L’ambasciatore russo in Polonia è stato convocato d’urgenza presso il ministero degli Esteri in seguito alle dichiarazioni di Vladimir Putin che Varsavia ha definito “provocatorie“.
Ieri il presidente russo ha accusato la Polonia di avere “piani di vendetta” e di voler rivendicare i territori dell’Ucraina occidentale.
Durante una riunione del Consiglio di sicurezza nazionale, stando a quanto riporta Ansa, Putin ha anche sostenuto che le regioni occidentali dell’attuale Polonia sono state “un regalo di Stalin” ai polacchi alla fine della Seconda guerra mondiale.
La convocazione dell’ambasciatore russo fa seguito alle “dichiarazioni provocatorie del presidente russo Vladimir Putin, nonché alle minacce e ad altre azioni ostili della Federazione Russa nei confronti della Polonia e dei nostri alleati“, ha dichiarato il vice ministro polacco Pawel Jablonski.
Quest’ultimo ha dichiarato quanto di seguito:
“L’incontro è stato molto breve. I confini tra i nostri Paesi sono assolutamente intoccabili e la Polonia si oppone a qualsiasi revisione“.
Ieri sera, il primo ministro polacco Mateusz Morawiecki ha risposto a Putin su Twitter, scrivendo che “Stalin era un criminale di guerra, responsabile della morte di centinaia di migliaia di polacchi” durante e dopo la Seconda guerra mondiale.