La Turchia blocca Instagram

Social network oscurato senza preavviso.
La decisione dopo la censura di Instagram ai messaggi di cordoglio per il l’uccisione del leader di Hamas.

La Turchia ha bloccato l’accesso a Instagram.

Come riporta Tgcom24, il Paese ha oscurato il social network applicando senza preavviso la decisione comunicata da un post dell’autorità nazionale per le comunicazioni.

Nessuno ha spiegato i motivi della decisione e neppure quanto durerà.

La disposizione di Ankara sembra legata alle tensioni in Medio Oriente per il conflitto in Israele; lo stop giunge infatti dopo un recente messaggio di Fahrettin Altun, direttore delle comunicazioni del presidente Erdogan, che ha accusato la piattaforma di censurare i messaggi di cordoglio per l’uccisione del capo dell’ufficio politico di Hamas, Ismail Haniyeh.

Flop di Threads ma Zuckerberg non rinuncia

100 milioni di iscritti ma più della metà non utilizza il servizio.
Possibile la creazione di un legame con Meta Platforms per la retention degli utenti.

Il CEO di Meta Platforms, Mark Zuckerberg, ha fatto sapere ai dipendenti che l’azienda sta lavorando su nuove strategie per la sua app Threads a seguito di una forte diminuzione degli utenti dopo il lancio all’inizio di questo mese.

Lo riporta Adnkronos, a sua volta citando Reuters, notando che sebbene il servizio di social media basato su testo abbia raggiunto 10 milioni di utenti entro sette ore dal debutto per poi arrivare a 100 milioni, più della metà non utilizza il servizio.

Zuckerberg avrebbe detto al personale che il calo è naturale e la retention dovrebbe migliorare una volta che saranno aggiunte funzionalità come una versione desktop e la possibilità di ricerca.

Reuters riferisce che il chief product officer, Chris Cox, ha affermato che un’altra opzione disponibile sarebbe quella di legare più strettamente il nuovo servizio all’offerta di Instagram di Meta Platforms.

Il CEO ha fatto riferimento a miglioramenti imminenti per Threads durante la chiamata sugli utili del secondo trimestre dell’azienda all’inizio di questa settimana, affermando che più persone di quanto previsto stanno tornando ogni giorno e che stanno lavorando sulle nuove funzioni di Threads, osservando che la strategia di Meta Platforms sarà simile a quella utilizzata per le sue altre app di social media.

Meta: 10.000 licenziamenti

Nel mirino gli addetti ai lavori tecnici.
Zuckerberg: “2023 anno dell’efficienza”

10.000 posti di lavoro tagliati.

Meta ha avviato il secondo round di 10mila licenziamenti annunciato a marzo partendo dai lavoratori addetti ai ruoli tecnici.

Nello specifico, come riporta Milano Finanza, i dipendenti delle aree di ingegneria del software, programmazione grafica ed esperienza con gli utenti hanno rivelato su LinkedIn di aver perso il posto di lavoro.

Tra i licenziati ci sarebbero anche i componenti del team prodotti, i dipendenti che si occupano dei giochi, dell’area legale e delle risorse umane, a cui si aggiungono gli impiegati nei ruoli legati alla finanza.

A Wall Street il titolo di Meta è in perdita: il 19 aprile scambia a 215,76 dollari (-1%).

Dopo il crollo delle entrate pubblicitarie nel 2022 e il prezzo delle azioni in caduta libera, la holding di Facebook, Instagram e WhatsApp aveva già annunciato un primo round di licenziamenti a novembre, che aveva riguardato 11mila lavoratori.

A marzo è arrivato un ulteriore piano da 10mila tagli, con conseguenti costi di ristrutturazione compresi tra i 3 e i 5 miliardi di dollari.

D’altronde il ceo Mark Zuckerberg aveva definito il 2023l’anno dell’efficienza”, con Wall Street che aveva applaudito il progetto di ridimensionamento.

Le azioni Meta sono salite dell’81% nel 2023 dopo aver perso circa i due terzi del loro valore nel 2022.

I ricavi sono diminuiti per tre trimestri consecutivi e gli analisti prevedono un nuovo calo delle vendite trimestrali nel primo trimestre del 2023.

Meta: crollo in Borsa

La società di Zuckerberg delude gli analisti.
Crollo superiore al 20% e perdite di oltre 200 miliardi.

Meta, la società di Mark Zuckerberg che ha recentemente cambiato nome e che è proprietaria di Facebook, Whatsapp ed Instagram, non ha ottenuto almeno per il momento i risultati desiderati.

Come riporta “Euronews”, infatti, l’andamento dell’ultimo trimestre non ha soddisfatto gli analisti, facendo crollare le azioni in Borsa di oltre il 20% e causando una perdita superiore ai 200 miliardi di dollari.

La pubblicazione dei dati di Meta relativi all’ultimo trimestre del 2021 ed alla loro prima pubblicazione dopo il cambio di nome che era avvenuto ad ottobre, ha visto le azioni toccare un valore di 3,67 dollari cadauna, anziché gli attesi 3,84; l’utile netto è stato di 10,29 miliardi di dollari, che equivale al -8% rispetto quanto previsto dagli analisti.

Per il trimestre in corso, invece, sono previsti ricavi tra i 27 ed i 29 miliardi di dollari, contro le attese degli analisti che erano stimate intorno ai 34,53 miliardi.

Su Wall Street le azioni Meta hanno riaperto a -24%.

Zuckerberg pronto a cambiare il nome di Facebook

La società che controlla Facebook, Instagram, Whasapp ed Oculus potrebbe essere ridenominata.
Accuse pesanti dalla ex manager in merito a politiche ed utilizzo.

Stando a quanto riporta The Verge, il fondatore di Facebook sarebbe pronto ad un’operazione in stile Google.

Si tratterebbe di cambiare il nome alla società madre che detiene tutte le attività del gruppo, ovvero Facebook, Instagram, Whatsapp e Oculus, avente una quotazione in Borsa pari a circa 964 miliardi di dollari.

Insomma, la stessa operazione effettuata da Google, controllata dalla holding Alphabet.

La data previste potrebbe essere il 28 ottobre e, anche se non sono ancora emerse indiscrezioni sul nuovo nome, lo stesso Zuckerberg aveva dichiarato la sua volontà di diventare una società associata al “metaverso” e non solo ai social media, portando a pensare che il nuovo nome sarà legato a questo concetto: si parla di “Horizon”, cioè il nome della versione VR ancora inedita di Facebook che è stata sviluppata con Roblox.

Al fine di realizzare il suo progetto, ovvero una sorta di esperienza virtuale basata sulla realtà aumentata per coinvolgere sempre di più gli utenti, Facebook ha annunciato l’assunzione di 10.000 persone in Europa.

Di contro, Facebook è stata recentemente accusata da Frances Haugen: la ex manager ha descritto Facebook come un’azienda che non tiene nel dovuto conto il benessere degli utenti, e in particolare dei minorenni, al punto da ignorare i report che essa stessa aveva commissionato sui rischi della dipendenza da social per i più piccoli.

Inoltre, sempre Haugen, ha richiamato l’attenzione della Sec sulle comunicazioni di Facebook ai propri investitori: la società, infatti, avrebbe omesso di dire che il social è sempre meno popolare tra i giovani e il rischio concreto è di vedere la base utenti assottigliarsi velocemente.

Insomma, il brand Facebook non sembra essere più “cool” come qualche anno fa ed ora Zuckerberg sembra pronto a inaugurare una nuova fase.

Per il momento, però, Wall Street gli dà ragione ed il titolo è in rialzo di quasi mezzo punto percentuale.