Trump all’Onu: ho messo fine a 7 guerre in 7 mesi

Poi attacca: l’Onu è inefficace. Non ha mai nemmeno provato ad aiutare.

Trump si è autocelebrato ed ha accusato l’ONU di essere inefficace, presentandosi come l’unico leader in grado di risolvere i problemi del mondo, dai conflitti all’immigrazione, dalla minaccia del nucleare all’energia.

Mentre l’Assemblea generale si è riunita per il suo ottantesimo anniversario, il presidente americano ha sostenuto di aver risolto conflitti in tutto il mondo, “come mai nessun leader nel mondo“. “Purtroppo – ha aggiunto – in tutti i casi le Nazioni Unite non hanno nemmeno provato ad aiutare in nessuno di essi“.

Cina disponibile all’invio di truppe di pace in Ucraina

Si tratterebbe di truppe peacekeeping.
Le truppe verrebbero impiegate solo su incarico dell’Onu.

La Cina sarebbe disponibile a inviare truppe di peacekeeping in Ucraina su mandato dell’Onu.

È quello che scrive la Welt am Sonntag, poi ripresa da Ansa, citando fonti diplomatiche europee che lo hanno appreso dall’entourage governativo cinese.

Il governo cinese sarebbe pronto a questo solo se le truppe fossero impiegate su incarico dell’Onu“, hanno sottolineato le fonti.

La Russia al Consiglio di Sicurezza dell’Onu

L’Iran ha accettato il maggior numero di ispezioni dell’AIEA.
Israele non è membro del TNP, quindi non è soggetto ad ispezioni dell’AIEA ma non gli è mai stato chiesto di aderirvi: situazione fraudolenta.

Questa, in sintesi per punti, la posizione della Russia al Consiglio di Sicurezza dell’Onu, come riportato da Giubbe Rosse:

  • Israele non è ancora membro del TNP e pertanto non vengono effettuate ispezioni complete da parte dell’AIEA in Israele.
  • L’Iran è l’unico paese che ha accettato il maggior numero di ispezioni, ma invece di ringraziarlo, lo bombardiamo e i suoi civili vengono presi di mira.
  • Purtroppo il direttore generale dell’AIEA non ha mai chiesto che Israele aderisca al TNP; questa situazione è fraudolenta.

Palestina: gli Usa mettono il veto sul cessate il fuoco

L’Onu chiedeva un cessate il fuoco immediato, la restituzione degli ostaggi e l’accesso umanitario illimitato a Gaza.
Favorevoli 14 membri su 15.

Gli Stati Uniti hanno posto il veto alla risoluzione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite che chiedeva un cessate il fuoco immediato a Gaza.

14 membri su 15 hanno votato a favore, come riporta Giubbe Rosse.

Tra le altre cose, la risoluzione chiedeva il rilascio degli ostaggi e l’accesso umanitario illimitato a Gaza.

Annalena Baerbock nuova presidente dell’Assemblea Generale dell’Onu

Nota per gli scivoloni diplomatici, la violenta retorica antirussa e l’appoggio indiscriminato ad Israele: la nuova presidente è stata criticata anche dall’ambasciatore tedesco presso le Nazioni Unite.

L’ex ministra degli Esteri tedesca ed esponente del partito dei Verdi Annalena Baerbock è stata eletta ieri presidente dell’80ª sessione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite con 167 voti su 193, superando ampiamente la maggioranza semplice richiesta di 88 voti.

Nel suo discorso post-elezione, la Baerbock ha enfatizzato il suo ruolo come “costruttrice di ponti” e mediatrice onesta, con l’obiettivo di rafforzare il multilateralismo, promuovere l’uguaglianza di genere e affrontare la crisi dell’ONU come un’opportunità di riforma.

La Baerbock “vanta” un’incredibile sequenza di gaffe e dichiarazioni disastrose; ieri, ad esempio, si è autodefinita “costruttrice di ponti”, ma durante il suo mandato si è distinta piuttosto per la violenta retorica antirussa e l’appoggio indiscriminato a Israele.

Rimarrà negli annali l’affermazione secondo cui il diritto all’autodifesa di Israele si estende all’uccisione di civili e che i luoghi civili perdono il loro status di protezione nel momento in cui i terroristi ne abusano.

L’elezione della Baerbock è stata criticata persino dall’ex ambasciatore della Germania presso le Nazioni Unite Christoph Heusgen, che le avrebbe preferito un profilo con maggiore esperienza diplomatica come Helga Schmid, ex segretaria generale dell’OSCE.

Come riporta Giubbe Rosse, si potrà obiettare che il ruolo di presidente dell’Assemblea Generale è più che altro simbolico. Ma è altrettanto vero che in un momento di altissima tensione a livello globale come quello che stiamo vivendo servirebbe all’ONU una vera figura di mediazione piuttosto che un individuo che si è distinto finora per l’infiammata retorica atlantista, oltre che per un’imbarazzante serie di scivoloni diplomatici.