone come quelle del nord del Paese che sono a rischio di carestia.

Daniela Fatarella, Direttrice di Save the Children, ha dichiarato quanto di seguito:

Pensare che circa ogni 15 minuti un bambino perda la vita, ci fa capire quanto questa guerra sia tra le più letali e distruttive della storia recente. In sei mesi di conflitto, circa 26.000 bambini sono stati uccisi o feriti, mentre coloro che sono sopravvissuti hanno perso la casa, gli affetti, la scuola, la loro vita quotidiana e oggi stentano a sopravvivere per la fame. Tutto questo è inaccettabile: il mondo deve agire ora per garantire un cessate il fuoco immediato e definitivo e un accesso umanitario senza restrizioni. Ogni oggetto che abbiamo deposto oggi vicino alla nostra sede vuole ricordare queste piccole vite spazzate via, ma al tempo stesso tutto il bello che dovrebbe popolare la vita di un bambino, in cui non dovrebbe esserci spazio per violenza e morte“.

Israele, per quello che sta commettendo, è stato ritenuto responsabile per crimini di guerra e crimini contro l’umanità dall’Onu (approfondimento al link).

Ciò nonostante, secondo il Segretario alla Difesa degli Stati Uniti Lloyd Austin, non vi è “Nessuna prova di genocidio a Gaza”.

Onu: Israele sia ritenuto responsabile per crimini di guerra

28 Paesi hanno votato a favore della risoluzione: crimini di guerra e contro l’umanità.
Divieto di armi ad Israele.

Il Consiglio per i Diritti Umani delle Nazioni Unite ha adottato una risoluzione che chiede che Israele sia ritenuto responsabile di eventuali crimini di guerra e crimini contro l’umanità commessi a Gaza.

Come riporta Sky News poi citato da Ansa, 28 Paesi hanno votato a favore, 13 si sono astenuti e 6 hanno votato contro la risoluzione.

Nella risoluzione si chiede anche il divieto di armi a Israele, a causa della sua condotta nella guerra a Gaza.

Prima del voto, scrive la Bbc, si sono verificate delle spaccature tra i Paesi europei, con Germania e Bulgaria che hanno dichiarato che avrebbero votato contro perché la risoluzione non condannava esplicitamente Hamas anche se condannava il lancio di razzi su Israele da Gaza e chiedeva il rilascio degli ostaggi.

La Francia si è astenuta, definendo “catastrofica” la situazione umanitaria a Gaza.

Il voto, pur non essendo vincolante, proviene dal principale organismo delle Nazioni Unite per i diritti umani ed aumenterà la pressione diplomatica su Israele affinché cambi rotta.

Lula: “Pacifisti senza coraggio di opporsi a genocidio di Gaza”

Il presidente brasiliano attacca l’Onu: “Dov’è?”.
Poi continua: “Stanno morendo donne e bambini che non c’entrano nulla con la guerra”.

Il presidente brasiliano, Luiz Inácio Lula da Silva, è tornato a parlare degli attacchi israeliani alla Striscia di Gaza, ribadendo che considera la situazione un “genocidio“.

Il leader progressista, che ha aperto una crisi diplomatica con Tel Aviv paragonando all’Olocausto la crisi palestinese, ha citato la morte di donne e bambini per chiedere l’intervento delle Nazioni Unite.

Il monito del presidente brasiliano arriva insieme a quello di Josep Borrell, alto rappresentante dell’Ue (approfondimento al link).

Lula, come riporta Ansa, la notte scorsa durante una cena celebrativa per il 44mo anniversario del suo Partito dei lavoratori (Pt), ha dichiarato quanto di seguito:

Le persone che difendono la pace nel mondo non hanno molto coraggio nel difendere le donne e i bambini della Striscia di Gaza, che vengono assassinati ogni giorno, perché quella non è una guerra, è un genocidio. Nello stesso modo in cui noi del Pt condanniamo l’atto terroristico di Hamas, nello stesso modo in cui diciamo che Hamas deve liberare gli ostaggi israeliani e che Israele deve liberare gli ostaggi palestinesi, dobbiamo dire: smettete di uccidere donne e bambini che non hanno nulla a che fare con questa guerra. Dov’è l’Onu, che dovrebbe esistere per impedire che queste cose accadano?“.