Volkswagen pronta a convertire la produzione: da auto a carri armati?

L’amministratore delegato si dichiara aperto ad aiutare nel riarmo europeo.
Trump chiude gli aiuti a Kiev, l’Europa rilancia.

Si torna ai tempi storici, quella che videro nascere la casa automobilistica tedesca.

Volkswagen, infatti,  è pronta a sostenere il potenziamento della capacità di difesa dell’Europa, mentre la Germania cerca di riarmarsi ed il settore auto tedesco è il profonda crisi, come riporta Bloomberg.

Finora non ci sono state discussioni concrete, ma la casa automobilistica tedesca è pronta a consigliare e guidare produttori sullo sviluppo e la produzione di veicoli armati, ha dichiarato martedì l’amministratore delegato Oliver Blume durante la conferenza stampa annuale dell’azienda a Wolfsburg.

Più precisamente, come riporta Scenari Economici, Blume ha dichiarato quanto di seguito:

Abbiamo competenze nel settore automobilistico e siamo disponibili a fornire consulenza, ma al momento tutto è completamente aperto”.

I leader europei si sono impegnati ad aumentare la spesa per la difesa per sostenere l’Ucraina dopo che Trump ha interrotto gli aiuti militari e ha smesso di condividere alcune informazioni con le forze di Kiev.

Porsche: licenziati il CFO e il Direttore Vendite

Terremoto ai vertici della casa automobilistica di lusso.
Pesano le negative performonce dell’elettrico.

Cambio ai vertici di Porsche: Lutz Meschke, vicepresidente e responsabile delle finanze e dell’IT, e Detlev von Platen, a capo delle Vendite e del Marketing, stanno per lasciare l’azienda grazie a un accordo di risoluzione anticipata dei loro contratti.

La notizia, che arriva come un fulmine a ciel sereno, è stata ufficializzata attraverso una comunicazione alla stampa e approvata dal consiglio di sorveglianza.

Sarà il presidente Wolfgang Porsche a gestire la transizione, un passaggio delicato che la casa di Stoccarda ha deciso di affrontare senza fornire motivazioni ufficiali ma, come riporta First Online, pesano le performance legate all’elettrico che hanno causato una flessione del mercato con difficoltà commerciali e finanziarie.

Auto: la classifica delle più vendute in Europa nel 2024

Ecco la classifica delle 10 auto che hanno fatto registrare più immatricolazioni.
La prima classificata potrebbe rispecchiare lo stato di salute economico dell’Europa.

Secondo JATO Dynamics, l’anno scorso sono state immatricolate 12,91 milioni di nuove auto, con una crescita di appena lo 0,9% rispetto ai dati del 2023.

Ecco quali sono stati, stando a quanto riporta motor1.com, i 10 modelli più venduti prendendo in considerazione i 28 mercati europei.

Al decimo posto troviamo la Toyota Yaris: nell’anno appena concluso ne sono state consegnate 174.042 unità, un 12% in più rispetto al 2023.

Al nono posto la Dacia Duster: la terza generazione ha incrementato i volumi di immatricolazioni a 175.213 unità, con un aumento del 13% rispetto al 2023.

Ottava in classifica la Skoda Octavia, che ha chiuso l’anno con 180.607 unità immatricolate ovvero il 12% in più rispetto all’anno precedente.

Settimo posto per la Toyota Yaris Cross, che ha chiuso l’anno con 194.006 unità immatricolate ovvero il 10% in più rispetto al 2023.

Con 199.909 unità immatricolate si è piazzata in sesta posizione salendo del 3% rispetto al 2023 la Peugeot 208.

Quinta, grazie a 202.840 unità immatricolate (-1% rispetto al 2023) la Volkswagen T-Roc.

La quarta auto più popolare in Europa nel 2024 è stata la Tesla Model Y, con 209.214 unità immatricolate; si tratta tuttavia di un calo del 17% rispetto al 2023.

Quella che è stata la più venduta in Europa fino al 2021 ha ora arrestato il calo delle vendite; nel 2024 la Volkswagen Golf ha registrato 215.715 unità nelle versioni hatchback e wagon, il volume è aumentato del 17% garantendo all’auto di classificarsi al terzo posto in classifica.

Seconda classificata, grazie a 216.317 unità immatricolate, ovvero il 7% in più rispetto al 2023, la Renault Clio.

L’auto più venduta in Europa nel 2024, grazie alle sue 268.101 immatricolazioni che sono aumentate del 14%, è la Dacia Sandero.

Il successo della Sandero si spiega con la sua economicità e il suo design relativamente moderno

Automotive: fallisce anche la tedesca Voit

Non è andata a buon fine la cessione ai cinesi.
Forniva grandi marchi; 2.000 i dipendenti interessati.

Tra le ultime vittime della crisi dell’automotive c’è la Voit, rinomata azienda tedesca con sede a Sankt Ingbert, che ha recentemente presentato istanza di insolvenza.

Il tentativo di cessione al gruppo cinese Chongqing Millison Technologies, che avrebbe dovuto garantire la liquidità necessaria per proseguire le attività, è fallito.

Questo, come riporta Mondo Motori, ha costretto la dirigenza a ricorrere agli strumenti di protezione previsti dalla legge fallimentare tedesca.

La Voit, che conta circa 2.000 dipendenti, di cui 1.600 in Germania, rifornisce grandi marchi come Audi, BMW, Mercedes, Volkswagen, Ford, Jaguar e Land Rover.

Ora il suo futuro è legato a un piano di rilancio da approntare sotto la supervisione della curatela fallimentare nominata dal tribunale di Saarbrücken.

Volkswagen: azionista di maggioranza favorevole a chiusura stabilimenti tedeschi

Questa la posizione della famiglia Porsche-Piëch, che preferisce non perdere competitività per salvare i dividenti rispetto ai posti di lavoro.

L’azionista di maggioranza della Volkswagen, la famiglia Porsche-Piëch (attraverso la holding Porsche Se), si è detto favorevole alla chiusura degli stabilimenti tedeschi.

A riportare la notizia è il Financial Times, citato poi da Euronews Italiano; il quotidiano britannico cita, tra le ragioni della scelta, la preoccupazione nel lungo periodo per la competitività globale dell’azienda, di cui viene messo in conto un ridimensionamento a fronte della richiesta dei sindacati di salvare posti di lavoro riducendo piuttosto i dividendi per gli azionisti.