La guerra in Ucraina giunge al 344esimo giorno e gli Usa fanno una cosa che si contraddice da sola, se vera.
Da un lato offrono il 20% del territorio ucraino alla Russia per fermare la guerra, dall’altro preparano altri ingenti pacchetti di aiuti militari per l’Ucraina.
Secondo il quotidiano svizzero-tedesco Nzz, infatti, il direttore della Cia William Burns avrebbe offerto al presidente russo il 20% del territorio ucraino per porre fine alla guerra, ma gli Usa intanto preparano oltre 2 miliardi di dollari di aiuti militari, che includeranno per la prima volta i razzi a lungo raggio Glsdb, anche se non i più temibili Atacms.
Nel frattempo, l’Ue vola a Kiev per il vertice con l’Ucraina e Zelensky va avanti per l’adesione del suo Paese all’Ue puntando anche alla NATO.
Il tutto, mente il Ministro della Difesa russo dichiara che “Putin non attaccherà mai la Nato” nonostante secondo il ministro russo Lavrov, con le nuove armi l’Occidente fornirà “anche militari” a Kiev.
Sul fronte energetico, ancora, Ursula von der Leyen sostiene che la Russia “perde 160 milioni di euro al giorno a causa del price cap sul pretrolio“.
Infine, Zelensky invita l’Ue ad adottare “più rapidamente” nuove sanzioni contro la Russia e Mosca risponde con un “Nuove armi a Kiev? Adegueremo il potenziale militare“.