“Lo Stato senza tasse”, Nardi: “Ecco la mia proposta”

Dall’autore una forte denuncia politica ed una proposta economica..
Ecco cosa troviamo nel suo nuovo saggio.

È uscito il nuovo saggio di Andrea B. Nardi, saggista, romanziere e traduttore, che decide di esporsi in prima persona, stavolta con una forte denuncia politica.

Ma non è tutto. L’autore, infatti, nel suo ultimo saggio espone anche la sua proposta economica.

Aboliamo le tasse poiché non è vero che allo Stato occorra l’imposizione fiscale” è quanto si legge nella quarta di copertina, per farvi entrare subito nel caldo del saggio.

Edito da Robin Edizione, il libro è arricchito da una prefazione del noto filosofo Diego Fusaro.

General Magazine ha raggiunto l’autore, intervistandolo per analizzare e approfondire con lui i passaggi fondamentali della sua ultima fatica.

Nardi, cosa l’ha spinta a toccare questi temi politico-economici?

“Le continue ingiustizie cui sono sottoposte le popolazioni e di cui non hanno nemmeno contezza. La gente non protesta contro i crimini economici del potere poiché pensa che l’economia sia cosa complicatissima ed esoterica, di competenza solo di esperti. Invece l’unica cosa complicata sono le menzogne che quotidianamente propinano ai popoli: ciò dura da due secoli e ha precisi colpevoli, con nome e cognome, denunciati da una pletora di libri e inchieste autorevoli. Oggi siamo in un nuovo medioevo feudale: medioevo perché i diritti conquistati nel Novecento stanno – o sono già – evaporati, e feudale dacché siamo governati da una principesca classe finanziaria predatoria che usa i propri baroni (legislatori, politici, magistrati, giornalisti, burocrati) per soggiogare le nazioni asservite.

Quali sono i punti principali che affronta nel suo nuovo saggio?

“Oltre alla proposta finale di eliminare l’imposizione fiscale ai cittadini, essenzialmente due, che ne sono il presupposto: come si crea il denaro, e chi lo crea. Ebbene, l’intera nostra vita in tutti i suoi aspetti è oggi regolata da leggi bancarie: leggi liberticide, criminali, antidemocratiche, illogiche, inutili e tragiche. Occorre gridare a gran voce e insegnare alla gente, prima di tutto, che il denaro si crea dal nulla! E che purtroppo chi oggi crea il denaro non sono gli Stati sovrani in funzione del benessere delle popolazioni, bensì le banche private che lo imprestano ai Governi in cambio di interessi ladreschi all’interno di un sistema demenziale quanto inutile. Si deve far sapere che tutte le banche del mondo, comprese le banche centrali (tranne la banca centrale cinese, unica eccezione), sono aziende private, che rispondono ad azionariati privati, di proprietà privata: di famiglie incredibilmente ricche! Non sono istituti pubblici deputati agli interessi democratici e sociali, ma soltanto aziende a fine di lucro. Non esiste alcun motivo razionale, economico o politico per cui accada questo. Si tratta soltanto di una truffa colossale, la più grande truffa nella storia dell’umanità, ordita dai banchieri fin dal Settecento. Le tasse nel mondo contemporaneo esistono esclusivamente a causa della delega che i Governi hanno concesso ai banchieri privati di creare dal nulla il denaro, e ciò senza alcun motivo che non sia l’ignoranza o la corruzione dei politici.

Nel suo libro, ha preferito indagini storiche, sociologiche e psicologiche rispetto alle analisi matematiche o all’uso di grafici, è corretto? Come mai questa sua scelta?

“Poiché non occorrevano. Per spiegare i principî su cui oggi si regge l’economia finanziaria e monetaria mondiale, e il raggiro spaventoso cui siamo soggetti, è sufficiente dimostrare – come spero d’aver fatto – i processi storici, i documenti inconfutabili e i fatti attuali che lo confermano. Naturalmente porto anche la testimonianza di fonti autorevoli: accademici, studiosi, politologi, filosofi, economisti, premi Nobel.

Diego Fusaro ha curato la prefazione del saggio dando un forte segnale di appoggio alla critica politica che muove e alla proposta che avanza: secondo lei, vi è possibilità di trovare un terreno fertile per coltivare questi punti di vista in Italia, facendola magari diventare pioniera di una vera e propria rivoluzione copernicana?

“Il problema principale anche dei movimenti politici antisistema, perfino di quelli più rivoluzionari, è di non aver ben chiaro quale sia il nemico. Continuano a combattere per questioni marginali, ininfluenti, non capendo che il nemico numero uno delle democrazie è l’associazione delle banche private, da molti definita vera associazione criminale, nonché il sistema assurdo e delinquenziale della creazione del denaro da parte loro invece che dei Governi. Finché non si capisce chi combattere si continua a essere schiavi. Il teatrino delle elezioni politiche non conta nulla, è funzionale esclusivamente a farci accapigliare su questioni irrilevanti: chi detiene il potere, ossia i banchieri privati, non ne viene toccato minimamente.

Lei propone anche una nuova visione statale ed economica?

“La chiamo Garantismo di sintesi, in cui si supera sia il liberismo sia il collettivismo; dove lo Stato si ponga come garante dei cittadini, ponendo un forte freno a quei privati – individui e aziende – ormai divenuti più potenti degli Stati stessi: privati che col proprio immenso potere plutocratico prevaricano i comuni individui annullando le democrazie. L’antica distinzione tra soggetti pubblici e privati va rivista dacché oggi il comune cittadino e il normale commerciante col suo negozio non possono essere equiparati a Bill Gates e alla Microsoft o alle multinazionali industriali o finanziarie: occorre un regime giuridico di tutela per i comuni privati e soprattutto per i beni essenziali dei popoli: acqua, fonti energetiche, ossigeno… La follia di quanto sta accadendo in questi mesi con la Borsa di Amsterdam, privata, e l’Opec, privato, lo dimostra. Tutto ciò si può fare solo se gli Stati recuperano la propria prerogativa sovrana di battere moneta togliendola alle banche centrali private.

Questo suo studio si distacca dai precedenti suoi lavori di narrativa e saggistica.

Sì. La mia formazione è umanistica, storico-filosofica e giuridica. E ritengo che dall’economia debbano essere sollevati i matematici coi loro modelli statistici, mentre debba essere integrata con visioni etiche, umane. È una rivoluzione storica, copernicana, ma bisogna assolutamente esserne consapevoli e agire, altrimenti ci ridurranno in una schiavitù peggiore di quelle antiche.

Dove è possibile comprare il suo nuovo saggio?

“In tutte le librerie online, o direttamente nel sito dell’editore, e negli scaffali dei librai… se esistono ancora. Ad ogni modo, è tutto reperibile ai link:

www.robinedizioni.it/nuovo/lo-stato-senza-tasse

www.andreanardi.it

L’autore Andrea B. Nardi

Coronavirus, cosa c’è dietro?

Cosa c’è dietro al virus che sta spaventando il mondo intero?
America, Cina, Italia, Francia, Germania, Ue, Iran, Russia ed Israele: qual è l’intreccio geopolitico degli attori in gioco?

Ci sono molte ombre dietro a quello che sta accadendo.

C’è un virus che parte da Wuhan, in Cina, e si diffonde in tutto il mondo.

Dicono che sia geneticamente molto simile al virus della Sars, l’influenza aviaria, ma che sia più forte e che abbia alcune peculiarità dell’HIV; che colpisca le vie respiratorie, sopravviva nell’aria per 30 minuti e sulle superfici addirittura per 9 giorni (ricerca tedesca).

I sintomi sono simili all’influenza: febbre, tosse secca, mal di gola e difficoltà respiratorie come da affaticamento.

Il periodo di incubazione è di 2 settimane. Durante questo periodo, si è asintomatici ma comunque contagiosi.

Ci hanno detto che il virus è nato dai pipistrelli e dai serpenti, che poi è mutato divenendo trasmissibile all’uomo. Poi però ci dicono che il virus non attacca gli animali domestici da compagnia; com’è possibile?

Ci hanno detto che il virus è solamente una forte influenza e che a causa del virus muoiono “solo” le persone anziane o che avevano già problemi pregressi. Poi però, vediamo che il medico cinese che ha scoperto il coronavirus è morto da contagio, non aveva patologie pregresse ed aveva 34 anni; perché è l’unico giovane morto di coronavirus?

L’Oms dice che ci vorrà circa un anno e mezzo per trovare il vaccino. Ma poi vediamo che nel pieno dell’emergenza sanitaria in Europa, proprio mentre tutti gli Stati effettuano divieti e limitazioni chiudendo trasporti e frontiere, l’America invia in Europa 30.000 soldati più almeno altrettante attrezzature militari (nonostante o stesso Trump avesse chiuso le rotte aeree dall’Europa per 30 giorni). A cosa servono questi militari?

La versione ufficiale è l’addestramento “Defender Europe 2020“; ma perché un addestramento sarebbe tanto importante da sottoporre al rischio contagio i soldati? E a quale pericolo di attacco sarebbe sottoposta l’Europa se l’operazione, traducendo, si chiama “difensore dell’Europa 2020“?

Perché la Germania punto tanto il dito contro l’Italia dicendo che non ha controllato come doveva, se il primo contagio in Europa è partito dalla Baviera?

Perché ci fanno passare come gli untori del mondo e la presidente della Bce Christine Lagarde fa dichiarazioni scandalose e criminali nel momento in cui l’Italia è in piena emergenza (approfondimento al link)?

Perché Francia e Germania vietano l’export di mascherine verso l’Italia, che aveva chiesto aiuto?

Gli attori geopolitici ed i loro ruoli

Abbiamo provato ad analizzare i punti di vista di più esperti: dal noto filosofo ed autore Diego Fusaro, al giornalista e geografo Manlio Dinucci, già direttore esecutivo per l‘Italia dell’International Physicians for the Prevention of Nuclear War (associazione vincitrice del Nobel per la pace nel 1985), passando per il giornalista di geopolitica Cesare Sacchetti ed i portavoce de “Il Vaso di Pandora“.

Riassumendo i loro punti di vista, potremmo dire che il virus pare avere un’intelligenza notevole: ha colpito la Cina (approfondimento al link) nel miglior momento della sua economia, quando si stava candidando ad essere la prima potenza mondiale e proponeva velatamente lo yuan (la moneta nazionale cinese) come valuta di riferimento mondiale al posto del dollaro americano.

La Cina, inoltre, il più grande esportatore del mondo, compra buona parte del petrolio dall’Iran (attualmente uno dei Paesi più colpiti dal coronavirus). La cosa non piace assolutamente all’America che, con il pretesto degli accordi sul nucleare, voleva dichiarare guerra all’Iran (approfondimento al link). La cosa è poi sfociata nella morte di Soleimani (approfondimento al link) e la risposta iraniana (approfondimento al link).

Chi si schierò apertamente da parte dell’America, fu Israele (approfondimento al link).

Succede poi , nel frattempo, che l’Italia firma un accordo commerciale con la Cina, denominato “La via della seta“. Il medesimo accordo consiste nel dare all’Italia una posizione privilegiata nei rapporti commerciali con la Cina e brucia nel tempo sia Germania che Francia, le quali prima criticano l’Italia per l’accordo, poi corrono a farne uno a loro volta al fine di non perdere troppa concorrenza.

Per impedire che questo accordo faccia diventare l’Italia una nazione più forte appoggiata dalla Cina, entrano in scena i servizi segreti Francesi che concordano assieme a quelli tedeschi ed israeliani la strategia per mettere in un solo colpo in ginocchio l’economia cinese e quella italiana.

La Francia ha una centrale costruita nel 1934 esattamente nella città di Wuhan (maggiori informazioni cliccando su “mostra tutto/view all” al link), nella quale si mettono a punto studi su virus e batteri.

La Germania trova il kamikaze di turno che in qualità di ricercatore va nella centrale e fa uscire il virus infettandosi da solo, quindi saluta dando la mano a tutti nella centrale ed in città spargendo il virus, per poi rientrare in Germania consapevole di quello che ha appena fatto. Lui è il “paziente 0” e viene mandato in Italia, precisamente a Codogno, dove fa partire il focolaio e torna in Germania.

Gli israeliani (come visto alleati degli americani), che hanno una intelligence che è forse la migliore al mondo, molto probabilmente hanno già il vaccino pronto, ne ricaveranno valanghe di soldi e lo hanno già usato per proteggere i soldati americani arrivati in Europa (anche se non risulta ancora chiaro da chi ci debbano difendere o perché un’esercitazione sia tanto importante).

Ecco quindi che Francia e la Germania scaricano la colpa sui cinesi, gli americani colpiscono la Cina e gli israeliani si arricchiscono. L’Italia perde il suo motore economico prima perché si blocca il nord (intelligente questo virus, vero?), poi si ferma tutta per la felicità dell’asse franco-tedesco e dando ormaoi la possibilità all’Europa, tramite Fmi (Fondo Monetario Internazionale) e Mes (Meccanismo Europeo di Stabilità), di farle fare la stessa fine della Grecia, e qui torniamo alle dichiarazioni della Lagarde, che confermano che l’Ue non è altro che una dittatura europea (approfondimento al link).

La Russia resta a guardare, perché i soldati americani portati in Europa potrebbero proprio a scatenare la guerra con la Russia che l’America tanto cerca.

La Cina, per il momento, forse proprio in virtù dell’accordo commerciale firmato, resta l’unico Paese che ci sta aiutando.

Siamo troppo piccoli per sapere cosa ci sia davvero dietro a tutta la storia ma, socraticamente, solleviamo dubbi.

(Versione polacca al link – a cura di Magda Żymła)
(Versione inglese al link – a cura di Jolanta Micinska – Hercog)