Aereo da ricognizione tedesco attaccato con un laser da una fregata cinese

L’incidente è accaduto nel Mar Rosso al largo delle coste dello Yemen.
Il Ministro degli Esteri tedesco convoca l’ambasciatore cinese a Berlino.

Un Beechcraft 350 ISR della Bundeswehr, impegnato nella missione UE Aspides nel Mar Rosso per proteggere la navigazione civile dagli attacchi dei ribelli Houthi, è stato apparentemente preso di mira con un laser da una fregata cinese al largo delle coste dello Yemen.

Il Ministero degli Esteri tedesco, come riporta Der Spiegel, ha definito l’incidente “del tutto inaccettabile” per la minaccia al personale tedesco e l’interferenza con la missione, convocando l’ambasciatore cinese a Berlino.

La missione Aspides, che coinvolge fino a 700 militari tedeschi, mira a salvaguardare una rotta commerciale cruciale dagli attacchi Houthi, intensificati dall’inizio del conflitto a Gaza.

Pare che la Cina abbia voluto mandare un segnale molto chiaro all’Occidente.

Lula contro Israele: non possiamo rimanere indifferenti davanti al genocidio a Gaza

Il presidente brasiliano condanna l’uso della fame come arma e chiede la fine dell’occupazione con la creazione di uno Stato palestinese sui confini del 1967.

Non possiamo rimanere indifferenti di fronte al genocidio di Israele a Gaza“.

Queste le parole, al vertice dei BRICS del 2025, del presidente brasiliano Lula che ha accusato Israele di genocidio a Gaza, ha condannato l’uso della fame come arma, ha chiesto la fine dell’occupazione ed ha auspicato la creazione di uno Stato palestinese sui confini del 1967.

Greta verrà espulsa da Israele, Rima Hassan portata in un centro di detenzione

Greta firma i documenti per l’espulsione.
Rima Hassan, membro del Parlamento europeo, si rifiuta di firmarli: sarà detenuta a Givon a Ramla.

Greta Thunberg ha firmato i documenti di espulsione e si appresta a lasciare Israele.

Rima Hassan, membro del Parlamento europeo, ha rifiutato di firmare e verrà condotta al centro di detenzione di Givon a Ramla, nel centro di Israele.

Questo è l’aggiornamento in merito alla vicenda della nave con a bordo 12 attivisti, tra cui Greta Thunberg, che navigava alla volta di Gaza sostenendo di voler portare aiuti umanitari (approfondimento al link).

I passeggeri del “Selfie Yacht” sono arrivati all’aeroporto Ben Gurion per partire da Israele e tornare nei loro paesi di origine. Si prevede che alcuni passeggeri del “Selfie Yacht” lasceranno l’imbarcazione nelle prossime ore.

Coloro che rifiutano di firmare i documenti di espulsione e di lasciare Israele saranno portati davanti a un’autorità giudiziaria, in conformità con la legge israeliana, per autorizzarne l’espulsione.

Lo ha riportato il Ministero degli Affari Esteri di Israele.

Dalla Francia all’Italia: portuali boicottano invio armi a Israele

Bloccato a Marsiglia un container con armi destinate all’esercito di Israele.
Genova si schiera al fianco ei portuali di Marsiglia e annuncia un presidio per impedire l’attracco.

Un container con 14 tonnellate di componenti per mitragliatrici destinate all’esercito israeliano è stato bloccato nel porto francese di Marsiglia grazie all’azione dei portuali della CGT, che hanno rifiutato di caricarlo sulla nave cargo Contship Era della compagnia israeliana ZIM.

I lavoratori lo hanno definito come atto di dissenso «contro il genocidio in corso orchestrato dal governo israeliano». Il boicottaggio è stato promosso anche dai membri del Collettivo autonomo lavoratori del porto di Genova, dove il cargo attraccherà domani.

Questi ultimi, plaudendo ai colleghi francesi, hanno annunciato che sorveglieranno la nave – che nei giorni successivi arriverà a Salerno, per poi salpare verso Haifa – per assicurarsi che sia effettivamente vuota.

Come riporta L’Indipendente, la protesta è iniziata a Marsiglia, quando il sindacato CGT ha scoperto che il carico conteneva 19 pallet di maillons, componenti metallici prodotti dall’azienda Eurolinks e utilizzati per collegare le munizioni nei fucili mitragliatori.

Il media investigativo Disclose ha rivelato negli scorsi giorni che questi materiali sarebbero destinati a Israel Military Industries, una controllata di Elbit Systems, azienda chiave del comparto militare israeliano.

Il governo francese sostiene che il carico non sia destinato direttamente all’esercito israeliano, ma per produzioni da riesportare. A ogni modo, i portuali hanno deciso di bloccarlo: «Il porto di Marsiglia non deve alimentare l’esercito israeliano», hanno affermato.

L’azione ha ricevuto il plauso della sinistra francese: «Gloria ai dockers di Marsiglia-Fos», ha scritto il deputato Manuel Bompard, mentre Jean-Luc Mélenchon ha chiesto un «embargo immediato sulle armi del genocidio».

Ora la Contship era è attesa a Genova, dove i portuali dell’USB e del Collettivo autonomo lavoratori portuali (CALP) avevano annunciato per la giornata di oggi un presidio a Ponte Etiopia per impedire l’attracco.

Ieri sono però usciti con un comunicato in cui hanno elogiato i portuali di Marsiglia e spostato la mobilitazione a domani: «Primo grande risultato della lotta dei portuali francesi in coordinamento con i nostri: la nave della morte, la Contship Era, è ferma a Marsiglia e NON è stata caricata delle sue 14 tonnellate di nastri per mitragliatrici – si legge nella nota –. Il presidio di domani delle 15 al Varco Etiopia del Porto di Genova è spostato al sabato mattina per verificare che, qualora arrivasse a Genova, sia effettivamente vuota».

I portuali hanno inoltre indetto per domani alle 18 una conferenza stampa al Music For Peace, a pochi passi dal Varco Etiopia. «Boicottare la guerra si può. Al fianco del popolo Palestinese», scrivono chiudendo il comunicato.

Greta Thunberg in barca verso Gaza. Israele: attraccate e vi arrestiamo

La nave dei 12 attivisti costeggia l’Egitto e punta Gaza.
A bordo anche 4 migranti raccolti in mare.

La nave di aiuti umanitari su cui viaggia Greta Thunberg costeggia l’Egitto e punta su Gaza.

Si tratta di una nave di aiuti con 12 attivisti a bordo, tra i quali appunto Greta Thunberg, ha raggiunto la costa egiziana e si sta avvicinando a Gaza. Lo hanno reso noto gli organizzatori.

Nel corso del viaggio, come riporta Ansa, la Madleen ha recuperato 4 migranti sudanesi che si erano gettati in mare per non essere rimpatriati in Libia.

Israele però li avverte: attraccate e vi arrestiamo.