Digital detox, cicloturismo e smart mobility: le nuove frontiere del turismo di alta gammaal centro di Ecoluxury Fair, tra sostenibilità e innovazione

Tutti i mondi del turismo di alta gamma e della sostenibilità a confronto in occasione di Ecoluxury Fair 2023.
Al via la sesta edizione della fiera internazionale dedicata alla Travel Industry in programma a Roma dal 9 al 12 novembre.

Il turismo di alta gamma tra sostenibilità e innovazione, una sfida continua che mette a confronto tutti gli operatori del settore con un mercato sempre più ampio ed esigente. Digital detox, cicloturismo e smart mobility sono alcuni dei temi al centro dell’Ecoluxury Fair, la fiera internazionale sul mondo del lusso e della sostenibilità, presieduta da Enrico Ducrot, che si terrà a Roma tra il 9 e il 12 novembre nella storica location di Palazzo Taverna.

 

Quattro giorni di appuntamenti che cominciano il 9 novembre alle 9.30, con il workshop B2B, e proseguono con il forum “Turismo e Sostenibilità”, nella seconda giornata, dalle 9.30 alle 13.30, per chiudersi, tra l’11 e il 12 novembre, con un fam trip destinato agli operatori turistici con tappe a Roma e nel Lazio. “Riuniremo a Roma gli imprenditori e i professionisti più illuminati per favorire opportunità di business e confronto di idee secondo il concetto del laboratorio in continua evoluzione” spiega Enrico Ducrot, ceo di Ecoluxury e Viaggi dell’Elefante.

 

Nel mondo dell’iper connessione, oggi il vero lusso è il digital detox e anche il settore turistico si sta allineando alla crescente richiesta di “vacanza off line”, caratterizzata da spazi e tempi liberi dalla tecnologia per riconnettersi con sé stessi e con l’ambiente circostante. Un mercato che nel 2020 valeva 720 Bilioni $ e che nel 2025 si prevede arrivi oltre 1,3 Trilioni $ (dati Fitt Insider).

Un altro trend sempre più in crescita nel settore turistico è quello legato al cicloturismo, un modo di viaggiare che mette sempre più al centro il benessere, l’attività sportiva e gli itinerari dedicati. Uno sport che, in questo caso, fa bene anche all’economianel 2022 6,3 milioni di turisti hanno usato la bicicletta in vacanza, per una spesa totale di 7,4 mld €, di cui 3,4 mld € derivanti dal cicloturismo vero e proprio.

 

Di questi e altri temi si discuterà nel corso del forum del 10 novembre alla presenza di autorevoli ospiti. Dopo i saluti introduttivi di Enrico Ducrot e dell’Assessore ai Grandi Eventi, Sport, Turismo e moda di Roma Capitale, Alessandro Onorato, sarà la volta dell’Amministratore delegato dell’Enit, Ivana Jelinic e del Presidente del Convention Bureau di Roma e Lazio, Onorio Rebecchini. Si entrerà poi nel vivo del forum, moderato dal giornalista Roberto Gentile, editorialista turistico, con approfondimenti e riflessioni sul ruolo del turismo sostenibile nell’ospitalità di alta gamma e focus sulle pratiche adottabili, inclusi i criteri relativi alle diverse certificazioni che possono attestare la sostenibilità delle strutture.

Interverranno, tra gli altri, Danilo Ragona (Able to Enjoy), Katia Scannavini, (Action Aid), Gianluca Santilli (Osservatorio Bikeconomy), Ludovica Casellati (Luxury Bike Hotels), Paolo Cuccia (Artribune), Marcella Ercolini (Tourism Ireland), Maria Paola de Rosa (Trenitalia), Raffaele Pasquini (Aeroporti di Roma) e Gabriele Ferrazzano (Eni Enjoy).

 

Spazio anche alle ultime frontiere dell’innovazione con un focus sulla smart mobility. Una sessione sarà destinata alle strategie da attivare per sensibilizzare i viaggiatori ai temi della sostenibilità, nell’ottica di promuovere scelte consapevoli che possano orientare il mercato al rispetto dell’ambiente. 

 

L’Ecoluxury fair è iscritta nell’elenco delle manifestazioni riconosciute dalla Regione Lazio, gode del Patrocinio di Roma Capitale e si avvale del supporto del Convention Bureau di Roma e Lazio.

 

Sponsor dell’evento è il Tourism Ireland.

Tassista insulta i turisti: rischia la licenza

I due volevano pagare con carta.
Accade a Milano, battibecco filmato.

È scattato ufficialmente il procedimento disciplinare per il tassista che ha inveito a Milano contro due turisti stranieri che volevano pagare la corsa con la carta di credito.

La Commissione tecnica disciplinare, come riporta “La Stampa”, competente su tutti i taxi del bacino aeroportuale ha aperto il procedimento disciplinare nei confronti dell’uomo che al termine del battibecco filmato da alcuni cittadini aveva anche scaricato con forza i bagagli dei turisti dall’auto rompendo alcuni souvenir delle vacanze.

Ora sarà la commissione a valutare il comportamento del tassista: ieri, dopo l’episodio, è stato rintracciato e individuato dalla squadra della Polizia locale di Milano adibita al controllo del trasporto pubblico locale, a stabilire il tipo di sanzione.

Per lui potrebbe scattare la sospensione della licenza.

Turismo: Italia prima per posti di lavoro creati, ma il problema è la qualità del contratto

Italia prima in Europa per posti di lavoro nel turismo, ma il problema è la qualità del contratto.

L’Italia svetta nella classifica europea dei posti di lavoro creati nel settore turistico.

Stando infatti a quanto riporta il report di EurostatTourism Satellite Accounts in Europe”, dei 16,5 milioni di posti di lavoro creati dal turismo nel 2019 in 15 Paesi, 4,2 milioni riguardano il Bel Paese.

Il numero di persone che hanno trovato lavoro non va però di pari passo con i flussi economici portati dal settore (405.000 milioni di euro); se guardiamo la classifica dal punto di vista degli incassi, in cima troviamo la Francia con proventi turistici pari a 64.221 milioni di euro (ovvero il 16% del totale).

Al secondo posto si posiziona la Spagna che tocca quota 59.213 milioni di euro. Solo terza e con un discreto distacco, nonostante i posti di lavoro creati, appunto l’Italia che fa registrare entrate per 48.148 milioni di euro (il 12% del totale).

Seguono poi Germania (39.555 milioni di euro), Olanda (32.490 milioni di euro) e Gran Bretagna (31.650 milioni). Sommando i primi sei Paesi della classifica si ottiene il 68% dei ricavi totali derivanti dal turismo in Europa.

Altro dettaglio fornito dal report è quello inerente all’impatto che hanno i visitatori che si spostano in giornata: il loro “peso” vale addirittura il 46% del totale.

Quello che emerge è, dunque, la qualità del posto di lavoro creato. Le bellezze e le qualità italiane non sono assolutamente in discussione (anzi, forse le migliori al mondo), ma un Paese con elevato turismo è tale, spesso, anche perché economico.

Da qui il forte problema evidenziato dalle strutture turistiche nel cercare personale; si torna alla solita domanda: perché un giovane o un italiano in generale non vuole fare il cameriere in Italia, ma non ha problemi a farlo a Londra piuttosto che in Australia? La risposta sta nella tipologia del contratto e, quindi, della retribuzione (senza comunque dimenticare ovviamente i plus di un’esperienza all’estero anche sotto il punto di vista linguistico e personale).

Sempre dal report infatti emerge che, nonostante il maggior numero di posti di lavoro creati, il valore aggiunto lordo più alto del turismo no spetti all’Italia. Il primato, in questo caso, va alla Spagna che fa registrare il 27% del totale europeo, con una quota pari a 236.131 milioni di euro.

Il secondo posto in questa classifica va invece alla Germania, che si accaparra il 12% del totale (105.252 milioni di euro) nonostante l’essersi classificata quarta per posti di lavoro creati.

Seguono poi la Danimarca (neanche dentro le top 6 in classifica per posti di lavoro creati) con 89.041 milioni di euro, l’Italia con 87.823 e la Gran Bretagna con 83.492 milioni di euro, pur essendosi classificata 3 posizione dopo l’Italia nel generare posti di lavoro.