La compagnia aerea tedesca taglia personale fisso nonostante gli aiuti pubblici ricevuti.
Il titolo crolla del 9,09%.
Era già accaduta, pochi giorni fa, la stessa cosa per Renault (approfondimento al link).
La casa automobilistica, infatti, francese aveva portato a termine un piano di riduzione del personale pari a 15.000 teste, nonostante i 5 miliardi di euro di aiuti ricevuti poco tempo prima.
Ora tocca a Lufthansa intraprendere esattamente lo stesso percorso: dopo aver ricevuto 9 miliardi di euro in aiuti (approfondimento al link), la compagnia aerea tedesca ha deciso di licenziare 22.000 dipendenti a tempo pieno su scala mobile.
Non solo. Il piano di riduzione del personale potrebbe toccare quota 26.000 unità a livello di impieghi globali.
I numeri in questione riguardano circa il 16%-17% della forza lavoro; i dipendenti totali sono infatti 135.000, di cui la metà impiegata in Germania.
A Lufthansa, caratterizzata da una partecipazione statale pari al 20%, fanno riferimento anche Swiss, Austrian, Brussel Airlines, Eurowings ed Air Dolomiti.
Il piano iniziale stimava la riduzione di 10.000 dipendenti ma la crisi dovuta al coronavirus ha tenuto a terra ben 700 veicoli dei 763 totali, causando una perdita superiore ai 2 miliardi di euro nel primo trimestre del 2020.
Data la situazione, da quanto emerge dal sindacato Ufo, i piloti hanno addirittura dichiarato di essere disposti a ridursi lo stipendio del 45% pur di non perdere il posto di lavoro. Uno scenario decisamente complicato che, inoltre, ha visto il titolo di Lufthansa chiudere con un pesante -9,09% in una giornata di suo già nera per la Borsa di Francoforte che ha chiuso perdendo il 12%.