Audi: utili al -37,5% nel primo semestre

Dazi Usa, costi di ristrutturazione e difficoltà commerciali in Cina: la pima metà del 2025 è una catastrofe.

I profitti della casa automobilistica tedesca Audi sono crollati del 37,5% nella prima metà dell’anno.

Stando a dpa, secondo quanto riportato dalla società, le motivazioni sarebbero i nuovi dazi statunitensi, i costi di ristrutturazione e le difficoltà commerciali in Cina.

Siemens taglierà più di 6.000 posti di lavoro

La maggior parte dei licenziamenti avverrà in Germania.
Colpito principalmente il settore automazione, poi quello delle soluzioni di ricarica.

Anche Siemens avvia i licenziamenti.

Più precisamente, come riporta LaPresse.it, taglierà più di 6.000 posti di lavoro in tutto il mondo.

Di questi, la maggior parte, tra i 2.660 e i 2.850, saranno in Germania; ad essere particolarmente colpito è il settore dell’automazione e, in misura minore, quello delle soluzioni di ricarica.

A livello globale, 5.600 dei 68.000 posti di lavoro nel settore dell’automazione industriale saranno tagliati mentre altri 450 posti di lavoro andranno persi nel settore delle soluzioni di ricarica per veicoli elettrici.

L’azienda ha presentato ai rappresentanti dei dipendenti i piani per aumentare ulteriormente la propria competitività globale.

I piani riguardano le unità nel settore dell’automazione presso Digital industries e il settore della ricarica dei veicoli elettrici presso Smart infrastructure.

La nota del gruppo recito quanto di seguito:

Le mutate condizioni nei mercati chiave hanno reso necessari adeguamenti della capacità in entrambi i casi. Per due anni, il mercato tedesco, in particolare, è stato in calo. Di conseguenza, le capacità in Germania dovranno essere adeguate; i licenziamenti correlati alle operazioni in Germania sono esclusi. L’obiettivo è rafforzare la futura competitività delle attività interessate e consentire investimenti nei mercati in crescita. Nonostante gli adeguamenti pianificati, l’organico totale di Siemens in Germania tenderà a rimanere stabile a causa delle assunzioni in altre aree in crescita“.

L’annuncio della Siemens segue quello di altre grandi aziende tedesche in crisi come Volkswagen, ThyssenKrupp, Bosch, Audi e Basf.

Siemens è una multinazionale tedesca fondata nel 1847, è attiva nei settori della tecnologia, della mobilità, dei servizi ed ha la sua sede a Monaco di Baviera ma è presente con diversi uffici in circa 200 Paesi a livello globale.

Audi licenzia 7.500 dipendenti

Interessati gli stabilimenti di Ingolstadt e Neckarsulm.
I risparmi saranno investiti in intelligenza artificiale ed elettrico.

Audi ha annunciato un piano di ristrutturazione che prevede il taglio di 7.500 posti di lavoro entro il 2029, con l’obiettivo di rendere più rapide, produttive e flessibili le attività negli stabilimenti di Ingolstadt e Neckarsulm.

La casa automobilistica tedesca prevede che questa operazione porterà a risparmi superiori a 1 miliardo di euro all’anno, come riporta motor1,com.

Parallelamente, Audi investirà 8 miliardi di euro nei suoi impianti in Germania entro la fine del decennio.

Ad Ingolstadt verrà poi prodotto un nuovo modello elettrico di fascia d’ingresso, forse una nuova Q2 e-tron, mentre lo stabilimento di Neckarsulm sarà preparato per la digitalizzazione e l’integrazione dell’intelligenza artificiale.

Inoltre, l’azienda creerà un fondo da 250 milioni di euro per sviluppare nuove piattaforme produttive dedicate ai futuri veicoli elettrici.

Automotive: fallisce anche la tedesca Voit

Non è andata a buon fine la cessione ai cinesi.
Forniva grandi marchi; 2.000 i dipendenti interessati.

Tra le ultime vittime della crisi dell’automotive c’è la Voit, rinomata azienda tedesca con sede a Sankt Ingbert, che ha recentemente presentato istanza di insolvenza.

Il tentativo di cessione al gruppo cinese Chongqing Millison Technologies, che avrebbe dovuto garantire la liquidità necessaria per proseguire le attività, è fallito.

Questo, come riporta Mondo Motori, ha costretto la dirigenza a ricorrere agli strumenti di protezione previsti dalla legge fallimentare tedesca.

La Voit, che conta circa 2.000 dipendenti, di cui 1.600 in Germania, rifornisce grandi marchi come Audi, BMW, Mercedes, Volkswagen, Ford, Jaguar e Land Rover.

Ora il suo futuro è legato a un piano di rilancio da approntare sotto la supervisione della curatela fallimentare nominata dal tribunale di Saarbrücken.

Polonia, proteste per le spese pazze di Tusk

La cancelleria del Presidente acquista una macchina delle pulizie per mezzo milione di zloty.
Poi esclusive Audi limousine a noleggio.

La Cancelleria del Presidente del Consiglio dei Ministri (KPRM) ha deciso di acquistare una macchina per le pulizie per 500 mila zloty (circa 120.000 euro).

Questa spesa sta causando polemiche, soprattutto tra i politici dell’opposizione che sostengono che il KPRM potrebbe accontentarsi di una attrezzatura meno costosa.

Come riporta Polonia Oggi, secondo i funzionari, l’attrezzatura “renderà un mantenimento più efficace e completo dell’ordine“.

Il giornale polacco Rzeczpospolita ha informato dell’acquisto effettuato dal KPRM, ricordando che recentemente il Centro di Servizio dell’Amministrazione Governativa ha noleggiato esclusive Audi limousine e auto elettriche.

Si è deciso di utilizzare la macchina della società tedesca Hako, il cui valore dichiarato nel capitolato d’appalto è di 499.750 zloty lordi.

Si tratta di uno spazzaneve a due pale, uno spruzzatore di sale e una spazzola a rulli, un prodotto multifunzionale per mantenere la pulizia negli spazi pubblici.

Tra i clienti che utilizzano questo tipo di dispositivo ci sono più spesso le unità governative locali e grandi aziende.

Il KPRM sostiene che le macchine esistenti sono ormai usurate, quindi è necessario acquistare una nuova.

Attualmente molti lavori di pulizia sono fatti manualmente.

Una macchina per mezzo milione di zloty è come una metafora del governo PO: costosa, distaccata dalla realtà e destinata a nascondere ciò che è scomodo” ha detto Michał Dworczyk, l’ex presidente del KPRM durante il governo della destra unita.

Invece un funzionario anonimo delle istituzioni centrali, con cui hanno parlato i giornalisti, la pensa diversamente.

Secondo lui, se l’area KPRM fosse pulita da una società esterna, la spazzatrice dovrebbe essere controllata prima di ogni ingresso a causa di edifici importanti nelle vicinanze dove vengono elaborate informazioni classificate.